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giovedì 24 dicembre 2020

Un cinepanettone thriller - horror con Mirko Alivernini

 


 

25 dicembre 2020: il giorno di uscita del nuovo film di Mirko Alivernini “The Woodcutter”.

Il regista romano, autore e produttore del progetto con la sua casa di produzione “Mainboard Production”, regala al pubblico un thriller horror – psicologico in grado di stupire attraverso colpi di scena avvincenti, suspence perenne e interrogativi inquietanti.

Mirko Alivernini, primo prosecutore in Italia della metodologia di ripresa a doppia intelligenza artificiale, attraverso l’uso dello smartphone, regala nel giorno di Natale e per le due settimane successive la possibilità di visionare l’opera cinematografica gratuitamente sul canale YouTube (https://www.youtube.com/channel/UCCNVXLYq1_bRt0vjgu26EBw/): un evento esclusivo per il pubblico che ha la possibilità di scoprire la nuova opera e goderne la bellezza, prima che ritorni a essere a pagamento.

Nel mese di gennaio 2021 il film sarà usufruibile, a pagamento, anche su Amazon Prime.com, oltre che sul canale YouTube.

Per Mirko Alivernini la possibilità donata al pubblico di visionare “The Woodcutter” gratuitamente per due settimane su YouTube è un segno di riconoscenza e un regalo di buon auspicio per il nuovo anno.

Il settore dello spettacolo, infatti, è stato tra quelli maggiormente colpiti dall’emergenza da Covid – 19 e il regista, così come l’intera produzione, è certo che il 2021 darà ulteriore linfa vitale al settore cinematografico, indugiando sulla bellezza dell’arte.

“The Woodcutter” ha per protagonista l’attrice Paola Lavini, candidata al Globo D’oro 2020, affiancata da un cast di talento: Roberto Rizzoni, Enzo Garramone, Domenico Rolando Astone, Fabio Martorana, Luigi Converso, Mauro Mascitti, Giulio Dicorato e Jole Risi.

L’opera è ambientata in un piccolo paesino dello Utah in cui si verifica un cruento fatto di cronaca: lo sterminio della famiglia Gregor da parte di alcuni giovani del luogo.

Mirko Alivernini con “The Woodcutter” vuole allietare i giorni di festa, attraverso una un’opera stupefacente per narrazione e tecnica, in grado di sorprendere ed emozionare.

 

THE WOODCUTTER – IL TRAILER

https://www.youtube.com/watch?v=r6Va6Dg0YP8

sabato 19 dicembre 2020

“La Danza Nera” di Mauro John Capece: dal 18 dicembre sulle principali piattaforme streaming, dopo il grande successo nei festival cinematografici.


 

giovedì 17 dicembre 2020

“Casa Nostra” è il nuovo singolo di Leiner

 Da venerdì 18 dicembre sarà disponibile in rotazione radiofonica “CASA NOSTRA”, il nuovo singolo di Leiner disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 12 dicembre.

“Casa nostra” è un brano che nasce dalla spontanea necessità di Leiner di parlare della sua infanzia, in particolare del fatto che sia stato adottato. È una canzone che abbraccia vari generi musicali, passa dall’elettro-pop alla musica anni ‘80, con qualche influenza gospel.
Il titolo stesso descrive la cosa più bella che possa essergli capitata, ovvero avere una casa, che ha potuto definire sua e avere finalmente una nuova famiglia.

Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Con questo brano spero di poter riportare gli ascoltatori indietro nel tempo, alla loro infanzia o a qualsiasi altro momento che abbia toccato la loro esistenza, generando così serenità e gratitudine. In questo modo le persone potranno conoscere quella parte vulnerabile e sensibile di me di cui non ho mai parlato.
Spero che a chiunque ascolti questa canzone arrivi un messaggio forte e chiaro: non sentitevi mai soli, il destino riserva sempre ad ognuno di noi una seconda possibilità».

Il videoclip ufficiale del brano diretto da Antonio De Bonis con la direzione immagine di Elisa Marangon, negli anni Leiner ha avuto la cura di conservare un video a lui molto caro, ovvero quello dell’incontro con la sua famiglia adottiva, e dentro di lui sapeva che un giorno avrebbe avuto l’occasione di utilizzarlo. 

