Dopo un tour che lo ha portato in 40 cinema e in 7 festival da nord a sud, Ugualmente diversi il docufilm sul valore della diversità opera prima della romana Federika Ponnetti, è alla sua prima a Roma giovedì 27 novembre ore 19:45 e 21:15 al cinema Tiziano, quasi del tutto sold-out grazie al supporto nella diffusione della serata-evento di 13 associazioni locali. Dopo la proiezione delle 21:15 ci sarà un dibattito, insieme alle 13 associazioni coinvolte e al pubblico, con la regista che ci racconta la campagna d’impatto che sta portando avanti con il film, e l’impegno profuso per poter far stare tutti insieme a vedere un film davanti allo stesso schermo, anche persone cieche e sorde oltre che neuro-divergenti. E soprattutto per sensibilizzare il mondo del cinema, distributori, esercenti , festival, per la diffusione di opere audiovisive con sottotitoli impressi sulla pellicola del film, e le audiodescrizioni sulla App MovieReading. Le ultime tappe con cui l’autrice, regista e produttrice Federika Ponnetti, ha portato il film in Italia sono state a Trento, al Festival Religion Today, dove ha anche tenuto una Masterclass d’avanguardia sociale nel cinema: “La cultura cinematografica dell’accessibilità”, poi alle proiezioni-evento in cui per la prima volta un ateneo, l’università di Modena e Reggio Emilia, ha scelto di far vedere un film senza barriere, tutti insieme davanti allo stesso schermo, facendo partecipare alla sua comunicazione anche una studentessa cieca (https://www.instagram.com/
IL FILM:
“Ugualmente Diversi”, è un’opera che celebra la diversità e riflette sull’unicità dell’individuo attraverso le storie di tre giovani camerieri autistici. Racconta la storia di Lorenzo, Andrea e Gabriele, tre camerieri che lavorano in una nota pizzeria in Italia gestita da ragazzi autistici. Gabri studia Storia all’università, Lori impiega due ore con i mezzi per andare al lavoro e non vede l’ora di essere assunto a tempo indeterminato e Andrea, che in poco tempo è diventato un violinista, per la prima volta suonerà a un matrimonio. Nel mentre gli studenti di un liceo fanno un percorso sul valore della diversità, anche attraverso il Mobile-FilmMaking, e si affrontano in un dibattito. Le storie si intrecciano con l’esperienza della classe con i nostri protagonisti che diventano tutor speciali per insegnare il mestiere del cameriere, e si apre una riflessione. Non avrebbe più senso oggi parlare di unicità dell’individuo, invece che di diversità? Il film sarà accessibile a tutti grazie all’app MovieReading, che consente la visione audio-descritta per ciechi e ipovedenti, e ai sottotitoli per persone sorde e ipoudenti, offrendo un’esperienza inclusiva.
Ho scelto di raccontare questa storia - dichiara la regista - perché madre di figli con dislessia e ADHD, e con un percorso di accettazione delle loro caratteristiche e di faticoso adattamento in un ambiente scolastico basato su uno standard da cui loro differivano, come del resto la mamma. Questo film è un modo positivo di raccontare le differenze per un’evoluzione culturale e di sguardo per tutti, soprattutto per quelli che ancora si considerano “normali” rispetto a qualcun altro.
La camera diventa quasi invisibile, alla Wiseman, per raccontare le vite dei tre ragazzi con autismo osservando il loro modo di stare al mondo con difficoltà e soddisfazioni, esattamente come i ragazzi e le ragazze della classe, ognuno con le proprie caratteristiche e fragilità. Il racconto d’osservazione è arricchito dal linguaggio degli adolescenti, quello più intimo e spontaneo che usano davanti alla fotocamera del loro smartphone.
La campagna d'impatto del film è la sensibilizzazione per un’esperienza cinematografica collettiva, tutti insieme davanti allo stesso schermo.
