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lunedì 13 ottobre 2025

Presentazione libro Diotallevi Chiesa SANTA MARIA DELLA SPERANZA Scampia 21 ottobre


Continuano gli incontri della “Scuola di cultura solidale” a Scampia: presentazioni di libri orientate a sensibilizzare la cittadinanza di Napoli nel condividere una cultura consapevole dell’urgenza della solidarietà sociale. La scelta di ospitare le presentazioni, in presenza degli autori, a Scampia, è dettata dalla volontà di posizionarsi in un luogo emblematico di emarginazione sociale.

 

Il prossimo martedì 21ottobre, alle ore 18:45, presenteremo il libro “La chiesa si è rotta. Frammenti e spiragli in un tempo di crisi e di opportunità” (Rubettino, 2025). La presentazione avverrà in presenza dell’Autore, Luca Diotallevi, Professore di Sociologia presso l’Università di Roma TRE.

 

Il volume è dedicato al progressivo sfaldamento della religione cattolica in Italia. Di fronte alla crisi, l'Autore invita a cogliere le preziose opportunità che la contemporaneità ci offre.

L’Autore riflette su cosa esattamente si sia rotto e stia finendo.Sta finendo “il mondo o un mondo? La Chiesa o un regime ecclesiale e la sua impalcatura ecclesiastica? La fede stessa o un modo di credere?”. Su queste ed altre domande l’Autore risponde, facendo leva su solidi presupposti teologici ed ecclesiologici: «Dissodate un campo nuovo, perché è tempo di cercare il Signore» (Os 10,12). Il campo è diverso da quello di ieri, che sta franando. La ricerca deve ricominciare. Come e più di quanto già deve ogni giorno, all'inizio del quale risuona il grido liberante: ascoltate oggi la Sua voce (cfr. Sal 95,8a)

 

 

 

Info e contatti:

Chiesa “Santa Maria Speranza” in Scampia

Via Arcangelo Ghisleri 5, 80144 Napoli

329 633 83333 – rettoriascampia@gmail.com

www.chiesasmsperanza.it/scuola-cultura-solidale-2

 

Ingresso libero

UN BORGO DI LIBRI, PIENONE ALL’ULTIMA GIORNATA PER LABORATORI ED EVENTI CON GUIDORIZZI, BIASIUCCI E TONY TAMMARO. PARTE LA RICOGNIZIONE SUL SISTEMA CULTURALE CASERTANO



Pienone a Casertavecchia per l’ultima giornata di «Un Borgo di Libri». I laboratori hanno registrato il tutto esaurito, mentre gli eventi sono stati appuntamenti storici per il Casertano: Antonio Biasiucci, fotografo di fama internazionale non si era mai raccontato a cuore aperto come ieri sera al Borgo con Enzo Battarra e Mauro Nemesio Rossi. Molto bello il racconto delle eroine al femminile con Mirella Armiero ed Enza Alfano. La lectio magistralis di Giulio Guidorizzi è stata un evento storico per la nostra provincia arricchito dalla lettura metrica di Massimo Santoro e Rita Saviano, fatto più unico che raro che ha permesso di rivivere l’Odissea come la declamava Omero. Mentre Tony Tammaro non aveva mai vestito i panni del giornalista intervistatore, tra l’altro in una intervista impossibile con Dino de Laurentiis, interpretato dal biografo Ignazio Senatore. Il festival è terminato con una passeggiata notturna con gli ospiti Tony Tammaro, Guidorizzi e Senatore a spasso a notte fonda per i vicoli del borgo guidati dal direttore del festival Luigi Ferraiuolo.

«Si è trattato di un’edizione complessa – spiega per l’appunto Ferraiuolo – fuori dai nostri canoni temporali consolidati, ma che ha funzionato lo stesso permettendoci di raccogliere un pubblico nuovo e diverso dalle sette edizioni precedenti. Abbiamo constatato il successo dei laboratori domenicali e anche degli appuntamenti multipli e il prossimo anno in alcuni giorni consolideremo il modello: faremo tesori di questa esperienza. Il bilancio è più che positivo, ancora di più se si pensa che a luglio scorso il timore era che non ci fossero i due maggiori appuntamenti culturali della provincia: un grazie di cuore ai commissari del capoluogo per aver salvato le due manifestazioni e in particolare Un Borgo di Libri».

 

UN BORGO DI LIBRI REPORT

E’ partito, inoltre, ieri «Un Borgo di Libri Report», la ricognizione sul sistema cultuale casertano che si prefigge nei prossimi due anni di raccogliere tutte le attività culturali e turistiche della provincia per registrarle e trasformare le più importanti in un progetto di sviluppo largo e condiviso per l’intero territorio. Larga la partecipazione di intellettuali e associazioni all’incontro, che si è tenuto nel B&b «A Corte» a Casola, per coinvolgere anche le altre frazioni del quartiere. Hanno partecipato da magistrati e professionisti al Patto per la Lettura, Fidapa, Lions, Rotary, l’associazione di ragazzi Asperger, la Gabbiana, la rete degli albergatori del quartiere di Casertavecchia, Liberalibri, Tenuta Fontana, il Coasca, l’Accademia del Fantastico e intellettuali come Lucia Monaco, Raffaele Cutillo, Filippo Morace, Marcello Natale, Silvia Zollo, Enrico Quaranta, Pietro Casella e tanti altri. «L’obiettivo – hanno sottolineato Monaco, Natale e Voccia, che lavorano insieme con Un Borgo di Libri – è capire prima chi fa cultura a Caserta e cosa fa e poi creare una rete e un progetto».