Terminate le registrazioni del brano “Casa Nostra”, era chiaro che il momento era arrivato. Ma oltre alla sua testimonianza, e grazie a Manuel Bragonzi, anche lui adottato nonché presidente di varie associazioni legate al tema, sono riusciti a raccogliere altre testimonianze video di famiglie in Italia che hanno intrapreso il suo stesso percorso. 

Grazie ad Antonio De Bonis ed Elisa Marangon alla regia, sono riusciti a trasmettere al meglio l’anima di questa canzone. Davvero molto interessante rivedersi nello stesso video diciassette anni dopo, ma con gli stessi occhi e la stessa voglia di rendere importante è sempre più piena questa “seconda” vita che gli è stata donata.

Biografia

Leiner (Apartado, Colombia, 23 giugno 1997) dimostra fin da piccolo una grande passione e inclinazione per la musica e il ballo. Entra a fare parte del gruppo vicentino di danza hip-hop “Brown Sugar”, con cui vince numerose gare internazionali e si aggiudica diversi riconoscimenti personali. Inizia fin da subito a studiare canto e pianoforte, oltre che a prendere lezioni di batteria.

Già dal 2013 l’artista inizia a scrivere e comporre canzoni proprie, prima in inglese, poi in italiano e spagnolo.

Nel mese di ottobre del 2014, Leiner passa le varie selezioni e partecipa all’ottava edizione del programma televisivo X Factor, riuscendo ad arrivare alle semi-finale della gara presentando il brano inedito dal titolo “Tutto quello che ci resta”, uscito come primo singolo per Sony Music.

Da settembre 2015 fino a marzo 2017 entra a fare parte come cantante del gruppo Dear Jack partecipando al Festival di Sanremo 2016 con il brano “Mezzo Respiro” e al “Mezzo Respiro” Tour  in tutta Italia.

Nel novembre 2017 entra a far parte del Cast del Musical “Madagascar” e nel 2019 nel musical “Priscilla la regina del deserto”. Dal 2020 torna grazie all’etichetta GreyLight Records nelle scene musicali con il suo primo lavoro da solista.


mercoledì 16 dicembre 2020

"Non posso più stare" è il nuovo singolo di Simone Zanelli

 

Da venerdì 11 dicembre sarà disponibile in rotazione “Non posso più stare”, il nuovo singolo di Simone Zanelli.

“Non posso più stare” è un brano che parla d’amore ed è una vera e propria descrizione delle fasi che si attraversano quando si conosce una persona con la quale si vuole intraprendere una relazione. Si passa dal momento in cui ci si incontra al modo in cui poi ci si dovrebbe comportare ne corso della relazione.

Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Ho scelto questo brano come primo singolo perchè tra quelli scritti era quello che mi piaceva di piu per come suonava anche solo con l’accompagnamento della chitarra. Volevo esordire nel panorama musicale con una canzone semplice alla portata di tutti ma che allo stesso tempo avesse un significato per me importante».

Biografia

Simone Zanelli ha 25 anni ed è originario di Spoleto. Il suo amore per la musica nasce da piccolo quando passava ore ed ore ad ascoltare canzoni e a canticchiarle. I suoi compagni di scuola gli dicevano che era bravo, ma non li prendeva mai sul serio fino a quando all’età di 16 anni decide di iniziare a studiare canto. Da quel momento in poi capisce seriamente di non aver mai provato nulla di così forte nella sua vita e si dedica solo alla musica per diversi anni raggiungendo buoni risultati ai concorsi e iniziando a studiare chitarra da autodidatta. Attualmente si divide tra lavoro e musica avendo iniziato una collaborazione con il produttore spoletino Alessandro Elisei con cui lavora ai suoi brani.

 

 

Instagram: https://www.instagram.com/simone_zanelli/

“Un grido contro la paura”, il nuovo singolo di Matteo Greco

Da venerdì 11 dicembre sarà disponibile in rotazione radiofonica “Un grido contro la paura”, il nuovo singolo di Matteo Greco.

