Sabato 13 dicembre presso lo Studio Trisorio in via Carlo Poerio 116, alle ore 11, sarà inaugurata una personale di Francesco Arena.
La mostra è concepita come un paesaggio in cui sono esposte opere in bronzo e in pietra realizzate nell’ultimo anno.
Si tratta di lavori nati in momenti diversi ma accomunati da una medesima ricerca che attraversa la materia, la forma e la parola scritta. Le sculture si confrontano con le strutture fondative del pensiero dell’uomo: la ricerca del divino, l’ineluttabilità del tempo, il sogno, la creazione.
Il titolo della mostra, Il primo giorno della creazione, è la citazione di una frase riportata sulla copertina di una delle prime edizioni de L’Isola di Arturo di Elsa Morante. Questo libro diventa parte di una delle opere esposte, L’alba, installata sulla parete di fondo della galleria come un sole di pietra che sorge dall’orizzonte e illumina le altre opere: tre sculture in bronzo che assumono la forma di oggetti immediatamente riconoscibili — una clava, un escremento, uno sgabello — poggiati sul pavimento, come oggetti creati e infine abbandonati da un uomo.
L’opera The Club (la clava), è un oggetto composto da due metà, è potenzialmente un’arma o qualcosa che richiede venerazione perché nasconde al suo interno la parola GOD. In essa si mescolano gioco, invenzione, violenza, fede, idolatria.
The Dream ha la forma che richiama quella di un escremento umano avvolto su sé stesso e reca incisa la frase «We are such stuff / As dreams are made on, and our little life / Is rounded with a sleep» («Noi siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni / e la nostra piccola vita è avvolta da un sonno»), pronunciata da Prospero ne La Tempesta di Shakespeare. È qualcosa di presente e immediatamente riconoscibile e – proprio come i sogni – appartiene a tutti.
Une âme è il calco in bronzo di un piccolo sgabello in legno realizzato dal padre di Arena e che ha accompagnato l'artista fin da quando era ragazzo. Come tutti gli oggetti ha una sua memoria e conserva le tracce di quello che è stato, degli stati d’animo di chi lo ha maneggiato, del desiderio di chi lo ha voluto o del rifiuto di chi lo ha abbandonato.
Nella sede di via Carlo Poerio 110, sarà inoltre esposta l’opera L’altalena, presentata ad Art Basel Parcours 2025.
Biografia
Francesco Arena è nato a Torre Santa Susanna, Brindisi, nel 1978, vive e lavora a Cassano delle Murge, Bari. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre personali e collettive: Fondazione Nicola del Roscio, Roma, 2023; Casa di Goethe, Roma, 2022; Palazzo d’Avalos, Procida, 2022; Palazzo Borromeo, Milano, 2022; MAXXI L’Aquila, 2022; Walker Art Center, Minneapolis, 2021; Museo Madre, Napoli, 2021; Kyiv History Museum, Kiev, 2021; Metropolitan Museum of Manila, 2020; Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, Lugano, 2020; Kunstmuseum St. Gallen, Svizzera, 2018; PYFF, Ping Yao, Shanxi, Cina, 2018; Unlimited, Art Basel, 2017; Frac Champagne-Ardenne, Reims, 2012; Museion, Bolzano, 2012; Statement Art Basel, 2010. Nel 2013 ha partecipato al progetto espositivo Vice Versa per il padiglione italiano della 55ª Biennale di Venezia. Nel 2014 la sua opera Posatoi è entrata a far parte della collezione d’arte italiana di Nancy Olnick e Giorgio Spanu, Garrison, New York. Nel 2019 è tra i vincitori della quinta edizione dell’Italian Council promosso dal Ministero dei Beni Culturali. Nel 2022 l’artista ha preso parte alla terza edizione della Biennale di Bangkok con l’opera Daily Stone. Nel 2024 ha vinto il prestigioso Premio Pino Pascali con il progetto 30 altalene. Nel 2025 l’opera Letto per i giorni e per le notti è entrata a far parte della collezione di Palazzo D’Avalos, Procida. Nello stesso anno l’artista ha partecipato a Parcours, Art Basel, con l’installazione What is between the beginning and the end, composta da tre altalene collocate nello spazio pubblico di Clarastrasse. I lavori di Francesco Arena sono nelle collezioni dei più prestigiosi musei nazionali e internazionali: Walker Art Center, Minneapolis; Philadelphia Art Museum, Philadelphia; Magazzino Italian Art, Cold Spring (NY); Castello di Rivoli; GAM, Torino; Museo MAXXI, Roma; Museion, Bolzano; Museo Madre, Napoli; Museo di Capodimonte, Napoli. Nel 2019 è stato pubblicato da Skira il catalogo monografico Francesco Arena, 5468 giorni che raccoglie una selezione di circa 60 opere realizzate dal 2004 al 2019. Collabora con lo Studio Trisorio dal 2017.
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