 

UNA SEZIONE PER IL PATRIMONIO IMMATERIALE

Nasce infine una sezione del festival dedicata al patrimonio immateriale della filiera enogastronomica e musicale. L’iniziativa nasce dal successo costante dei laboratori dedicati all’argomento e dalla particolare attenzione del festival per lo stesso patrimonio immateriale, confermata dall’Unesco, perché Un Borgo di Libri è l’unico festival italiano che supporta la giornata mondiale del patrimonio immateriale del 17 ottobre, accreditato dall’Unesco. 




 

“Beauty and the Best 2025”: Internazionalizzazione, Multidisciplinarietà ed Etica guidano la Dermocosmesi in Farmacia



Si è conclusa con grande successo la seconda edizione di “Beauty and the Best” , il format dedicato alla dermocosmesi in farmacia, ideato e coordinato dalla farmacista cosmetologa Myriam Mazza, svoltosi nell’ambito di PharmEvolution a Catania. L’evento ha acceso i riflettori su due temi cruciali per il futuro del settore: l'internazionalizzazione e l'importanza di un approccio multidisciplinare ed etico alla cura della pelle.

Myriam Mazza, ideatrice del format, ha espresso la sua soddisfazione: “Ho ideato 'Beauty and the Best' perché credo profondamente che la bellezza non sia un atto superficiale. Come farmacista che ha dedicato la propria vita a questo settore, anche in contesti delicati come quello oncologico con la mia associazione 'Ricomincio da Me' , ho sempre visto la bellezza come cura, benessere e fiducia. La farmacia, da sempre punto di riferimento per la salute e punto di riferimento, ha il potenziale e la responsabilità di guidare verso una bellezza più consapevole, responsabile ed etica. Dopo il grande successo della prima edizione, abbiamo voluto portare avanti questa visione, arricchendola e approfondendola. Quest'anno, in particolare, i nostri riflettori sono stati puntati su due temi cruciali: l'internazionalizzazione del settore e l'importanza di un approccio multidisciplinare alla cura della pelle in farmacia.

A dare lustro e professionalità alla conduzione dell'incontro è stata affiancata la giornalista Chiara Verlato, professionista che incarna i valori di serietà e competenza promossi dal format.

L’evento si è articolato nel talk “Internazionalizzazione e Multidisciplinarietà nel mondo della Bellezza in Farmacia” e in una tavola rotonda successiva , offrendo visioni autorevoli e illuminanti sull’evoluzione e le sfide attuali del settore. Roberto Isolda di Cosmetica Italia ha sottolineato come la farmacia giochi un ruolo cruciale, con i consumatori che ripongono fiducia nei consigli dei farmacisti, rendendoli driver di attrazione e fedeltà al canale. Ha definito Beauty and the Best come un “piccolo gioiello” e un “contenitore di stimoli qualificati e qualificanti in maniera trasversale”, un successo cui ha partecipato con il privilegio di “essere un tassello che completa la fotografia di un canale fondamentale per il settore cosmetico”. Michele Superchi di Beautystream ha proseguito il viaggio nell’internazionalizzazione, offrendo una prospettiva unica sui trend emergenti e le dinamiche che modellano il futuro del reparto dermocosmetico a livello globale. Superchi ha lodato il format Beauty and the Best “che ha messo in dialogo professionisti di ambiti diversi, dimostrando come la farmacia possa trarre ispirazione e innovazione anche da settori complementari”.

La seconda parte del talk si è concentrata sulla multidisciplinarietà , definita da Myriam Mazza come un pilastro fondamentale, in cui la collaborazione tra diverse figure professionali è “essenziale”. Il Prof. Antonino Di Pietro, luminare che da sempre promuove questa visione integrata, ha affermato di essere “fermamente convinto che una stretta collaborazione tra il farmacista e il dermatologo sia estremamente importante per la nostra salute”, evidenziando come la pelle, in particolare, possa beneficiare della sinergia tra queste due professionalità. Infine, Alice Di Pietro di Skinius ha presentato un esempio di come la ricerca scientifica e un forte valore etico convergano nella creazione di prodotti innovativi e responsabili.

Un momento di profonda riflessione è arrivato dal sociologo Maurizio Fiengo, che ha osservato come un settore spesso etichettato come superficiale “si è rivelato invece ricco di empatia, sensibilità e umanità”.




NSS EDICOLA, EVENTO DEDICATO A MAREK HAMSIK

Nss edicola torna con una nuova tappa del palinsesto JAN2500,  l’iniziativa di J’Adore Napoli volta a celebrare i 2500 anni di vita della città non come un semplice anniversario ma come opportunità di riaffermarne il ruolo di capitale culturale internazionale attraverso un nuovo storytelling: l’appuntamento è per venerdì 17 ottobre, con un evento dedicato a un’icona del calcio come l’ex capitano e leggenda del Napoli Marek Hamšík, ancora oggi recordman assoluto di presenze e terzo marcatore di tutti i tempi con la maglia azzurra.  

Questo venerdì, dunque, nei pressi dell’edicola di piazza San Pasquale a Napoli, sarà allestito un campo di street soccer a gabbia nel quale 8 talent e influencer si sfideranno in un torneo: dalle 17 alle 18 il campo resterà aperto al pubblico e tutti i presenti potranno accedervi in modalità walk-in, con partite 1 contro 1 per gli adulti e 2 contro 2 per bambini.

