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martedì 22 luglio 2025

8 albeTRAMONTI: COSMOGONIE E FINE DEI MONDI. a cura di Lucia Pietroiusti Video Art Program

 

8 albe
TRAMONTI: COSMOGONIE E FINE DEI MONDI
a cura di Lucia Pietroiusti
Video Art Program | Terza edizione
DIMORA DELLE BALZE, NOTO | 31 LUGLIO – 28 AGOSTO 2025
Con opere di:
Alice Bucknell, Yin-Ju Chen, Marcus Coates, Kyriaki Goni, Camille Henrot, Karrabing Film Collective, Asim Khan, Ailton Krenak, Lina Lapelyté, Peter Nadin, Eva Papamargariti, Agnieszka Polska, Revital Cohen & Tuur Van Balen, Cauleen Smith, Aimée Toledano, Natsuko Uchino






Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi è il titolo della terza edizione di 8 albe, rassegna d’arte contemporanea promossa da Dimora delle Balze, che si terrà a Noto dal 31 luglio al 28 agosto prossimi. La curatela per il 2025 è stata affidata a Lucia Pietroiusti, curator and Head of Ecologies alla Serpentine Galleries di Londra. Quattro serate, compongono un ciclo di videoarte dai titoli volutamente ripetitivi: ‘How We Ended’, ‘How We Began’, ‘How We Ended’ and again ‘How We Began’. Venticinque opere di video arte di sedici artiste e artisti internazionali fanno da guida attraverso tempi di profonda trasformazione. Dalle origini mitiche ai lamenti melanconici, dalle tradizioni antiche e spirituali alle favolose cosmiche, le opere nel programma "Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi" immaginano l'emergere di vite e conoscenze attraverso fini e nuovi inizi. Piuttosto che offrire visioni utopiche o apocalittiche, queste opere video riservano uno spazio per la possibilità di creare mondi con tenerezza, mentre ci occupiamo del lavoro di lasciar andare.
8 albe 2025 si aprirà il 31 luglio alle 21.30 con l’intervento della curatrice, Lucia Pietroiusti. A seguire l’artista Marcus Coates si esibirà in un live. La programmazione delle opere è distribuita nelle quattro serate, 31 luglio, 7 agosto, 21 agosto e 28 agosto con la visione delle opere degli artisti internazionali selezionati.
Il 31 luglio a Noto, prende il via la terza edizione di 8 albe, rassegna di arte contemporanea promossa da Dimora delle Balze. Il programma di quest’anno, a cura di Lucia Pietroiusti – curator and Head of Ecologies presso le Serpentine Galleries di Londra – si intitola "Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi". Un ciclo di videoarte in cui l'arte fa da guida attraverso tempi di profonda trasformazione. Dalle origini mitiche ai lamenti melanconici, dalle tradizioni antiche e spirituali alle favolose cosmiche, le opere di "Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi" immaginano come nuove vite e conoscenze possano emergere proprio dai momenti di fine. Piuttosto che proporre visioni utopiche o apocalittiche, queste opere video offrono spazi di possibilità: mondi che si generano con tenerezza, mentre impariamo l’arte di lasciar andare. Perché "Tramonti" non è un addio, ma un passaggio.


Le venticinque opere di sedici artiste e artisti internazionali selezionate dalla curatrice costituiscono la struttura delle quattro serate – 31 luglio, 7 agosto, 21 agosto, 28 agosto dai titoli volutamente ripetitivi: ‘How We Ended’, ‘How We Began’, ‘How We Ended’ and again ‘How We Began’ che, provocatoriamente, iniziano con la fine e si articola in un ciclo, che invita a riflettere sul tempo non come una linea retta, a un’unica direzione prevista, ma come un processo metabolico di trasformazione continua. Le opere offrono uno sguardo profondo su un mondo in costante mutamento, fatto di forme, vite, spazi e saperi destinati, per loro natura, a essere temporanei. Dai resti delle civiltà passate ai silenzi lasciati dalle conoscenze cancellate dal colonialismo o dalle catastrofi, ci raccontano ciò che resta e ciò che si perde. E che è destinato per sua natura a perdersi. E ci suggeriscono di riflettere sul senso di questa fine che è in realtà rilancio, apertura e nuovi inizi.


Il linguaggio di Alice Bucknell, Yin-Ju Chen, Marcus Coates, Kyriaki Goni, Camille Henrot, Karrabing Film Collective, Asim Khan, Ailton Krenak, Lina Lapelyté, Peter Nadin, Eva Papamargariti, Agnieszka Polska, Revital Cohen & Tuur Van Balen, Cauleen Smith, Aimée Toledano, Natsuko Uchino è quello di artisti che si interessano a questioni climatiche con una pratica che si mette in dialogo con scienze e filosofie che ci aiutano a pensare e a capire il mondo contemporaneo e la necessità di rivedere il nostro concetto di civilizzazione in una prospettiva che includa la natura e la sua dimensione selvaggia, che ci ostiniamo a tenere fuori da noi.


