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venerdì 19 dicembre 2025

È Napoletana la vincitrice del premio Umberto Rosa

Il Premio giornalistico voluto da Confindustria Dispositivi Medici giunto alla sesta edizione, ha anche premiato con due menzioni speciali Fabio Di Todaro (About Pharma) e Jessica Mariana Masucci (L’Espresso)

 
È Maddalena Bonaccorso, con un articolo apparso sulla copertina di Panorama dal titolo “Alzheimer la cura possibile”, la vincitrice della sesta edizione del premio giornalistico “Umberto Rosa”, organizzato da Confindustria Dispositivi Medici con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti e assegnato durante l’Assemblea Pubblica svoltasi a Roma.

Il premio, nato per sostenere il giornalismo di qualità nel campo della scienza e della salute, si è arricchito per questa sesta edizione di due menzioni speciali e una giuria rinnovata, presieduta dalla professoressa Ilaria Capua, Virologa e Senior Fellow of Global Health alla John Hopkins University.
Le menzioni speciali, una dedicata alla sostenibilità in ottica One Health e una sul valore dell’industria del settore dei dispositivi medici, sono andate rispettivamente a Fabio Di Todaro, con un articolo dal titolo “Cosa manca all’Italia per garantire a tutti le cure palliative”, apparso su About Pharma e a Jessica Mariana Masucci che ha vinto con il servizio apparso su L’Espresso dal titolo “I salvavita 3D autoprodotti sotto le bombe”.

Maddalena Bonaccorso, catanese, giornalista professionista e social media strategist, collabora con testate come Panorama e Economy, è autrice del podcast scientifico DayHospital, sul sito di Panorama. Ha affrontato nel suo articolo il tema degli anticorpi monoclonali che rappresentano il primo reale avanzamento nella cura dell’Alzheimer.

Fabio Di Todaro, membro dell'Unione Giornalisti Italiani Scientifici (Ugis), ha lavorato in Rai e in diverse altre testate cartacee, televisive e multimediali occupandosi di cronaca e politica, approdando poi alla comunicazione medico-scientifica. Ha affrontato nel suo articolo il tema delle cure palliative e le difficoltà tra accesso esteso a tutta la popolazione che ne avrebbe bisogno e necessaria multidisciplinarietà per un approccio integrato che consideri non solo la dimensione clinica, ma anche quella psicologica, familiare, comunitaria e ambientale della persona.

Per leggere gli articoli dei vincitori e le opere in concorso, è possibile consultare il sito del premio: www.premiogiornalistico.confindustriadm.it.
 
Classe ’88, Jessica Mariana Masucci, dopo aver lavorato per alcuni anni all’Ansa, ha scritto per diverse testate come Marie Claire, Il Foglio, Are We Europe e altri. Ha scritto il libro-inchiesta “Il fronte psichico. Inchiesta sulla salute mentale degli Italiani” (2023) e cura regolarmente la newsletter Stati di salute sulla piattaforma Substack. Ha raccontato nel suo articolo l'iniziativa di Tarek Loubani, medico specializzato in medicina d'emergenza e rifugiato, che ha sviluppato un sistema open source per la produzione di dispositivi medici in condizioni estreme, come lacci emostatici (tourniquet), otoscopi, coppette per dialisi e stetoscopi.

Il premio giornalistico è stato consegnato nel corso dell’assemblea pubblica di Confindustria dispositivi medici dalla Presidente di Giuria, Ilaria Capua, e la Vicepresidente con delega alla comunicazione e agli affari istituzionali di Confindustria dispositivi medici, Anna Citarrella. La giuria di quest’anno è composta da esponenti del mondo scientifico, accademico e istituzionale: Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione Gimbe; Simona Loizzo, Deputata della Repubblica; Anna Lisa Mandorino, Segretaria Generale Cittadinanzattiva; Marcella Marletta, Presidente Aistom-Associazione italiana stomizzati; Giovanni Migliore, Presidente FIASO-Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere; Walter Ricciardi, Presidente del Mission Board for Cancer, European Commission; Maurizio Tarquini, DG Confindustria; Gianmario Verona, Presidente Human Tecnopole.

 
 

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