La serata sarà accompagnata da un DJ setsnack e bevande oltre alla distribuzione di 50 pettorine realizzate per l’occasione con un design ispirato a Marek Hamšík. E gli organizzatori di nss edicola avvertono: “Aspettatevi tante sorprese, e quando diciamo ‘tante’ intendiamo davvero tante! Ci aspettiamo una Piazza San Pasquale gremita di persone e volti noti che hanno scritto e continuano a raccontare la storia di Napoli”.

L’evento segna anche il lancio di una collezione J’Adore Napoli realizzata in collaborazione con Marek Hamšík e che richiama l’iconografia e l’eredità che il campione slovacco ha lasciato alla città e al mondo del calcio, dal suo iconico numero 17 alla propria inconfondibile cresta. Tra i capi della collezione ci sono due football jersey che richiamano alcune delle mitiche magliette indossate da Marekiaro tra cui la celebre versione camouflage della stagione 2013/2014. Ma non è finita qui: previste anche una polo, una canotta e una t-shirt, tutte ispirate all’iconografia che circonda Marek Hamsik.



Erisu: il 2 novembre in concerto al Lucca Comics & Games 2025

 


Dopo aver fatto parlare di sé durante le Audizioni di X Factor 2025 con una proposta teatrale intensa che ha lasciato il segno, ERISU presenteranno in anteprima il nuovo singolo “GHOST OF NINIVE” domenica 2 novembre 2025 alle ore 14:30 presso il Giardino degli Osservanti in occasione del Lucca Comics & Games 2025. Questo live offrirà l'opportunità di scoprire il brano che conferma la loro identità potente e visionaria, prima dell’uscita sulle piattaforme digitali.

 

Con “Ghost of Ninive”, ERISU tornano prepotentemente sul filone Sumerian Rock, un nuovo linguaggio musicale che fonde la potenza del rock moderno con le radici spirituali e mitiche della Mesopotamia. Il brano, interamente cantato in sumero e accadico, richiama le Dee primordiali — Nammu, Ninlil, Nenlu e Nunrim (che sono anche i nomi dei membri ERISU) e Ninkasi, gli Anunnaki e Nibiru— trasformando antiche invocazioni in un rito sonoro di energia pura e trascendenza. Le chitarre si intrecciano a percussioni rituali e cori ancestrali, evocando la rinascita di Ninive, la città fantasma che torna a vibrare nel cuore dell’Europa contemporanea.

 

 

“Ghost of Ninive” è un’esperienza mistica e sensoriale, un ponte tra la memoria delle civiltà perdute e la coscienza moderna. Un manifesto musicale che celebra la forza del femminino sacro e la potenza creativa delle origini, restituendo al rock la sua dimensione più EPICA antica e rituale.

 

 

«Il concerto del Lucca Comics & Games 2025 sarà un momento molto importante per noi, un modo per riconnetterci con il pubblico dopo un 2025 pieno di soddisfazioni, sarà il modo per anticipare idealmente un nuovo ciclo e il nostro tour del 2026. Per l'occasione abbiamo deciso di eseguire "Ghost of Ninive", un brano dal nostro prossimo album, sempre previsto per il 2026. Questo pezzo è un manifesto della nostra identità: un'esperienza per noi mistica che unisce la potenza del rock moderno con le radici mitiche della Mesopotamia, la nostra terra natale. Vi aspettiamo tutti, sorelle e fratelli, il 2 novembre al Lucca Comics and Games per officiare insieme il nuovo rito», commentano ERISU.

 

 

Biografia

ERISU è un gruppo vocale di 4 membri, formato in Italia nel 2020. Il genere musicale del gruppo riflette una varietà di generi alternativi, prevalentemente il progressive rock e il doom/stoner rock.

ERISU è il primo gruppo al mondo ad aver inserito testi esclusivamente in Antico Sumero.

Attraverso la musica e i testi, ERISU vuole riportare in vita la fede per il femminino sacro e il sistema matriarcale.

ERISU ore uno spettacolo originale e accattivante, ricco di elementi teatrali, che fonde la musica dell’Antico Medio-Oriente con il rock, tra danze ritualistiche e contemporanee, in un viaggio tra il passato e il presente.

 

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“Forever Young - Il Club dei 27” è il nuovo album dei Solis String Quartet & Sarah Jane Morris

 


Dal 17 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in formato fisico “Forever Young - Il Club dei 27”, il nuovo concept album dei Solis String Quartet & Sarah Jane Morris per Irma Records.

 

 

Dopo la prima esperienza discografica comune nel 2022, in cui hanno dedicato una monografia ai Beatles rileggendone i grandi classici, Sarah Jane Morris, cantante e autrice britannica di musica jazz, rock e R&B, e il Solis String Quartet, quartetto d'archi partenopeo con una lunga esperienza concertistica e discografica, si cimentano nella realizzazione di un nuovo lavoro discografico. Questa volta, non una monografia, ma un tributo a una serie di artisti che hanno lasciato un'impronta indelebile nel mondo musicale universale con la loro arte e il loro stile di vita unico. Il progetto si intitola "Il Club dei 27", un riferimento a quegli artisti che, pur non avendo scelto di far parte di alcun circolo elitario, sono stati uniti dal destino di aver lasciato questo mondo troppo presto, a soli 27 anni. Tra questi, grandi nomi come Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse e Otis Redding. Nonostante le loro differenze, questi artisti condividono un carisma e una passione per la musica che li ha resi immortali. Il loro lascito musicale continua a celebrare la loro memoria e a ispirare nuove generazioni. L'album è un omaggio a questi artisti eterni, le cui canzoni rimangono fuori dal tempo e continuano a emozionare. Forever Young.

