Venerdì scorso, nel cuore di Roma, la storia e la cultura hanno trovato un punto di incontro inaspettato e suggestivo. La presentazione del bestseller di Gaia Zucchi, La vicina di Zeffirelli, ha trasformato l'iconica ex Gilda in un salotto letterario, un evento che ha saputo fondere l’anima profana del luogo con una profonda riflessione spirituale e artistica, in perfetta armonia con lo spirito del Giubileo 2025.
L’evento ha visto una notevole partecipazione di pubblico, circa 200 persone, e un parterre di ospiti d’eccezione che hanno sottolineato l'importanza culturale e l'eco mediatica dell'iniziativa. Tra gli intervenuti, l'attrice e autrice Gaia Zucchi ha raccontato il suo legame indissolubile con il Maestro Franco Zeffirelli, un'amicizia che per oltre quindici anni è stata fonte di ispirazione e confronto. Il libro, già alla seconda ristampa, offre un ritratto intimo di Zeffirelli, rivelando un uomo geniale, umile e capace di unire leggerezza e profondità.
Il palco ha ospitato figure di spicco come lo scrittore Niky Marcelli, il regista e sceneggiatore Riccardo Ferrero, e la giornalista Sara Matteucci, che ha moderato l'incontro. Le letture, curate dalle attrici Alexandra Celi e Antonella Ponziani, hanno dato voce ai passaggi più significativi del romanzo, mentre l’accompagnamento musicale di Antonella Ponziani ed Enzo Natale ha reso l'atmosfera ancora più vibrante e coinvolgente.
La serata è stata un successo anche per la presenza di numerose personalità del mondo dello spettacolo, dell’arte e del giornalismo, a testimonianza dell'interesse suscitato dal tema e dall'autrice. Tra i volti noti, si sono potuti riconoscere Milena Miconi, Fanny Cadeo, Federica Ciola, Massimiliano Buzzanca, e Carlo Caprioli. Presenti anche figure del mondo giornalistico come Roberta Sibona e Giorgio Lambrinous, e professionisti come l'Avv. Carla Corvo, Teresa Bolognese e Gloria Brescia.
L’evento ha saputo creare un ponte tra mondi apparentemente distanti: il passato mondano dell'ex Gilda e la riflessione spirituale legata a Zeffirelli e al Giubileo. L'omaggio al Maestro non si è limitato ai ricordi personali, ma ha offerto una preziosa occasione per riflettere sul profondo rapporto tra la sua opera e la dimensione spirituale, un aspetto che, nel contesto attuale, assume un significato ancora più rilevante.
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