Al centro della proposta artistica di questa edizione c’è una domanda urgente: come possiamo immaginare la fine del nostro mondo, mentre lo abitiamo? Le certezze che lo hanno sostenuto sembrano oggi meno solide, e le crisi ambientali e sociali ci chiedono di confrontarci con possibilità radicali di trasformazione. Processi e trasformazioni che in realtà sono già in atto – dall’emergenza climatica, alle guerre di civiltà - e che ci vengono quotidianamente spiegati, narrati, mostrati, ma verso i quali la nostra percezione e la nostra consapevolezza restano inerti.


Afferma Lucia Pietroiusti: «Impariamo della nascita e della caduta di magnifiche civiltà, o dei relitti dell’incursione coloniale; molto ci viene raccontato dal silenzio di quelle forme di sapere e di costruzione dei mondi che sono state cancellate dal tempo, dal potere o dalla catastrofe. Eppure, quando viviamo un mondo dall’interno, la sua fine può cadere al di fuori del dominio del pensabile. Può essere impossibile immaginare che il nostro mondo finisca del tutto. Una sfida quasi impossibile, sembra: immaginare noi stessi – noi qui, che condividiamo questo momento silenzioso – come appartenenti a un tale mondo.»
Alcuni dei film offrono l’infrastruttura concettuale per affrontare la domanda sulla nostra capacità di progettare un modo diverso di vivere sul Pianeta, dimostrando che le cosmologie indigene e le intuizioni delle tradizioni filosofiche e scientifiche occidentali condividono profonde verità sulla natura dell’essere. Alcuni, ad esempio, raccontano di un'origine alternativa — immaginaria — della specie umana, vista come una simbiosi tra esseri umani e fiori. esplorano visioni apocalittiche del futuro, altri ancora ruotano attorno alla ricerca di una mediazione tra il concetto imperante di civilizzazione intesa come unica modalità di vita sul nostro Pianeta, contrapposto all’idea che la vita è di per sé selvaggia spingendoci a domandarci come possiamo far sì che la foresta esista dentro di noi, nelle nostre case, nei nostri cortili. Affinché diventiamo capaci di elaborare un pensiero nuovo, che rimetta al centro la natura nei processi di progettazione delle nostre città e della nostra vita futura.


8 albe a Dimora delle Balze evolve per una precisa volontà della proprietà che organizza la rassegna: «Nel 2023, prima edizione di 8 albe abbiamo, approfondito i concetti di ‘parentela’ e ‘convivenza’ tra specie diverse. Nel 2024 abbiamo esplorato il tema dell’acqua e dell’oceano. Con questa edizione 8 albe intende proseguire la sua ricerca radicale e interdisciplinare nei territori della Natura, dei suoi elementi fondamentali e del tempo che la nutre e la determina. E delle logiche che la sostengono contro le quali le azioni e il linguaggio dell’uomo si ostinano a muoversi. Pensiamo che lo sguardo dell’arte sia lo strumento ad oggi più efficace per dire là dove la voce, e gli avvertimenti, della scienza restano inascoltati. Siamo, con questa edizione, ai confini del mondo che chiamiamo civilizzato, e vogliamo invitare tutti a superare questo limite e a renderlo permeabile. Nella sua fisicità e nella sua proposta filosofica ed esistenziale.»


Dimora delle Balze è una tenuta del 1800 situata a Noto, nella Sicilia Orientale, sull’altipiano degli Iblei, in una estesa vallata di 27 ettari a pochi chilometri da Palazzolo Acreide, città della Val di Noto riconosciuta nel 2002 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Il luogo in cui sorge è intriso di storia: un antico portone conduce verso un giardino in cui si trovano alcuni resti appartenenti alla vecchia architettura e delle panchine poste sotto un pergolato retto da colonne classiche restaurate, con affaccio sulla Valle e sul fiume Manghisi. La mediterraneità, che è quella inconfondibile, radicale dei paesaggi tutto intorno tra frutteti di limoni, gelsomini, pietre modicane, terrazze a sbalzo e un viale di carrubi, oggi è materia plasmata dalle idee, dalla sensibilità e dall'attaccamento alla tradizione siciliana della famiglia Lops, artefice di uno straordinario progetto di restauro conservativo non solo della struttura. In questi anni infatti sono stati rivitalizzati e portati a nuovo splendore diversi ettari di terreno circostanti abbondonati. Il credo è preciso: plasmare un futuro rivoluzionario attraverso scelte consapevoli per portare un contribuito a tutto il pianeta.