“Un grido contro la paura” è una canzone manifesto, un’invocazione alla fortuna, rassegnazione ma allo stesso tempo voglia di andare avanti, che descrive le città deserte e il caos sociale e mediatico dovuto al lockdown. Scritta di getto in una sola notte, alla vigilia del secondo lockdown, mantiene un arrangiamento pop in cui emergono le chitarre acustiche stoppate che insieme ai violini creano un’atmosfera unica.

Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Ho scritto questa canzone dopo l’ultima serata live, prima del lockdown. Prima di ripartire, la propriataria del locale mi ha detto “ci vorrebbe una canzone manifesto, per tutto quello che sta accadendo.. perchè non la fai?”. La notte stessa mi sono messo a scrivere e il giorno dopo il brano era pronto. In questa canzone ho cercato di descrivere al meglio tutto ciò che ci circonda e credo mi rappresenti completamente».

Il videoclip ufficiale del brano vede Matteo con alle spalle il Monumento ai Caduti, passeggia lungo il viale di Ancona, partendo dal Passetto. Video ripreso in modalità selfie, proprio per descrivere senza filtri la situazione del pre lock down. Ripreso e montato direttamente da Matteo Greco.


 Ascolta “Un grido contro la paura”: https://open.spotify.com/track/5b3rlKe7Le6CBlS8IVhVJM?si=_hwwPCjlQjO4HmcoqNMFYg

Biografia

Matteo Greco è un cantautore anconetano da sempre attento alle problematiche sociali e non solo, con alle spalle un gran bagaglio di esperienze live in club e piazze italiane sia come cantante solista che con la sua band.
Compositore polistrumentista, i suoi strumenti preferiti sono chitarra acustica e pianoforte, con cui compone tutti i suoi brani.
Accompagna la sua professione di cantante con quella di fonico live in giro per l’Italia su un grande camion palco mobile.
Si appresta a pubblicare il suo terzo album che conterrà gli ultimi singoli usciti negli ultimi tre anni più qualche inedito.
Note personali: single, divorziato, amante degli animali e soprattutto dei cani per i quali oltre aver scritto “Dammi del tu” una canzone dialogo uomo-cane all’interno di un canile , organizza volontariamente una volta all’anno un grande evento in piazza durante il quale presenta i cani dei canili che cercano adozione.
Tra le sue ultime canzoni “Mi chiamo George”, che ripercorre l’ultimo giorno di vita di Floyd in Minnesota e “Un grido contro la paura” (coprifuoco), una canzone manifesto contro la paura.

“Francesco” è il nuovo singolo di Maestro Pellegrini!

 FRANCESCO”, brano di MAESTRO PELLEGRINI in collaborazione con MOTTA, è la storia vera di un’amicizia lunga una vita da cui è scaturito nel corso del tempo un legame speciale, rafforzato dalla condivisione di un percorso artistico importante, un segno indelebile nella crescita di entrambi i protagonisti. Questa canzone è “una dedica in risposta a un’altra dedica”, una vera e propria lettera che mostra e dimostra come, a volte, solo le canzoni riescono a tirar fuori le più profonde emozioni: la musica stessa è una strada da percorrere fino in fondo per esprimere anche il non detto e, in qualche modo, sublimarlo.


«”Francesco” è il primo brano che ho scritto del disco. Lo ritengo il più importante ed è per questo che ho scelto di pubblicarlo come ultimo singolo: il cerchio si chiude e presto se ne aprirà un altro – spiega Maestro Pellegrini a proposito del brano – “Francesco” è un punto di snodo, è un brano di frontiera che ha sancito il passaggio da un momento personale artistico nel quale ho scelto di non espormi a quello che mi ha fatto cambiare idea facendomi rendere conto di quanto fosse fondamentale per me mettere in prima linea le mie emozioni e raccontarle al pubblico».