 

 

 

"Dopo la prima collaborazione discografica con Sarah Jane Morris nel 2022, in cui abbiamo dedicato una monografia ai Beatles rileggendone i grandi classici, abbiamo deciso di affrontare una nuova sfida, non più una monografia ma un lavoro dedicato ad una serie di Artisti che hanno segnato inequivocabilmente, con la loro Arte e il loro particolarissimo stile di vita, il mondo musicale universale! Lo abbiamo chiamato "Forever Young" e racconta in musica il "Club dei 27"; un circolo immaginario, tetro e molto elitario in cui Artisti del calibro di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse, Otis Redding si sono ritrovati iscritti, certamente non volentieri e a loro insaputa, dopo che la morte li ha strappati al successo alla soglia dei ventisette anni, appunto, salvo restituirgli, quasi come risarcimento, gloria immortale, a due passi dalla leggenda. Musicalmente parlando, grazie alla straripante forza evocativa della voce di Sarah Jane Morris, è stato affascinante e al tempo stesso stimolante per noi cercare di restituire integra l'idea e il mood che hanno attraversato e che tutt'ora vivono in queste composizioni, il ritmo, la melodia e la lirica in una originale rilettura che accompagna l'ascoltatore nella riscoperta di questi capolavori!" Solis String Quartet

 

"Spesso le persone creative di grande talento muoiono giovani, come Keats, Mozart, Schubert, Raffaello e le sorelle Brontë. Tendiamo a pensare a loro in due modi diversi: ci chiediamo cosa avrebbero potuto realizzare se fossero vissuti più a lungo. Tuttavia, in modo più positivo, possiamo apprezzare i loro talenti giovanili come immuni dal passare del tempo, la loro brillantezza preservata nella loro eterna giovinezza. Resteranno per sempre giovani." Sarah Jane Morris

 

TRACK LIST:

1.            Back to black (Winehouse Amy Jade – Ronson Mark)

2.            Move over (Janis Joplin)

3.            Come as you are (Kobain Kurt D)

4.            Spanish castle magic (Hendrix Jimi)

5.            Sittin’on the dock of the bay  (Redding Otis – Cropper Steve)

6.            Love is a losing game (Winehouse Amy Jade)

7.            Jimi – Medley instrumental track: - Purple Haze, Gypsy Eyes, Manic Depression  (Hendrix Jimi)

8.            Light my fire (Morrison Jim – Krieger Roberto A – Manzarek Raymond D – Densomre John Paul)

9.            I’ ve been loving you too long (Redding Otis – Butler Jerry)

10.          Lithium (Kobain Kurt D)      

11.          Crosstown Traffic – Freedom (Hendrix Jimi)

12.          Riders on the storm (Morrison Jim – Krieger Roberto A – Manzarek Raymond D – Densomre John Paul)

13.          Piece of my heart (Ragovoy Jerry – Berns Bert)

 

 

LINE UP

Sarah Jane Morris voce

Solis String Quartet

Vincenzo Di Donna violino

Luigi De Maio violino

Gerardo Morrone viola

Antonio Di Francia cello e arrangiamenti

 

 

Biografia

SOLIS STRING QUARTET

Il Solis String Quartet è un progetto musicale dal respiro internazionale nato nel 1991 dall’incontro sul suolo partenopeo di 4 musicisti, compositori e arrangiatori: Vincenzo Di Donna (Violino), Gerardo Morrone (Viola), Luigi De Maio (Violino) Antonio Di Francia (Cello).

La loro proposta artistica è contraddistinta dalla capacità di mescolare la tradizione classica con il jazz, world music, pop e musica contemporanea, una dote che, unita alla tecnica appresa negli anni del Conservatorio di Musica San Pietro a Maiella di Napoli, li ha portati a collaborare con nomi illustri della scena internazionale.Tra questi Noa, Dulce Pontes, Andrea Vollenweider, Teresa Salgueiro, Richard Galliano, Michiel Borstlap, Pat Metheney, Jimmy Cliff, Hevia, Eliana Burki, Maria Joao, Gregor Meyle, Omar Sosa.

Non mancano le collaborazioni con i protagonisti della musica italiana come Claudio Baglioni, Adriano Celentano, Edoardo Bennato, Elisa, Ligabue, Gianna Nannini, Negramaro, Eugenio Finardi, Daniele Silvestri, Rossana Casale, Michele Zarrillo, Peppe Servillo, Max Pezzali, Ornella Vanoni, Premiata Forneria Marconi, Stadio, Avion Travel, 99Posse, solo per citarne alcuni.

Ospiti nel 1996 al Pavarotti&Friends con Edoardo Bennato, i Solis vantano due partecipazioni in gara al Festival di Sanremo. La prima in coppia con Elisa, nel 2001, poi con Noa e Carlo Fava nel 2006. Da ospiti hanno calcato il palco del Festival della Canzone Italiana nel 2010 con Marco Mengoni con un arrangiamento per solo quartetto del brano “Credimi ancora” e nel 2012 al fianco di Eugenio Finardi.

Sodalizi d’eccellenza sono quelli con Peppe Servillo, la rockstar italiana Gianna Nannini nei tour del 2004 e 2007 rispettivamente “Perle European Tour” e “Grazie European Tour”, con la cantante Israeliana Noa nei tour del 2003 del 2006 e del 2011/2012 con “Noapolis World Tour” e quello con la band Salentina dei Negramaro, con i quali il Solis String Quartet collabora alla realizzazione dell’album “La finestra” (2007) e del DVD “San Siro Live” (2008) partecipando come ospite al concerto evento tenuto dai Negramaro allo Stadio San Siro davanti a più di 50.000 persone nel Maggio del 2008.