8 albe
Tramonti: Cosmogonie e Fine dei Mondi
Video Art Program | Terza edizione
terza edizione
Progetto di Dimora delle Balze
A cura di Lucia Pietroiusti
Date 31 luglio Opening | 7 agosto – 21 agosto – 28 agosto 2025
Orario proiezioni ore 21.30
Luogo Dimora delle Balze, Noto (Sicilia)
Indirizzo SS287, km 6/3 - Noto SR
Ingresso gratuito su prenotazione a info@8albe.com;
Programma www.8albe.com
CALENDARIO RASSEGNA DI VIDEOARTE


Serata inaugurale
Giovedì 31 Luglio - How We Ended
Con la curatrice Lucia Pietroiusti e una performance dell’artista Marcus Coates
Ailton Krenak & Selvagem, Metamorphosis, 2021, 10’45’’
Peter Nadin, Aimée Toledano, Taxonomy Transplanted, 2012, 11’40”
Marcus Coates, The Last of Its Kind, 2017, 15’46’’
Agnieszka Polska, The Book of Flowers, 2023, 09’30’’
Kyriaki Goni, The Mountain Islands Shall Mourn Us Eternally (Data Garden Dolomites), 2022, 10’42’’
Cauleen Smith, Songs for Earth and Folk, 2013, 11’00’’


Giovedì 7 Agosto - How We Began
Ailton Krenak & Selvagem, The Serpent and the Canoe, 2021, 16’18’’
Yin-Ju Chen, Sonic Driving: The Upper World, 2018-21, 15’
Peter Nadin, Natsuko Uchino, Aimée Toledano, The First Mark, 2008, 09’13’’
Agnieszka Polska, The Talking Mountain, 2015, 09’45’’
Karrabing Film Collective, Just because you can't see it..., 2018, 02’
Eva Papamargariti, All that now flows through us, 2024, 14’32”
Ailton Krenak & Selvagem, The Sun and the Flower, 2021, 11’46’’
Camille Henrot, Grosse Fatigue, 2013, 13’’


Giovedì 21 Agosto - How We Ended
Karrabing Film Collective, The Mermaids, or Aiden in Wonderland, 2018, 35’
Alice Bucknell, The Alluvials (final level playthrough), 2024, 10’26’’
Karrabing Film Collective, The Family and the Zombie, 2021, 20’
Asim Khan, Decomposition into Ghaza, 2020, 04’
Revital Cohen & Tuur Van Balen, Daughter of Dog, 2024, 18’


Giovedì 28 Agosto - How We Began
Ailton Krenak & Selvagem, Time and Love, 2022, 11’58’
Yin-Ju Chen, Somewhere Beyond Right and Wrong, There Is a Garden. I Will Meet You There, 15’54”
Eva Papamargariti, Strong, Feeble, Unfixed, 2022, 3’25”
Lina Lapelyte, In the dark, we play, 2025, 40’’
Ailton Krenak & Selvagem, An Invisible Arrow, 2022, 11’21’’
Agnieszka Polska, The New Sun, 2017, 12’15’’


CALENDARIO RASSEGNA DI VIDEOARTE


Serata inaugurale
Giovedì 31 Luglio - How We Ended
Con la curatrice Lucia Pietroiusti e una performance dell’artista Marcus Coates
Ailton Krenak & Selvagem, Metamorphosis, 2021, 10’45’’
Peter Nadin, Aimée Toledano, Taxonomy Transplanted, 2012, 11’40”
Marcus Coates, The Last of Its Kind, 2017, 15’46’’
Agnieszka Polska, The Book of Flowers, 2023, 09’30’’
Kyriaki Goni, The Mountain Islands Shall Mourn Us Eternally (Data Garden Dolomites), 2022, 10’42’’
Cauleen Smith, Songs for Earth and Folk, 2013, 11’00’’


Giovedì 7 Agosto - How We Began
Ailton Krenak & Selvagem, The Serpent and the Canoe, 2021, 16’18’’
Yin-Ju Chen, Sonic Driving: The Upper World, 2018-21, 15’
Peter Nadin, Natsuko Uchino, Aimée Toledano, The First Mark, 2008, 09’13’’
Agnieszka Polska, The Talking Mountain, 2015, 09’45’’
Karrabing Film Collective, Just because you can't see it..., 2018, 02’
Eva Papamargariti, All that now flows through us, 2024, 14’32”
Ailton Krenak & Selvagem, The Sun and the Flower, 2021, 11’46’’
Camille Henrot, Grosse Fatigue, 2013, 13’’


Giovedì 21 Agosto - How We Ended
Karrabing Film Collective, The Mermaids, or Aiden in Wonderland, 2018, 35’
Alice Bucknell, The Alluvials (final level playthrough), 2024, 10’26’’
Karrabing Film Collective, The Family and the Zombie, 2021, 20’
Asim Khan, Decomposition into Ghaza, 2020, 04’
Revital Cohen & Tuur Van Balen, Daughter of Dog, 2024, 18’


Giovedì 28 Agosto - How We Began
Ailton Krenak & Selvagem, Time and Love, 2022, 11’58’
Yin-Ju Chen, Somewhere Beyond Right and Wrong, There Is a Garden. I Will Meet You There, 15’54”
Eva Papamargariti, Strong, Feeble, Unfixed, 2022, 3’25”
Lina Lapelyte, In the dark, we play, 2025, 40’’
Ailton Krenak & Selvagem, An Invisible Arrow, 2022, 11’21’’
Agnieszka Polska, The New Sun, 2017, 12’15’’

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