Biografia

Francesco Pellegrini, in arte Maestro Pellegrini, è uno dei musicisti più influenti della musica pop/rock italiana. Polistrumentista, inizia la sua carriera con i pisani Criminal Jokers, insieme a Francesco Motta. Ha suonato con Nada come chitarrista, fagottista, voce e cori, ed ha registrato ed accompagnato dal vivo Andrea Appino (Zen Circus) per il suo secondo disco ‘Grande Raccordo Animale’. Ha inoltre inciso e collaborato con diversi altri artisti quali Enrico Gabrielli, Dardust, Bobo Rondelli, Motta, Il Pan del Diavolo. Attualmente suona in pianta stabile con gli Zen Circus con i quali, dal 2016, ha partecipato a due edizioni del Primo Maggio-Roma ed alla penultima edizione del Festival di Sanremo nella categoria Big. Comincia a lavorare al suo primo disco solista nella Primavera del 2018 in un momento importante di crescita personale. Dopo aver pubblicato “Fragile vol. 1” (Blackcandy Produzioni), disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 7 luglio, Maestro Pellegrini pubblica “Fragile vol. 2”, disponibile in digitale dall’11 settembre. Il progetto discografico full lenght dal titolo “Fragile” – costituito e anticipato dai due EP omonimi – è disponibile in formato fisico negli stores dal 30 ottobre e sulle piattaforme di streaming dal 27 novembre.
“Francesco” feat. Motta, brano estratto dal nuovo album, è disponibile in radio dal 18 dicembre.

"Lo stesso" è il nuovo singolo di Rafel!

 

Da venerdì 18 dicembre sarà disponibile in rotazione radiofonica “Lo stesso”, il nuovo singolo di Rafel prod. Xanthic, già disponibile da venerdì 11 dicembre sulle piattaforme digitali.

“Lo stesso” è il racconto della

vita amorosa di Rafel. L’eterna sfiga o estrema fortuna, dipende dai punti di vista, che lo ha perseguitato negli anni. All’apparenza può sembrare un brano che parla di frivolezze ma in realtà vuole evidenziare come l’amore sia uguale per tutti, per ogni colore, per ogni età, per ogni sesso e nel 2020 serve ancora sottolinearlo a causa dell’ignoranza delle persone.

Rafel scrive dell’amore verso una persona, in toni sarcastici e non offensivi ma, nascondendo nelle parole e nei riferimenti, qualcosa che annuncia il tema del prossimo singolo in uscita.

Il progetto continua ad avere un collegamento logico e temporale che vuole dare agli ascoltatori un filo da seguire per conoscere di più l’artista dal punto di vista personale: “l’eterna sfiga nell’amore è il suo più grande pregio”.

In questa occasione, Twenty, ha dato una mano importante per la realizzazione della linea vocale del singolo.

 

Spiega l’artista a proposito del suo nuovo inedito: «Sono sempre stato un amante sognatore  che ha sempre inseguito quei fugaci amori per poi perdersi. Xanthic ha colto questo lato e mi ha  permesso, con la sua produzione, di essere frivolo quanto basta per lasciare un significato  profondo e che mi rappresenti a pieno».

Il videoclip ufficiale del brano diretto da Ale Maiorano racconta di un ragazzo che si innamora, a prima vista, con un colpo di fulmine, di una bellissima ragazza ma, ogni qualvolta cerchi di avere un qualsivoglia contatto, questo gli viene impedito dal fato.

 

 

 

Biografia

Rafel, nato a Cagliari il 20 maggio del 1992, vive in un paesino della Sardegna fino all’età di 19 anni.

Dopo inizia a viaggiare per crescere musicalmente ma senza dimenticare mai la sua terra d’origine.

Tornerà poi per qualche anno e suonerà con una band, gli Elysium, con cui farà diversi live. Assieme alla band, scrissero un album che non uscì mai a causa di un pesante litigio fra i membri della band.

Decise di ricominciare da Milano da solista.

Dal 2019 inizia a collaborare con vari produttori e con ambienti importanti della Milano by night.

Collabora con la Zarro night nel remake del famoso pezzo “Non Succederà Più” e nello stesso tempo, porta avanti il suo progetto.

La sua rinascita avviene con il rilascio di “Inesistenti Come Eroi”, che segue la poco fortunata release di “Apatica”.

Nel febbraio del 2020 esce con Notre Dame, pezzo sperimentale nato da una collaborazione con due Dj della Zarro Night, Dave Pagani e Jonny, e Xanthic.