Tra il 2015 e il 2017 con lo spettacolo dal titolo “La parola canta”, con la regia di Toni Servillo e con protagonisti Toni e Peppe Servillo, raggiungono le 90 repliche svolte nei maggiori teatri di prosa italiani come il Piccolo di Milano, Teatro Stabile di Genova, Teatro Bellini di Napoli, Auditorium Parco della Musica sala Sinopoli di Roma etc.

Ad Asti il 10 Luglio 2018 presentano, con Claudia Gerini, nell’ambito della rassegna “Astimusica”, “Qualche estate fa” omaggio a Franco Califano con la regia di Massimiliano Vado e soggetto di Stefano Valanzuolo.

Nel 2019 debuttano a Napoli, presso il Teatro di Corte di Palazzo Reale, nell’ambito del Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio con “StratiVari”, Suite napoletana in otto quadri su testo di Stefano Valanzuolo, con Cristina Donadio e Capone&BungtBangt e regia di Raffaele Di Florio.

Nel 2022 escono, invece, con il disco dedicato al grande Renato Carosone con Peppe Servillo dal titolo “Carosonamente”, e “All you need is love”, disco dedicato ai Beatles su etichetta IRMA Records con Sarah Jane Morris.

 

 

SARAH JANE MORRIS

Sarah Jane Morris è una delle forze creative più importanti di questo paese. Dovrebbe essere coccolata, avvolta nel pluriball e conservata, perché persone come lei non capitano spesso – qualcuno che è costantemente disposto a sperimentare e reinventarsi nella ricerca dell'eccellenza musicale. Principiata, sempre spingendo i confini e una grande sostenitrice della musica dal vivo.

Famosa per il suo duetto di "Don't Leave Me This Way" con Jimmy Somerville, uno dei singoli più venduti del 1986, ha lanciato il suo primo album solista nel 1989 e ha supportato i Simply Red in giro per l'Europa, ottenendo un successo radiofonico con "Me and Mrs. Jones". Nel 1991, Sarah Jane scrisse i testi in inglese di una canzone con Riccardo Cocciante, che vinse il Festival di Sanremo. La versione inglese della canzone ebbe successo in Europa con la Virgin Records. Sarah Jane ha realizzato 16 album solisti, tra cui vari album per Irma Records di Bologna, con cui ha un'ottima amicizia musicale. Sarah Jane gestisce la sua etichetta discografica, Fallen Angel Records, e continua a essere una pioniera.

Sarah Jane considera l'Italia come una seconda casa, poiché le è stata molto vicina nel corso degli anni. Che questo continui per molto tempo.

Il suo ultimo album si chiama The Sisterhood, in cui ha scelto dieci artiste femminili, partendo da Bessie Smith e arrivando a Kate Bush, Annie Lennox e Sinead O'Connor. Le canzoni parlano delle donne e delle battaglie che spesso hanno dovuto affrontare per essere ascoltate su un piano di parità, o anche solo essere ascoltate. I testi sono sempre potenti e a volte emotivi.

L'album è stato lanciato al Alexandra Palace Theatre di Londra il 8 marzo 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

 

“Forever Young - Il Club dei 27” è il nuovo album dei Solis String Quartet & Sarah Jane Morris disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in formato fisico dal 17 ottobre 2025.

 

 

Solis String Quartet: Facebook  | Instagram  | Sito Web

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Ad Amelia la seconda edizione del Concorso per Cortometraggi promosso da Lights for Cinzia premia Agnese Fratoni con Fammi un’altra domanda.


Si è conclusa sabato 11 ottobre alla Pinacoteca del Museo Archeologico di Amelia (TR) la seconda edizione del Concorso per Cortometraggi promosso dall’Associazione Lights for Cinzia, dedicato alla creatività dei giovani registi tra i 18 e i 35 anni. 

Tema di questa edizione, Il Cammino, inteso come percorso fisico e spirituale, viaggio reale o crescita interiore, che ha ispirato opere provenienti da diverse regioni italiane, a conferma dell’interesse crescente verso il progetto. 

A vincere il primo premio e il premio social per il maggior numero di like su Instagram, è stata Agnese Fratoni con Fammi un’altra domanda, un racconto toccante e visionario che riflette sul limite dei rapporti artificiali e sulla necessità di un’autenticità emotiva.

 Il cortometraggio narra la storia di Agnese, che vive settantasei anni accanto a Melany, androide perfetto ma incapace di provare emozioni: un legame che si incrina di fronte alla tragedia, rivelando la distanza tra la vita reale e la sua imitazione. 

Secondo posto per Il cammino di Davide Salucci e al terzo posto sul podio L’anima del pellegrino di Mattia Barcherini Proietti. 

A decretare i vincitori è stata una giuria di qualità presieduta dal regista Daniele Luchetti, affiancato da Caterina Venturini, Irene Ceccon, Michelangelo Garrone, Massimo Manini, Fabrizio Razza e Marco Luca Cattaneo. 

La cerimonia, condotta dalla cantante e producer Carlotta, ha ospitato anche due figure di rilievo del panorama cinematografico: la sceneggiatrice Paola Mammini, vincitrice del David di Donatello per Perfetti sconosciuti, e lo scrittore e music supervisor Marco Testoni, autore del volume Come si ascolta un film.

