Il Parco Archeologico di Ercolano inaugura la quinta edizione de Gli Ozi di Ercole, la rassegna che intreccia mito, corpo e scena, quest’anno dedicata al tema “Corpo mitico”.
Dall’11 al 13 settembre 2025, il festival accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio nei miti che parlano del corpo umano, delle sue forme e delle sue trasformazioni volute e non volute attraverso racconti mitologici e rappresentazioni artistiche alla scoperta di archetipi immortali e pulsioni terrene, tra parole antiche e visioni contemporanee, esplorando il mito come corpo e il corpo nel mito.
La rassegna, ideata da Francesco Sirano, delegato alla direzione del Parco e da poco più di un mese designato quale nuovo Direttore del MANN e curata da Gennaro Carillo che ne è Direttore artistico, è promossa dal Parco Archeologico di Ercolano e, per la prima volta, si svolgerà nella suggestiva cornice dell’Antica Spiaggia del Parco di Ercolano: un luogo unico, un tempo incorniciato dal mare e oggi da un muro di lava formatosi nell’eruzione del 79 d.C., simbolo potente di limite e passaggio; “ultima spiaggia” per chi cercava scampo, oggi diventa spazio di incontro e riflessione. Di qui, anche la scelta di confrontarsi con il tema del mare, con i miti – antichi e moderni – che lo fanno desiderare e temere al massimo grado.
Alle parole si affiancheranno letture sceniche affidate a interpreti di primo piano del teatro e del cinema italiani, per restituire voce e presenza ai racconti mitici. Le serate dell’11 e del 13 settembre si concluderanno con percorsi sonori in sintonia con lo spirito di ricerca e apertura della rassegna.
LA PRIMA SERATA: DALLA PRESENTAZIONE ALLA SCENA
Giovedì 11 settembre, alle 19:30, si terrà la presentazione ufficiale alla stampa e al pubblico: un momento di apertura e racconto del programma, che sarà subito seguito dall’avvio delle performance della serata inaugurale.
Alle 20:00, il pubblico entrerà nel cuore del tema con “Titono e la Sibilla. Narrazioni mitiche delle metamorfosi corporee”, con la classicista Cristiana Franco e l’attrice Imma Villa. Un dialogo tra studio e interpretazione teatrale che esplorerà la metamorfosi come condizione del vivente, dal mito di Ovidio ai simboli contemporanei.
Dioniso, archetipo della vita indistruttibile e dio dalle identità multiple, sarà il filo rosso per riflettere sulla trasformazione come possibilità di sopravvivenza, desiderio di mutamento o illusione di eternità. Dal racconto antico, in cui i corpi si trasformano in animali, piante o pietre, si arriverà alle inquietudini attuali: corpi che diventano macchine, identità ibride, tatuaggi e chirurgia come linguaggi del sé.
Dioniso, archetipo della vita indistruttibile e dio dalle identità multiple, sarà il filo rosso per riflettere sulla trasformazione come possibilità di sopravvivenza, desiderio di mutamento o illusione di eternità. Dal racconto antico, in cui i corpi si trasformano in animali, piante o pietre, si arriverà alle inquietudini attuali: corpi che diventano macchine, identità ibride, tatuaggi e chirurgia come linguaggi del sé.
Alle 21:30, la musica prenderà il testimone con “Linha de Passe”, progetto della cantante Maria Pia De Vito insieme a Roberto Taufic (chitarra) e Roberto Rossi (batteria). Un viaggio sonoro che intreccia la tradizione musicale brasiliana, quella napoletana e il jazz, rivelando affinità profonde: melanconia, lirismo, fatalismo e una comune radice poetica.Il Parco Archeologico di Ercolano inaugura la quinta edizione de Gli Ozi di Ercole, la rassegna che intreccia mito, corpo e scena, quest’anno dedicata al tema “Corpo mitico”.
Dall’11 al 13 settembre 2025, il festival accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio nei miti che parlano del corpo umano, delle sue forme e delle sue trasformazioni volute e non volute attraverso racconti mitologici e rappresentazioni artistiche alla scoperta di archetipi immortali e pulsioni terrene, tra parole antiche e visioni contemporanee, esplorando il mito come corpo e il corpo nel mito.
La rassegna, ideata da Francesco Sirano, delegato alla direzione del Parco e da poco più di un mese designato quale nuovo Direttore del MANN e curata da Gennaro Carillo che ne è Direttore artistico, è promossa dal Parco Archeologico di Ercolano e, per la prima volta, si svolgerà nella suggestiva cornice dell’Antica Spiaggia del Parco di Ercolano: un luogo unico, un tempo incorniciato dal mare e oggi da un muro di lava formatosi nell’eruzione del 79 d.C., simbolo potente di limite e passaggio; “ultima spiaggia” per chi cercava scampo, oggi diventa spazio di incontro e riflessione. Di qui, anche la scelta di confrontarsi con il tema del mare, con i miti – antichi e moderni – che lo fanno desiderare e temere al massimo grado.
Alle parole si affiancheranno letture sceniche affidate a interpreti di primo piano del teatro e del cinema italiani, per restituire voce e presenza ai racconti mitici. Le serate dell’11 e del 13 settembre si concluderanno con percorsi sonori in sintonia con lo spirito di ricerca e apertura della rassegna.
LA PRIMA SERATA: DALLA PRESENTAZIONE ALLA SCENA
Giovedì 11 settembre, alle 19:30, si terrà la presentazione ufficiale alla stampa e al pubblico: un momento di apertura e racconto del programma, che sarà subito seguito dall’avvio delle performance della serata inaugurale.
Alle 20:00, il pubblico entrerà nel cuore del tema con “Titono e la Sibilla. Narrazioni mitiche delle metamorfosi corporee”, con la classicista Cristiana Franco e l’attrice Imma Villa. Un dialogo tra studio e interpretazione teatrale che esplorerà la metamorfosi come condizione del vivente, dal mito di Ovidio ai simboli contemporanei.
Dioniso, archetipo della vita indistruttibile e dio dalle identità multiple, sarà il filo rosso per riflettere sulla trasformazione come possibilità di sopravvivenza, desiderio di mutamento o illusione di eternità. Dal racconto antico, in cui i corpi si trasformano in animali, piante o pietre, si arriverà alle inquietudini attuali: corpi che diventano macchine, identità ibride, tatuaggi e chirurgia come linguaggi del sé.
Alle 21:30, la musica prenderà il testimone con “Linha de Passe”, progetto della cantante Maria Pia De Vito insieme a Roberto Taufic (chitarra) e Roberto Rossi (batteria). Un viaggio sonoro che intreccia la tradizione musicale brasiliana, quella napoletana e il jazz, rivelando affinità profonde: melanconia, lirismo, fatalismo e una comune radice poetica.
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