Al
TeatroBasilica, sabato 1 novembre 2025 alle ore 21:00 e domenica 2
novembre alle ore 16:30, va in scena 666.PPP – Quel diavolo di Pasolini,
una produzione LST Teatro scritta e diretta da Manfredi Rutelli.
Sul
palco Giulia Canali, Gianni Poliziani e Alessandro Waldergan, accompagnati
dalla voce di Diletta Maria D’Ascanio. Le musiche originali di Riccardo
Panfili, eseguite dal gruppo Tetraktis Percussioni, intrecciano la narrazione a
un tessuto sonoro denso e visionario, mentre la sonorizzazione e i paesaggi
sonori portano la firma di Paolo Scatena.
Un
viaggio teatrale che evoca, attraverso il linguaggio della scena e della
musica, la figura di Pier Paolo Pasolini – artista, poeta, intellettuale e
“diavolo” irrequieto del Novecento – restituendone il pensiero, le
contraddizioni e la forza profetica.
Sinossi:
Una
fiaba. Il libro, il Diavolo, il violino, la tentazione della ricchezza futura, la
nostalgia della vita passata, una principessa: nel 1917, Stravinskij e Ramuz
presero in prestito questi simboli dalle fiabe popolari russe per creare una
delle più affascinanti operazioni musicali e drammaturgiche del ‘900, L’histoire
du Soldat. In quella straordinaria opera di teatro musicale raccontarono la
tragedia dell’uomo di fronte al fato, alle forze che lo trascendono e che,
prendendosi gioco di lui, lo portano alla distruzione. Un soldato in congedo,
sostando sulla via del ritorno verso il paese natale, tira fuori dal proprio
bagaglio un violino e inizia a suonare; attratto dalla sua maestria, compare
all’improvviso il Diavolo, in incognito, che lo avvicina proponendogli un
affare, il famigerato patto: cedergli il violino e insegnargli a suonarlo, in
cambio di un libro dal quale gli promette di ottenere ricchezza infinita.
Nell’agosto
del 1973, Pasolini lavorò, con Sergio Citti e Giulio Paradisi, alla
sceneggiatura di un film fortemente ispirato a quell’opera. Quella versione
vagheggiata, e mai realizzata, per la sopraggiunta morte del poeta, si poneva
come dissacrante, popolare, militante e disperata rilettura contemporanea del
capolavoro di Stravinsky–Ramuz, prospettando la possibilità di rivolta, e la
speranza che l’umanità di allora potesse inceppare la macchina infernale da lui
tante volte, provocatoriamente, criticata.
Se
noi oggi, nel 2024, vogliamo, come Pasolini, far risuonare gli antagonismi, le
valenze critiche di quell’opera fin dentro le maglie della nostra società,
quella dei nostri tempi, dobbiamo porci gli stessi interrogativi che guidarono
il poeta cinquanta anni fa: chi impersona oggi il soldato, l’uomo comune? Chi è
il Diavolo? Quale oggetto può oggi incarnare il Violino, l’anima, l’ethos? Da
cosa può essere rappresentato oggi il Libro dell’archetipo patto col diavolo,
elemento di corruzione, su cui imparare a leggere e da cui poter “conoscere e
decidere” il futuro? Per dipanare il filo di questi interrogativi, oggi, nella
società delle risposte immediate a domande mai formulate, dobbiamo tentare un
esercizio di anacronismo deliberato: applicare al Pasolini degli anni ’70 gli
strumenti dello stesso Pasolini; ripensare il Pasolini dell’Historie,
attraverso le lenti di un immaginario Pasolini catapultato negli anni ’20 del
XXI secolo, nei panni di un diavolo assetato di vendetta per punire quella
società che cinquant’anni fa non ha ascoltato il suo grido di allarme, il suo
monito contro il capitalismo devastante e tiranno e che non è riuscita ad
inceppare quella macchina infernale che la sua arte, i suoi scritti, le sue
riflessioni, ci avevano tante volte ben mostrato.
Una
produzione di LST Teatro e TETRAKTIS Percussioni, coadiuvati e sostenuti in
questa avventura dalle musiche originali di Riccardo Panfili, dalle
elaborazioni video di Andrea Bisconti e dalle luci di Alessandro Martini,
insieme nella continua ricerca di linguaggi contemporanei che sappiano, con
ironia, innescare una permanente guerriglia culturale armata di domande, dubbi
e riflessioni, senza la certezza di alcuna risposta.
Il “TeatroBasilica” è diretto
dall'attrice Daniela Giovanetti e dal regista Alessandro Di Murro.
L’organizzazione è a cura del collettivo Gruppo della Creta e di un team di
artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. Ulteriori info
sul TeatroBasilica sono reperibili a questo link:
https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo
Dove
siamo:
Piazza
di Porta San Giovanni 10, Roma
www.teatrobasilica.com
email:
info@teatrobasilica.com
telefono:
+39 392 9768519


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