 Il loro dialogo con il pubblico ha offerto uno sguardo prezioso sul lavoro dietro le quinte del cinema italiano. 

Edizione dopo edizione, Lights for Cinzia si sta avviando a diventare un punto di riferimento per la valorizzazione della creatività giovanile nel cinema, offrendo ai nuovi autori un contesto di confronto e crescita all’insegna della passione per il racconto per immagini.



TeatroBasilica, ILIADE, prove di drammaturgia dello sport a cura di Biancofango

 


Il TeatroBasilica presenta ILIADE – Prove di drammaturgia dello sport, un progetto di alta formazione ideato e diretto da Biancofango, iniziativa promossa con il sostegno del MIC e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea” e realizzato in collaborazione con il TeatroBasilica. Il progetto si rivolge a giovani drammaturghe e drammaturghi, registe e registi, attrici e attori under 35, e propone un percorso di sperimentazione unico che mette in dialogo la drammaturgia classica con il corpo, il gesto e la disciplina atletica. Alcuni episodi dell’Iliade diventano il punto di partenza per esplorare il rapporto tra corpo e parola, tra azione sportiva e azione teatrale, tra strategia e azione scenica, costruendo unteatro che nasce dalla sperimentazione e dalla relazione tra performer e pubblico.

Biancofango nasce nel 2005 dall’incontro tra Francesca Macrì e Andrea Trapani, un sodalizio artistico che ha fin da subito puntato sulla contaminazione tra linguaggi, sulla scrittura originale e sulla riscrittura di grandi classici.Da sempre hanno affiancato al percorso artistico una riflessione profonda sull’innovazione pedagogica. Il loro lavoro ha trovato una precisa cifra attraverso progetti come la Trilogia dell’inettitudine, composta da In punta di piedi, La spallata e Fragile Show, o Porco Mondo dove drammaturgia originale e riflessioni sul corpo e sul gesto si intrecciano con la tradizione letteraria e filosofica europea, liberamente ispirata a Dostoevskij e Thomas Bernhard. La trilogia ha viaggiato in Italia e all’estero, consolidando Biancofango come una delle realtà più innovative della scena contemporanea.

Nel corso degli anni la compagnia ha sperimentato anche la costruzione di compagnie miste, in cui adolescenti e attori professionisti condividono la scena, come in Romeo e Giulietta ovvero la perdita dei Padri, un lavoro che ha visto giovani interpreti dialogare con professionisti in un progetto artistico che è stato proposto nei principali Teatri Nazionali e Tric. Allo stesso modo, progetti internazionali come Hamlet, presentato in anteprima al Festival di Almagro e al Romaeuropa Festival, hanno consolidato la ricerca di Biancofango nella costruzione di linguaggi scenici contemporanei che siano al tempo stesso rigorosi e poetici, capaci di unire esperienza personale e mito.

Negli ultimi anni, la compagnia ha sviluppato una vera e propria costellazione di progetti, esplorando tematiche complesse e trasversali: dai Poeti maledetti a installazioni performative dedicate alla figura di Lolita, dallo spettacolo About Lolita alla Biennale di Venezia fino a docu-performance come Never Young, in cui elementi documentaristici e fiction si intrecciano per raccontare l’identità, la sessualità e la memoria di giovani e adulti. Ogni progetto di Biancofango è un’indagine sul corpo, sulla voce e sullo spazio scenico, con una particolare attenzione alla relazione tra performer e spettatore, alla dimensione pedagogica del teatro e alla costruzione di nuove comunità artistiche.

Con ILIADE – Prove di drammaturgia dello sport, il TeatroBasilica ospita la restituzione pubblica del lavoro svolto dalle/dai giovani artiste/i under 35 selezionati tramite Call pubblica e guidate/ida Francesca Macrì e Andrea Trapani. Le giornate del 18 ottobre alle ore 21:00 e del 19 ottobre alle ore 16:30 saranno l’occasione per osservare da vicino come la disciplina sportiva possa entrare in relazione con quella teatrale, restituendo una visione dell’Iliade che è insieme fisica, scenica e poetica. Il progetto diventa così un laboratorio vivente, dove la memoria del mito si fonde con l’esperienza del corpo e la ricerca sul gesto, creando un ponte tra formazione, creazione e spettacolo.In occasione della restituzione del 19 ottobre,sarà organizzato anche un momento di pubblico confronto sul lavoro.

ILIADE si inserisce in quel filone della stagione del TeatroBasilica dedicato a appuntamenti di formazione e spettacoli che fondono teatro e altre discipline, confermando la vocazione dello spazio a laboratorio creativo, comunità culturale e luogo di sperimentazione. Situato nel cuore di Roma, in Piazza di Porta San Giovanni, il TeatroBasilica è un piccolo scrigno con 100 poltroncine rosse, dove la prossimità tra pubblico e artisti rende ogni esperienza teatrale intensa e partecipata. Qui, dal 2019, la direzione artistica di Alessandro Di Murro e Daniela Giovanetti, insieme al Gruppo della Creta, ha costruito un ecosistema artistico che unisce giovani e affermati artisti, ricerca e produzione, formazione e spettacolo, rendendo il teatro un luogo necessario per il dialogo, la scoperta e la comunità.