Dopo il periodo del Covid19 ed una collaborazione con Luca Rose e Albert per il singolo “Tango di Strada”, rilascia il suo primo Ep, “Giano” sotto etichetta Solid Music Italy.

Unisce un’importante parte Visual al suo timbro vocale così da risultare originale in ogni aspetto. La sua musica, come definita dallo stesso artista, è l’esponente di un genere che lui chiama “Bipolarismo estetico e musicale”, dove l’artista vive momento per momento e con toni e modi diversi il confronto con le emozioni che la vita gli pone davanti.

 

Instagram: https://bit.ly/39YoxB8

 

venerdì 11 dicembre 2020

Recensione del film "La Danza Nera", diretto da Mauro John Capece

 

Recensione di Brian Lutes, 21 luglio 2020
World Premiere Film Awards

Ho sempre amato una protagonista femminile forte e imponente. Senza dubbio, Wonder Woman e Captain Marvel possono confrontarsi con i migliori, ma sono sempre stato attratto da quei personaggi più oscuri, quelli che sono stati colpiti e lasciati rotti e contusi ... i buoni tormentati. Le loro storie sono le più intriganti. Non sono mai come appaiono e sono sempre sottovalutati. I miei preferiti sono in film come The Girl With The Dragon Tattoo, Kill Bill o Anna, The Russian Spy.
Ognuno è spinto oltre il proprio limite ma sempre pronto a reagire e lottare.

Ecco Manola, una ballerina italiana scura e spigolosa con una carattere scontroso. Di solito immaginiamo che la maggior parte delle ballerine sia delicata, mangi tonno e yogurt e vada a letto alle 8:30. Questa invece si veste in pelle, beve e fuma come una ciminiera e, secondo la sua sexy fidanzata, non dorme mai! Questo è l'eroe del nuovo film di Mauro John Capece.

The Dark Dance è spigoloso come non si potrebbe chiedere di più. Crudo e grintoso, a volte difficile da guardare. La vita di Manola non è mai stata facile, ma dopo essere stata tradita dal suo datore di lavoro, il suo mondo inizia a rivelarsi. Raggiunto il punto di rottura, decide di scatenare la sua rabbia sulla persona che ritiene responsabile. Per buona parte del film restiamo a grattarci la testa, fino a quando il suo passato non viene rivelato attraverso flashback e iniziamo a collegare i punti. Manola ha vissuto dietro una maschera, la forza e la sicurezza ostentate non sono altro che una sottile facciata. La ragazza dei flashback, privata dell'amore di suo padre, ora è libera dal suo amante che insiste per mantenere segreto il loro rapporto.

The Dark Dance è un film ben realizzato con una storia complessa e avvincente. Il ritmo è fluido e rapido per un film che si concentra così pesantemente sullo sviluppo del personaggio. Non è una cosa facile da fare. Ciò che fa davvero funzionare questo film e gli fa prender vita, è la regia intelligente del veterano, Mauro John Capece e le incredibili perle di recitazione di Corinna Coroneo. C'è una chimica tra i due che va oltre il semplice rapporto di regista e star. In effetti, la sceneggiatura è stata scritta da entrambi.

Tecnicamente, The Dark Dance è un film di bell’aspetto, brillante con un’ottima regia, suono e fotografia. La chimica sullo schermo tra Coroneo, che interpreta Manola, e la sua amante, Soriana (interpretata da Michela Bruni) è naturale e credibile. La passione è reale e il dolore, intenso e frustrante, mentre Manola scivola più in profondità nella sua disperazione e follia. Sia Coroneo che Bruni sono eccellenti. Flavio Sciolé, fa un ottimo lavoro come politico squallido e biforcuto e destinatario della rabbia di Manola. È stata una piacevole sorpresa vedere il famoso attore, Franco Nero, nel ruolo di James Butterfly, il regista teatrale che ruba a Manola metà del suo stipendio. Sono un grande fan di Nero fin dai tempi del suo Spaghetti Western in Django, e vederlo recitare in questo film mette un grande sorriso sulla mia faccia. Un'altra degna di nota è stata Giorgia Trasselli nei panni di Beatrice, la madre di Soriana. Ha fatto un buon lavoro come madre ingenua ma solidale, ignara della natura del rapporto di sua figlia con Manola.

