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martedì 2 dicembre 2025

"Napoli, altrove", vernissage il 5 dicembre 2025 a Villa dei Pignatelli Monteleone Barra, Napoli Est

Venerdì 5 dicembre alle ore 17 a Barra (Napoli Est), la Villa dei Pignatelli Monteleone sita in Corso Sirena 7, apre le porte all’arte contemporanea con l’inaugurazione della mostra Napolialtrove” che espone le opere video degli artisti Nicola Baratto, Gaia De Megni, Daniele Di Girolamo, Valentina Furian, Elena Mazzi.

Visitabile fino al 20 dicembre, la mostra, a cura di Sonia Belfiore e organizzata da Attiva Cultural Projects, è promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell'ambito della programmazione di arte contemporanea 2025. Il progetto è realizzato in collaborazione con Antur S.r.l. Benefit.

Nata dall’esigenza di indagare il rapporto tra arte, territorio e memoria, Napolialtrove” mette in dialogo il paesaggio storico e culturale della periferia di Napoli con le pratiche di 5 artisti attivi sul territorio italiano e internazionale: Nicola Baratto (Montebelluna, 1989), Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993), Daniele Di Girolamo (Pescara, 1995), Valentina Furian (Venezia, 1989), Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984). Il progetto intreccia dimensione artistica e vissuto urbano, facendo emergere nuove letture del territorio e interrogandosi su come l’arte possa agire come strumento di connessione e scoperta. Sviluppandosi come una mostra di immagini in movimento disposta in 5 momenti, l’esposizione diventa un dispositivo di indagine visiva, un laboratorio mediale che riscrive la materialità storica della villa; un cortocircuito tra architettura storica e linguaggio contemporaneo, in cui le opere sono strumenti di rielaborazione del reale.

Villa dei Pignatelli Monteleone, disegnata da Ferdinando Sanfelice, seguito dal mirabile Ferdinando Fuga, viene riaperta al pubblico attraverso un progetto di restauro e riqualificazione da parte dell’azienda Antur Srl Benefit. Il luogo rappresenta due aspetti dialettici: da un lato villa storica, simbolo di un’eredità culturale aristocratica, diventata successivamente opificio; ma anche la sua riscoperta come luogo di sperimentazione.

Sono previste visite guidate gratuite nel periodo della mostra (8-13-18 dicembre, link di prenotazione in seguito) in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Accademia di Belle Arti di Napolicolazione con gli artisti e un public program in fase di definizione. Tra gli appuntamenti da segnalare, il talk in programma per il giorno 5 dicembre alle ore 10, costruito in collaborazione con e presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, che vedrà la curatrice Sonia Belfiore e l’artista Elena Mazzi dialogare con le Professoresse Daniela Savy Carla Langella sui temi legati alle forme di dialogo e ibridazione tra arte contemporanea, nuove tecnologie e patrimonio storico-architettonico, in un’ottica di valorizzazione e riattivazione della memoria e della storia dei luoghi, oltre che di coinvolgimento attivo delle comunità.

Il programma

Ciascuno degli appuntamenti è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria al link allegato.

Per capienza limitata, dello spazio, si prega di rispettare gli orari di prenotazione scelti.


●       Venerdì 5 dicembre, ore 10.00: Public Program
Talk sulle forme di dialogo e ibridazione tra arte contemporanea, nuove tecnologie e patrimonio storico-architettonico, presso Università degli Studi di Napoli Federico II.

●       Venerdì 5 dicembre, ore 17.00: Inaugurazione della mostra
[ORE 17.00 Prenota tramite link Eventbrite]

[ORE 18.00 Prenota tramite link Eventbrite]

[ORE 19.00 | Prenota tramite link Eventbrite]

[ORE 20.00 | Prenota tramite link Eventbrite]

●       Sabato 6 dicembre, ore 10.00: Colazione con gli artisti in mostra
Gli artisti incontreranno il pubblico in un talk sul rapporto tra videoarte e trasformazione urbana  

Prenota tramite link Eventbrite

●       Visita guidata di lunedì 8 dicembre, ore 12
Prenota tramite link Eventbrite

●       Visita guidata di sabato 13 dicembre, ore 12
Prenota tramite link Eventbrite

●       Visita guidata di giovedì 18 dicembre, ore 12
Prenota tramite link Eventbrite

 

 

La mostra è visitabile fino al 20 dicembre 2025 dal lunedì al venerdì (ore  11 – 16) sabato e domenica (ore 10 – 18), con ingresso libero e gratuito.