Crediti principali:

  • Ideazione e direzione artistica:Biancofango (Francesca Macrì e Andrea Trapani)

con (in ordine alfabetico): Noemi Apuzzo, Giulia Bartolini, Consuelo Bartolucci, Francesca Becchetti, Fabio Di Gesto, Riccardo Longo, Filippo Marone, Marco Te

  • Progetto vincitore del bando: Per Chi Crea, SIAE
  • In collaborazione con: TeatroBasilica
  • e con Il Circolo dei Cerchi
  • Con il sostegno di:MiC e SIAE

Con ILIADE, il TeatroBasilica conferma la propria identità come spazio di ricerca e innovazione, dove la formazione diventa esperienza scenica e il teatro, in tutte le sue forme, resta un atto comunitario, fisico e intellettuale, capace di aprire nuove visioni sul presente.


 

 

📝 INFORMAZIONI

 

Il “TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti e dal regista Alessandro Di Murro. L’organizzazione è a cura del collettivo Gruppo della Creta e di un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. Ulteriori info sul TeatroBasilica sono reperibili a questo link:

 

https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo

 

Dove siamo:

Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma

www.teatrobasilica.com

email: info@teatrobasilica.com

telefono: +39 392 9768519

 

Link utili

Sito                                                     https://teatrobasilica.com/

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Teatro Basilica, Vittoria Scognamiglio è UNA MADRE

 


Il 15 ottobre 2025 alle ore 21:00, al TeatroBasilica, va in scena Una madre, spettacolo inserito nel Festival Artinvita.Liberamente tratto da Il testamento di Maria di Colm Tóibín e ispirato alla vita stessa di Vittoria Scognamiglio, lo spettacolo intreccia parola, musica e immagine in un racconto intenso e visionario sul dolore, la fede e la memoria.Il testo introduttivo è firmato da Vittoria Scognamiglio, mentre Amahì Saraceni cura regia e drammaturgia, costruendo un percorso teatrale che unisce la forza evocativa della parola alla potenza del suono, creato e diretto dal musicista Alvise Sinivia.In scena, insieme a Vittoria Scognamiglio, sono Alvise Sinivia e ÉloïseVereecken, interpreti di una partitura poetica e sonora che restituisce il ritratto intimo e universale di una madre.La scenografia, firmata da Franck Jamin in collaborazione con Anabel Strehaiano, contribuisce a delineare uno spazio sospeso, dove il racconto si fa rito e presenza.

 

Sinossi:

Una Madre è un’installazione, un concerto, una danza, uno spettacolo. Ogni arte si affianca, si afferma, si isola e mette in risalto l’altra. Una donna che abbiamo sempre visto muta, un’icona, la Vergine Maria parla e ci racconta ciò che ha vissuto veramente, l’allontanamento e la morte del figlio. Il testo di Colm Toìbìn, Il testamento di Maria, è il filo d’Arianna che percorre questa creazione. Maria, sola, lontana dal mondo, in un luogo protetto, cerca di opporsi al mito forgiato dagli ex compagni di suo figlio. Dipingono un ritratto che lei non riconosce e vogliono costruire una leggenda intorno alla sua crocifissione che lei rifiuta. Il testo va al di là di ogni nozione di religione, ci parla di immigrazione, dell’arrivo di “idoli” artificiali, di un mondo che crolla, della distanza che talvolta separa le generazioni. Il divario tra la recitazione neorealista di Vittoria Scognamiglio e l’universo contemporaneo portato da Alvise Sinivia ed ÉloïseVereecken è come un passaggio, un’opposizione, un malinteso tra una generazione passata e quella futura. La potenza della musica e delle immagini dei pianoforti disossati di Alvise Sinivia, come vecchi strumenti quasi arcaici, risuonano letteralmente in tutto lo spazio e intrecciano i legami tra una storia ancestrale e la nostra modernità. La scena infatti è caratterizzata dalla presenza del dispositivo Ersilia integrato nella pièce.

Alvise Sinivia ha smantellato dei pianoforti ormai in disuso, conservando solo la tavola armonica, le sue viscere, i suoi organi. Queste tavole-cadaveri sono diventate un puro corpo suonante. Connesse da fili di nylon, le loro corde non possono emettere un suono da sole, ma soltanto attraverso la vibrazione dell’una che coinvolge la corda gemella dell’altro strumento lontano alcuni metri. Lo spazio diventa un elemento in evoluzione all’interno del quale Alvise si muove attraverso questi fili. Toccandoli, strofinandoli e pizzicandoli, i fili trasmettono le loro vibrazioni alle corde, poi alle tavole ponendole in risonanza. Lo scopo di questo dispositivo è di trovare nuove maniere di legare movimento e suono indagando come l’impiego di tutto il corpo può produrre musica e come questo suono possa generare altri movimenti di rimando: l’interdipendenza gesto-suono insita nella pratica di tutti gli strumenti viene qui portata al suo parossismo. Il lavoro di Alvise è un ingrandimento di questa relazione, la sua cristallizzazione all’interno del quale il corpo diventa un arco vivente.

Note di regia

Il testo di Colm Toìbìn, Il testamento di Maria, è il filo d’Arianna che percorre questa creazione. Maria, la vergine, un’icona, sola, lontana dal mondo, in un luogo protetto, cerca di opporsi al mito forgiato dagli ex compagni di suo figlio. Dipingono un ritratto che lei non riconosce e vogliono costruire una leggenda intorno alla sua crocifissione che lei rifiuta. Il testo va al di là di ogni nozione di religione, ci parla di immigrazione, dell’arrivo di “idoli” artificiali, di un mondo che crolla, della distanza che talvolta separa le generazioni. Il divario tra la recitazione neorealista di Vittoria Scognamiglio e l’universo contemporaneo portato da Alvise Sinivia ed ÉloïseVereecken è come un passaggio, un’opposizione, un malinteso tra una generazione passata e quella futura. La potenza della musica e delle immagini dei pianoforti disossati di Alvise Sinivia, come vecchi strumenti quasi arcaici, risuonano letteralmente in tutto lo spazio e intrecciano i legami tra una storia ancestrale e la nostra modernità. La scena infatti è caratterizzata dalla presenza del dispositivo Ersilia, di Alvise Sinivia, integrato nella pièce.


