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mercoledì 17 settembre 2025

"Naso e cielo. Una ruminazione italica", Napoli omaggia Luigi Pirandello con la prima nazionale della pièce di Gian Maria Cervo

Omaggio a Luigi Pirandello per “Pianura Opera House”
con la prima nazionale della pièce di Gian Maria Cervo

Gran finale della rassegna organizzata dal Teatro Stabile delle Arti Medioevali
e promossa dal Comune di Napoli per il progetto “Affabulazione”

Giovedì 25 settembre, ore 19:30
Anfiteatro Parco Attianese - Via Provinciale Napoli, 125
Ingresso gratuito con prenotazione

Con un omaggio a Luigi Pirandello si conclude “Pianura Opera House 3”, rassegna organizzata dal Teatro Stabile delle Arti Medioevali, promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Affabulazione” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura. In scena la prima assoluta della pièce “Naso e cielo. Una ruminazione italica”, scritta e diretta da Gian Maria Cervo, drammaturgo napoletano di fama internazionale, con la supervisione alla regia di Pierpaolo Sepe e la collaborazione di Pablo Girolami, che ha curato coreografie e movimenti scenici: appuntamento per giovedì 25 settembre alle ore 19.30 presso l’Anfiteatro del Parco Attianese del quartiere Pianura.

“Promuovere iniziative come ‘Pianura Opera House’ significa rispondere a una visione multipolare della città, che è da sempre quella auspicata e voluta dal sindaco Gaetano Manfredi. Il Parco Attianese si trasforma così in un polo attivo di cultura e partecipazione, in un laboratorio naturale di idee, suggestioni e sperimentazioni, in uno spazio vivace dove tradizione e contemporaneità si integrano per generare bellezza e rafforzare il senso di comunità”, dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli.

L’opera coglie un particolare che risale all’epoca della prima rappresentazione di “Sei personaggi in cerca di autore” di Pirandello, nel 1921, che suscitò reazioni contrastanti: “Manicomio! Manicomio!”, gridarono alcuni accesi detrattori. Il testo di Gian Maria Cervo parte da una domanda provocatoria: esiste ancora negli anni Venti del Duemila qualcosa che sia suscettibile di una reazione simile da parte del pubblico? “Naso e cielo. Una ruminazione italica”, in risonanza con il tema della novella pirandelliana da cui nasce, vuole creare un discorso sull’attualità della cultura italiana e sulle sue derive.

L’opera si pone come “forza del passato”, dialogando su decadenza, ingiustizia e finto progresso e rivolgendosi soprattutto a un pubblico di giovani adulti. Un ibrido tra teatro e installazione immersiva, che vuole essere anche un omaggio al linguaggio cinematografico di David Lynch. Eduardo De Filippo con la sua opera fa da ponte tra Pirandello e Pasolini. E in una prospettiva pasoliniana, tra momenti di cool fun e di mistero, tra pastiche e disturbanti rotture del pastiche, in una festa delle lingue e dei dialetti che cita una schiera di intellettuali italiani e mediterranei appartenenti a venticinque secoli di storia.

Lo spettacolo porta in scena Matteo Bertolotti, Emanuele Carlino, Riccardo Ciccarelli, Valentina Curatoli, Carlo di Maio, Rosario D’Aniello, Sara Fontanarosa, Fabio Rossi, Giovanni Schiavo, Elena Sisti e con la voce di Mario Sturniolo. I costumi sono curati da Rossella Oppedisano. L’evento è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria all’indirizzo ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com.

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