La regista e la società di produzione hanno voluto fino in fondo rendere questo film il più accessibile possibile. I sottotitoli per non udenti, le audio-descrizioni per non vedenti e i titoli del film sono stati realizzati con particolare cura e attenzione. Per questi ultimi è stato scelto il carattere tipografico Biancoenero ad alta leggibilità (Dyslexia/ADHD-friendly) e la loro scelta grafica è andata verso i cartelli fissi, la cui lettura è molto più comprensibile e riposante rispetto a quelli classici che scorrono. I titoli del film, che di prassi non vengono audiodescritti se non per i primissimi nomi, hanno una durata più ampia per permetterne la fruizione anche da chi ascolta le audiodescrizioni e questo è diventato un cartello-manifesto per non discriminare gli ipovedenti e agire nella direzione dell’accessibilità. Le persone cieche e ipovedenti potranno andare al cinema e ascoltare il film attraverso la app MovieReading. Si vuole dunque sensibilizzare il pubblico, i produttori, gli esercenti delle sale e i direttori dei festival a proiettare le pellicole con i sottotitoli per non udenti impressi sul film e a rendere obbligatoria la comunicazione delle accessibilità del film su tutti i canali di comunicazione che diffondono il film, per una sua concreta fruibilità da parte di tutti, anche al cinema.
(Qui un servizio fatto sul tema: https://www.ilreggino.
it/societa/2025/06/03/a-tu- per-tu-la-normalita-non- esiste-federika-ponnetti-e- limpegno-per-un-cinema-senza- barriere-video/)
Serate-evento sono state programmate a Milano alla Cineteca di Milano Cinema Arlecchino e al Wanted clan, al POP UP Cinema Arlecchino di Bologna nella rassegna “Lunedì TOP DOC”, al King di Catania, all’Esperia di Padova, al Cinema dei Trulli di Alberobello (BA), al Cinema Teatro Facchini di Medolla (MO), al Cinema Nuova Luce di Urbino, al Multisala Lumiere di Reggio Calabria, al Postmodernissimo di Perugia in collaborazione con Numero Zero, il primo ristorante inclusivo dell’Umbria, e al Multisala Apollo di Messina, al Cinema Vittoria di Locri (RC) in collaborazione con l’APS Regionale ANAS Calabria e Auser “Noi ci siamo” Bovalino.
All’interno di Doc in Tour di FICE e ANEC Emilia-Romagna, è stato nei seguenti cinema: al Truffaut di Modena, all’Eden di Carpi (MO) con la rassegna Antropocine, al Mac Mazzieri di Pavullo (MO), al Tiberio di Rimini, al Cinema Nuovo di Castelfranco Emilia (MO), al Supercinema di Santarcangelo di Romagna (RN), al Cinema Sarti e al Cinema Italia di Faenza, al Cinema Teatro Don Bosco di Castello d’Argile (Bo), al Cinema Sarti di Faenza, al Cinema Centrale di Imola e infine allo Snaporaz di Cattolica (RN) nell'ambito della rassegna a cura del CTS di Rimini e all’Eliseo di Cesena nell’ambito dell’iniziativa “Schermi accesi sull’autismo”, al Cinema Teatro Galliera di Bologna. al Cinema Jolly di Castel San Pietro Terme (Bo)
Sono in via di conferma altre date in tutti quei cinema audaci che vorranno proiettarlo.
Gli esercenti che, da Nord a Sud in Italia, scelgono di illuminare il proprio schermo cinematografico con Ugualmente diversi, sono al fianco della diversità culturale e aderiscono alla campagna d'impatto dell'esperienza cinematografica accessibile a tutti.
Il calendario delle proiezioni viene aggiornato su https://www.instagram.com/
ugualmente_diversi/
Le associazioni he hanno sostenuto la proiezione del film alla sua prima romana:
Valenze è un’associazione che promuove l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con neurodiversità, valorizzando i talenti e sostenendo percorsi di autonomia. Collabora con enti e aziende per creare progetti formativi, inserimenti lavorativi e iniziative di sensibilizzazione.
La sua partecipazione alla serata-evento di Ugualmente diversi qui a Roma nasce dal desiderio di dare voce alle persone differenti e contribuire a una narrazione autentica e rispettosa della diversità.


Nessun commento:
Posta un commento