📝 INFORMAZIONI

 

Il “TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti e dal regista Alessandro Di Murro. L’organizzazione è a cura del collettivo Gruppo della Creta e di un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. Ulteriori info sul TeatroBasilica sono reperibili a questo link:

 

https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo

 

Dove siamo:

Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma

www.teatrobasilica.com

email: info@teatrobasilica.com

telefono: +39 392 9768519

 

Orario spettacoli: tutti gli spettacoli in scena in settimana dal lunedì al sabato sono in scena alle ore 21.00 tranne gli spettacoli della domenica che si tengono alle ore 16.30.

 

Link utili

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Oltre 50mila presenze in tre giorni: successo ad Avella (Avellino) per Pane, Ammore e Tarantella

 


Si è chiusa con un bilancio straordinario l’edizione 2025 di “Pane, Ammore e Tarantella”, che dopo cinque anni di pausa è tornata a far ballare e sognare il Mandamento. Oltre 50mila persone hanno animato le strade e le piazze del centro storico nel corso dei tre giorni di festa, trasformando il comune irpino nel cuore pulsante della musica popolare, della convivialità e della tradizione. Un successo che fa di questa manifestazione uno degli eventi più importanti del Mandamento e dell’intera provincia di Avellino, grazie a un programma ricco di concerti, laboratori, artisti di strada e oltre 70 stand enogastronomici, ma anche alla presenza di operatori del settore che hanno contribuito a dare valore e prospettiva all’iniziativa.

 

Una grande soddisfazione – afferma Mariangela Sorice, presidente della Pro Loco Clanis, che ha promosso l’evento –. Abbiamo lavorato per un anno intero alla realizzazione di questa edizione e vedere il paese così vivo e partecipato è stato il più bel premio possibile. Il successo di Pane, Ammore e Tarantella ripaga gli sforzi di tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, restituendo ad Avella la sua festa più identitaria”.

 

Dopo quattro anni di stop – sottolinea Roberto D’Agnese, direttore artistico del festival per Omast Eventi – siamo riusciti a ristabilire esattamente il punto in cui ci eravamo fermati, ricreando quell’energia collettiva che rende unico questo evento. Il mio grazie va alla Pro Loco Clanis e all’intera comunità di Avella, che mi ha fatto sentire parte integrante di una grande famiglia”.

 

Tre giornate intense, tra tradizione, gusto e musica popolare, che hanno riaffermato il ruolo di Pane, Ammore e Tarantella come evento simbolo del territorio, capace di unire generazioni e di rafforzare il senso di appartenenza di un’intera comunità.



Regionali Campania, Enrico Ditto scende in campo con "Noi di Centro"

 

“Costruire una casa politica capace di parlare al Paese reale, ai professionisti, agli imprenditori, a chi lavora e crede ancora nella possibilità di cambiare le cose: è questa la ragione per cui ho scelto di aderire a Noi di Centro e di candidarmi alle prossime elezioni regionali”. Con queste parole Enrico Ditto annuncia la sua adesione al movimento guidato da Clemente Mastella, che in Campania si prepara alla sfida elettorale con l’obiettivo dichiarato di riportare equilibrio e pragmatismo nel dibattito pubblico.

“Una scelta maturata – spiega l'imprenditore partenopeo – dopo mesi di ascolto sul territorio, tra cittadini, associazioni e imprese. In troppi si sentono abbandonati da una politica che parla di sé stessa e non delle persone. Io credo invece che serva una voce diversa, capace di unire e di affrontare i problemi concreti con serietà e senso civico".

L’adesione a Noi di Centro rappresenta nelle parole di Ditto "un’opportunità per rimettere al centro i valori della moderazione, della competenza e della responsabilità, fuori dalle logiche di schieramento e dalle contrapposizioni sterili. Un contenitore civico in cui chi crede nel cambiamento può finalmente ritrovarsi, contribuendo a costruire una proposta di governo reale e non di testimonianza".

Nel suo percorso, Ditto intende portare avanti una visione che tenga insieme crescita economica e coesione sociale: "Il tessuto imprenditoriale campano – dice – è fatto di persone che ogni giorno si rimboccano le maniche. A loro dobbiamo garantire ascolto, regole certe e istituzioni che non siano un ostacolo ma un alleato. È da lì che riparte la fiducia".

Il comitato centrale e le sedi territoriali, già in fase di apertura tra Napoli e la provincia, saranno – come anticipato nei giorni scorsi – luoghi di partecipazione stabile e non solo strumenti di campagna: "Non voglio che la politica torni a chiudersi nel palazzo. Il mio impegno sarà quello di mantenere aperta una porta, fisica e simbolica, per chiunque voglia contribuire con idee e proposte concrete. La vera forza di un progetto è la voce dei territori".

Conclude Ditto: "Noi di Centro può essere la casa di una nuova generazione di amministratori e cittadini liberi, pronti a dimostrare che moderazione non significa immobilismo, ma responsabilità. Ed è da qui che vogliamo ripartire, a voce alta".