Per informazioni: attiva.art@gmail.com

 

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Napolialtrove

a cura di Sonia Belfiore

opening venerdì 5 dicembre 2025, ore 17

sabato 6 dicembre, ore 10: colazione con gli artisti

visitabile dal 6 al 20 dicembre

orari: lunedì - venerdì: 11 - 16, sabato e domenica 11 - 18, lunedì chiuso

Villa dei Pignatelli Monteleone

Corso Sirena 7, Barra, Napoli

 

Per informazioni: attiva.art@gmail.com 

 

 

BIOGRAFIE

ATTIVA Cultural Projects nasce nel 2019 da un gruppo di giovani professioniste della progettazione artistica e del management culturale, con l’intento di attivare e promuovere connessioni nel mondo dell’arte contemporanea. Il principale punto di forza dell’associazione con sede a Portici (NA), è la presenza diffusa a livello nazionale, con un team dislocato in diverse città italiane. Tra i progetti principali – oltre ad Art Days - Napoli Campania – Ŏpĕra magazine: dal 2020 pubblicazione da collezione dedicata all’arte emergente e al giovane collezionismo.

Sonia Belfiore è curatrice e project developer con esperienza nella progettazione e realizzazione di mostre ed eventi di arte contemporanea. Nel 2020 ha fondato Ultravioletto, arte + impresa, progetto che attiva sinergie tra artisti e aziende italiane per la produzione di opere contemporanee. Attualmente è Special Projects Curator e Advisory presso Artissima Art Fair e consulente per PANORAMA Monferrato (2024) e Pozzuoli (2025), organizzato da ITALICS. Il suo lavoro connette ricerca artistica e strategia operativa, valorizzando il dialogo tra creatività, impresa e territorio.


Nicola Baratto (1989) si è formato a Le Fresnoy (FR) e al Dirty Art Department del Sandberg Instituut (NL). Lavora con film, sculture e installazioni esplorando pratiche oniriche, poesia e immaginario storico. È parte del duo Baratto & Mouravas, ideatore del metodo Archaeodreaming - tra archeologia e mito. Tra le mostre recenti figurano Una Boccata d'Arte della Fondazione Elpis, Sicilia e Twin Vessels, In Debt, Amsterdam (NL).

Gaia De Megni (1993) si è formata in Arti Visive e Studi Curatoriali presso NABA, Milano e ha proseguito la ricerca con il Master MAP_PA in Arti Performative promosso da Palaexpo e Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2024 è borsista presso WHW Akademija, Zagabria, a cura del collettivo WHW. Lavora tra scultura, video e performance esplorando paesaggio, corpo e memoria. Tra le mostre recenti figurano Bienal Sur, Milano (IT), Undercurrents, Vila 31 x Art Explora, Tirana (AL) e Malta Biennale, Valletta (MT).

Daniele Di Girolamo (1995) si è formato presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna e la Malmö Art Academy. Il suo è un approccio multidisciplinare che comprende sculture cinetiche e sonore, installazioni e performance sonore dal vivo. La sua ricerca prende forma a partire da fenomeni fisici e processi naturali che riflettono, di volta in volta, esperienze riguardanti la memoria e il bisogno innato di incontro.


Valentina Furian (1989) è un’artista visiva la cui pratica si concentra sulle immagini in movimento e sulle installazioni temporali, esplorando il rapporto in evoluzione tra esseri umani e mondo naturale. Indaga le relazioni interspecifiche, dove umano e non umano si intrecciano rivelando il selvaggio nella quotidianità, l’addomesticamento come processo di controllo e auto-costruzione sociale. Attraverso film, performance e fotografia, esplora uno stato primordiale dell’essere che riconnette l’umano alle proprie radici ferali.

 

Elena Mazzi (1984) si è formata presso l’Università di Siena, lo IUAV di Venezia e il Royal Institute of Art di Stoccolma. La sua pratica, vicina all’antropologia, nasce dall’osservazione di territori specifici e rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie delle comunità locali. Con un approccio olistico, combina saperi diversi per suggerire possibili risoluzioni del conflitto tra uomo, natura e cultura.

La mostra è promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell'ambito della programmazione di arte contemporanea 2025.

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