L’appuntamento si inserisce nel percorso che
il Nuovo Teatro Ateneo dedica ai modi in cui la musica, la voce e le pratiche
performative possono diventare luoghi di relazione, di ascolto e di
consapevolezza interculturale. La presenza di Kim — ponte vivente tra
tradizioni originarie, ricerca contemporanea e processi creativi sensibili al
trauma — apre uno spazio in cui il pubblico è invitato a interrogarsi sulle
forme della trasmissione, della memoria e dell’incontro tra culture.
In questa lezione concerto Sunny Kim presenta
brani del progetto Hand to Earth,nato
dalla collaborazione con i musicisti Yolngu Daniel e David Wilfred,
appartenenti alle First Nations australiane (territori abitati dai popoli
originari). Radicato nella tradizione canora manikay del popolo
originario Wagilak di Arnhem Land, questo lavoro indaga come le antiche linee
di canto (raki, “linea”) possano essere intrecciate con l’improvvisazione
contemporanea e la pratica interculturale. Kim riflette sulla propria ricerca
riguardante i processi creativi sensibili al trauma e sulle modalità con cui
questi approcci plasmano la produzione musicale in contesti multiculturali.
Attraverso una tessitura fatta di dialoghi e voci soliste in collaborazione con
l’ensemble musicale MuSa Jazz, costituito da
docenti, studenti e personale tecnico e amministrativo della Sapienza, si
invita il pubblico a considerare la musica come spazio di ascolto, guarigione e
connessione.
Note di contesto sulla stagione 2025/2026
Dopo il lavoro di Sunny Kim, la stagione del Nuovo Teatro Ateneo
prosegue attraversando storie, memorie e tensioni del presente, con un attraversamento delle forme ibride e
delle urgenze dei nostri giorni. A
dicembre Nathan Ellis invita il pubblico a diventare protagonista di Work.txt,
spettacolo che trasforma il pubblico in una comunità di “lavoratrici e
lavoratori” chiamata a interrogare l’assurdità del lavoro contemporaneo.
A febbraio arriva l’assolo di Thomas Hauert, Troglodyte_Zaungast/Zaunkönig,
ritratto dell’osservatore ai margini e del corpo come luogo di distanza.
A marzo si attraversano memorie e traumi: Losing It di Samaa
Wakim con la musica dal vivo di Samar Haddad King; Min el Djazaïr della
compagnia Hékau sul rimosso esilio degli ebrei algerini; e Kohlhaas di
Marco Baliani, rigorosa meditazione sulla giustizia.
La stagione continua con l’ironia di Jiddu di Marco Berrettini,
con le lotte sociali e i saperi ancestrali di Uproar di Carolina
Rieckhof e Moyra Silva, e con Mi madre y el dinero di Anacarsis Ramos,
ritratto di una vita segnata dalla precarietà.
A maggio arrivano tre sguardi sulle eredità culturali: Parvati Viraham
di Kapila Venu, la nuova creazione musicale della Compagnia della Fortezza Il
figlio della tempesta, e L’ombra lunga di Alois Brunner di Mudar
Alhaggi, indagine sulle zone oscure della memoria europea e mediorientale.
Info e acquisto biglietti
Mail: segreteria.nuovoteatroateneo@uniroma1.it
Telefono: +390649914115
Sapienza CREA - Nuovo Teatro Ateneo
Centro di servizi per le attività
ricreative, culturali, artistiche, sociali e dello spettacolo
Sapienza Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma
Edificio
CU017
LINK PRENOTAZIONE
EVENTO GRATUITO
https://teatroateneoraki.eventbrite.it/
Orario spettacoli: 20.30
Dopo aver prenotato il tuo biglietto, prenota anche il parcheggio
gratuitoall’interno della città universitaria al seguente link
https://bit.ly/parcheggiocusapienza
Sito: https://sapienzacrea.web.uniroma1.it/
Instagram:@sapienzacrea


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