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mercoledì 26 novembre 2025

Progetto "LESSEMI" ideato da Michela Cescon e curata da PAV- 26 Novembre Teatro Tor Bella Monaca

 


Si conclude il 26 novembre al Teatro Tor Bella Monaca, con una serata d’apertura, Lessemi, progetto di promozione e diffusione della lettura rivolto al quartiere. Dal 6 ottobre, tre percorsi tra letteratura e teatro legati a narratrici “appartate”, ideati da Michela Cescon e curati da PAV in stretto sodalizio con Teatro di Dioniso, hanno riacceso un faro sulle scrittrici “fuori campo”, come le chiama Daniela Brogi nel suo libro Lo spazio delle donne.

In una dimensione di ascolto e di scambio, 30 persone, divise in tre gruppi, hanno attraversato i tre laboratori dedicati ad alcune delle penne del ‘900, non relegandole più a una condizione di isolamento, ma rimettendo in prospettiva un passato pieno di talenti azzerati e opere occultate.

Dopo una prima sessione di formazione dei gruppi, condotta da Barbara Altissimo, in cui le partecipanti e i partecipanti di ciascun laboratorio hanno riscoperto nelle parole prima di tutto uno strumento del corpo, in una seconda fase, sono stati poi guidati da tutor, di provenienza teatrale e editoriale, in un cantiere di lavoro che ha attraversato le scritture, in un ciclo di 5 giornate per ciascun percorso, che culminano il 26 novembre in un’apertura pubblica. Il primo laboratorio, Costruire sé stessi leggendo, orientato alla fascia tra i 30 e i 64 anni, è stato guidato da Lorenzo Flabbi, Marco Federici Solari e la “famiglia” de L’orma editore; il secondo, La casa delle scrittrici, ha visto la conduzione di Eleonora Mazzoni e Simonetta Solder, che hanno lavorato con un gruppo di sole donne; l’ultimo percorso, Corpi celesti, rivolto agli over 65, è stato infine condotto da Silvia Gallerano e Cristian Ceresoli.

Nello spazio protetto della letteratura, le partecipanti hanno ridato voce alle parole delle scrittrici, superando ogni anacronismo in un gioco di specchi e di distanze. Insieme hanno ripercorso le tracce di Goliarda Sapienza, seguendola lungo le strade affollate che da L’università di Rebibbia l’hanno condotta, sgomitando, alla pubblicazione postuma de L’arte della gioia. Hanno spiato nelle case e nell’infanzia di Una donna di Sibilla Aleramo, osservando nelle sue parole cesellate come da sempre la violenza sia una forza sottile, un mero esercizio di potere che piega per il gusto di non spezzare. Hanno scoperto, in un cassetto pieno di vecchie carte, il Quaderno proibito di Alba de Cespedes, accompagnando la sua protagonista nelle incongruenze tra la vita pensata e la vita vissuta, che solo la scrittura sa far emergere. Hanno cambiato città di volta in volta con Anna Maria Ortese, alzando poi lo sguardo verso l’azzurro per riconoscere con lei da vicino un Corpo celeste. Hanno attraversato queste e tante altre scritture, spesso sommerse, scoprendone la lucida attualità nelle pieghe del tempo, nella ricongiunzione di linee curve che dal passato riportano al presente.

I tre percorsi hanno avuto luogo al Teatro Tor Bella Monaca, avamposto culturale del quartiere, spazio di aggregazione e inclusione che da anni contribuisce a tenere unita la comunità, favorendone la partecipazione attiva e stimolandone il dialogo. In un continuo smarginamento, che dalla lettura personale passa alla condivisione, il progetto ha scelto come propria casa il teatro, “spazio sicuro” per eccellenza, senza giudizi, dove le persone possono incontrarsi e creare, scoprire e riscoprire, in un processo progressivo di conoscenza e consapevolezza di quanto le scelte di oggi possano incidere sul futuro di tutti.

Qui l’appuntamento è per il 26 novembre alle ore 20.00 per dialogare con i tutor e i partecipanti del processo di lavoro dei tre percorsi, e ridare spazio, attraverso la loro viva voce, alle scrittrici protagoniste di questo viaggio.

 

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