Progetto Sonora presenta, nell’ambito del progetto "Affabulazione",
"Napoli crocevia di culture: dagli Angioini agli Aragonesi".
L'iniziativa esplorerà l'affascinante patrimonio musicale della città tra il
XIII e il XV secolo, offrendo al pubblico tre concerti e due laboratori
esperienziali unici.
La rassegna si propone di valorizzare la ricchezza musicale e culturale di
Napoli in un periodo storico cruciale, in cui la città divenne un punto di
incontro tra le influenze europee e mediterranee. Con un approccio innovativo,
l'evento unisce la ricerca storica e la musica medievale e rinascimentale,
mettendo in dialogo giovani musicisti con affermati professionisti per
esplorare e riproporre repertori che dal passato approdano alla
contemporaneità.
Gli obiettivi principali del progetto sono:
- Valorizzare il patrimonio musicale storico attraverso l'utilizzo di strumenti sia tradizionali
che moderni.
- Promuovere Napoli come crocevia culturale, evidenziando le influenze francesi, spagnole,
fiamminghe e arabe.
- Coinvolgere le nuove generazioni con percorsi educativi che consentano loro di
vivere la musica storica in prima persona.
- Creare un ponte tra passato e presente, rendendo la musica antica più accessibile e
coinvolgente per un pubblico eterogeneo.
"Napoli crocevia di culture" non è una semplice ricostruzione
storica, ma un'esperienza viva e dinamica. Attraverso un metodo
interdisciplinare e partecipativo, la rassegna restituisce un'immagine di
Napoli che racconta la sua identità musicale e storica, in un viaggio tra
cultura, arte e memoria collettiva. L'iniziativa punta a far rivivere il
patrimonio architettonico e artistico della Napoli angioina e aragonese,
raccontandone la trasformazione attraverso la musica.
La rassegna valorizza la contaminazione tra linguaggi musicali diversi,
creando un ponte tra passato e presente, musica colta e popolare, strumenti
storici e moderni. Non si limita a una riproposizione filologica, ma favorisce
il dialogo tra tradizione e innovazione, dimostrando come la musica si evolva
attraverso l'incontro tra generi e tradizioni, rendendo vivo il patrimonio
musicale di Napoli. L'integrazione tra laboratori esperienziali e concerti
propone una inedita fusione tra il repertorio storico e i linguaggi moderni,
proiettando Napoli, da "città storica", a laboratorio culturale in
continuo movimento.
Il programma
I Concerti
11 ottobre 2025, ore 20:30"Antidotum Tarantulae - Danze alla
Napolitana"VESUMEUS
Il gruppo Vesumeus (la cantante Giulia Lepore, i mandolinisti
Federico Maddaluno ed Eduardo Robbio, il mandoloncellista Oscar Di Lorenzo,
l’arpista Tosca Tavaniello ed il contrabbassista Simone de Simone) propone un
affascinante viaggio musicale dalle villanelle rinascimentali ai classici della
canzone napoletana. L'energia e la passione dei giovani musicisti fondono tradizione
e innovazione, alternando strumenti storici e contemporanei per raccontare
l’evoluzione della musica partenopea attraverso secoli di storia e tendenze
stilistiche che hanno segnato tappe fondamentali della musica europea.
27 ottobre 2025, ore 20:00"Cantigas, Recercadas & Moresche"DOMENICO LUCIANO & SONORA 4tet – Ensemble Melissa Bassi
Domenico Luciano e il Sonora Sax 4tet (Angela Colucci, Nicola De
Giacomo e Luigi Cioffi), insieme all’Ensemble dell’Istituto Melissa Bassi,
reinterpretano i repertori di Machaut e Dufay con plettri, corde e fiati.
Partendo dalla musica dei due grandi compositori che hanno caratterizzato la
Napoli del periodo angioino, il concerto propone in modo innovativo la
trasformazione culturale della città nel Medioevo e nel Rinascimento e il
recupero odierno di quelle esperienze storiche. La rassegna spazia dalle
cantigas medievali alle moresche, alle villanelle napoletane, mostrando come
Napoli sia sempre stata punto di fusione tra culture europee e mediterranee.
8 novembre 2025, ore 20:30"LI JEU DE ROBIN ET DE MARION"Adam de la Halle (fine XIII secolo)Produzione: Centro Studi Adolfo Broegg -
Micrologus
Gli attori-cantanti di Micrologus, pionieri nella riscoperta della
musica medievale, eseguono "Jeu de Robin et Marion", un capolavoro
del teatro musicale medievale di Adam de la Halle del 1284, composto per la
corte angioina di Napoli. Con strumenti storici, il gruppo evoca lo spirito
gioioso della Napoli angioina e il legame tra musica popolare e colta, in una
versione da concerto che ne rende tutto il valore puramente musicale, evitando
qualsiasi convenzionalità. La forma, la struttura funzionale e il suo contenuto
simbolico sono tipici della cultura francese dell'epoca. Il risultato è uno dei
testi che ha conosciuto il più grande successo, i cui personaggi si ritrovano
nella letteratura e nella musica anche molti anni dopo.
I Laboratori
La rassegna sarà completata da due laboratori presso l’Istituto Melissa
Bassi (viale della Resistenza 255) che coinvolgeranno gli studenti:
- 6 ottobre, ore 12:30: Laboratorio a cura del musicologo Raffaele Di
Mauro, dedicato all’opera di Verdi I vespri siciliani.
- 9, 13 e 20 ottobre, ore 12:30: Laboratorio a cura del maestro Giuseppe Galiano,
che si concentrerà sulle musiche di Machaut e Dufay con trascrizioni per
strumenti moderni.
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