Un lavoro eccellente in tutto il dipartimento di recitazione.

Come accennato, The Dark Dance ha un sapore molto Hollywoodiano. Sebbene la grinta ed i temi trattati siano Europei, il calibro è Hollywood di grande budget. Il film fila liscio, tutto sembra funzionare armonicamente e si incastra alla perfezione
Non ci sono mezze misure. Giulio Bastioni crea quel calore "cinematografico" della vecchia scuola con le sue luci. La sequenza di danza di Manola nelle scene di apertura è sexy e lunatica.
La dura e fredda casa in cui imprigiona il Sindaco aumenta la tensione del momento. Il comparto audio e sound design è pulito come dovrebbe essere. Persino Hollywood tende a seppellire l'audio disordinato dietro una partitura. Non qui. Guillaume Cambron e Boris Petrowski hanno fatto un ottimo lavoro.

Uno dei momenti salienti per me è la colonna sonora di Vronsky Belizaire, Gianluigi Antonelli e Mauro John Capece, che danno al film un battito cardiaco e un'anima. Il mood della pellicola è presente in tutto il film e aggiunge dolore e tumulto. Magnificamente eseguito.

Questo è un film bello e ben girato. Capece ha anche messo le mani sulla cinematografia, lavorando con Alessandro La Fauci creando una fotografia eccellente e mai scontata. Ho adorato i momenti intimi ravvicinati in cui possiamo vedere il dolore negli occhi di Corinna Coroneo mentre Manola sta scivolando via nella sua follia.

The Dark Dance è un film meraviglioso, anche se ci sono stati momenti che mi hanno lasciato frustrato e desideroso di altro. I flashback, necessari per raccontare la storia di Manola, non hanno fatto abbastanza. Lo ammetto, ho visto il film con i closed caption subtitles che comunque tendono a distrarre lo spettatore. Ma volevo un impatto maggiore che non proveniva da nessuno dei flashback. Non ho mai compreso fino in fondo l'intera storia dietro il Sindaco, Manola e sua madre. L'altra area che mi ha lasciato desiderare di più è stata la sequenza delle torture. Manola è una dura! Volevo vederla picchiare il sindaco a sangue. Invece, semplicemente lo spinge a terra e gli dà un paio di calcetti con il suo stivale. Mi aspettavo una bella scena old fashion che non è mai arrivata. A parte costringerlo a bere le sue stesse urine (scena che mi stava per far vomitare) la scena della tortura, non mi ha convinto. In conclusione, questo è uno splendido film che sicuramente vedrò più di una volta. è sexy su più livelli e colpisce dritto al segno.

Performance eccellente di cast e crew.

Brian Lutes
Luglio 21, 2020

 

giovedì 10 dicembre 2020

Federico Bellan, il brano che parla della violenza domestica è “Senza rancore”

 La violenza domestica è un argomento molto delicato da affrontare. Federico Bellan, cantautore romano, ci porta la sua esperienza vissuta in prima persona con il suo brano SENZA RANCORE.

E’ un testo che parla di violenza psicologica in un modo tutto nuovo. Cerca di ironizzare sui fatti avvenuti nella sua vita, trasformandola in una fiaba con protagonista una strega cattiva.

<<E’ un argomento a cui tengo molto, la violenza psicologica, perchè se ne parla sempre di meno ma che crea enormi danni alle persone. Mi ci sono ritrovato anche io e devo dire che la musica mi ha aiutato tanto ad uscire a testa alta da questa brutta situazione.

Ti senti costantemente in difetto, e arrivi al punto di pensare che ti meriti le offese, le manipolazioni e anche le violenze fisiche. Alcune persone sono tossiche e riconoscerle è veramente difficile>>

Federico Bellan si mette a nudo e ci fa entrare nel suo mondo grazie a Senza Rancore e a questa versione live streaming, dove si può percepire dalla sua voce, la sua rabbia e la voglia di andare avanti.

Accompagnato dal suo bassista, Raffaele Ventura Costa, creano questa sonorità popolare ma allo stesso momento anche originale grazie al basso che viene messo in primo piano e non come uno strumento di accompagnamento.