La performance art conquista le isole del Golfo partenopeo. Dopo l’exploit di Marina Abramović, iconica artista serba naturalizzata statunitense, protagonista a Capri dell’evento “Breathing Rocks”, durante il quale ha celebrato l’isola Azzurra e la sua energia, lo scorso week-end l’attenzione si è spostata su Procida. È qui, che l’artista napoletano Mauro Maurizio Palumbo ha dato forma a una suggestiva performance dal titolo “Concettammà” nell’ambito della dodicesima edizione del “Premio Concetta Barra”. Un corpo che diventa mare, su voce e memoria di un’artista, che ha fatto la storia dello spettacolo portando la cultura partenopea in giro per il mondo.
“Il titolo – spiega Palumbo - rievoca la canzone “Nascette mmiez'o mare”, in cui, come in una preghiera viene ripetuta la parola Michelemmà, che accorpa un nome di persona al richiamo materno... In questo caso, Concettammà diventa rievocazione, memoria di una delle madri del teatro mondiale. Un progetto – continua - nato dopo la proposta ricevuta dal comitato scientifico del Premio e fondata su uno studio ben preciso, partendo dal titolo fino al tappeto sonoro, che si canalizza nella mia ricerca sulla performance art, su suggestioni e memorie di spazi e persone. Sono cresciuto ascoltando Concetta Barra e per questo non riesco a decifrare il mix di emozioni e responsabilità, che mi ha pervaso per l’occasione. Mi è stato affidato un ruolo importante, portare a Procida, una possibile connessione tra quello che è stato, che è e che sarà. Tutto questo, sotto gli occhi dell’immenso Maestro Peppe Barra, di illustri professori dell’Università Federico II e di personalità del mondo dell’arte e della cultura, come Lello Esposito e Stefano Martone. Spero di esserci riuscito oltre ad emozionarmi con amici e colleghi dello spettacolo, del calibro di Lina Sastri e Massimiliano Gallo, con gli altri ospiti e l’organizzazione. Abbiamo ancora bisogno di emozionarci ed emozionare – conclude Palumbo -. E questo premio ha sancito la certezza che l’arte è nutrimento: necessità, esigenza, sentimento… Espressione di libertà”.
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