Fin da quando aveva quindici
anni, la musica è sempre stata la più grande passione del cantautore siciliano
Giuseppe Longo. Un amore incominciato con la scrittura di romanzi e brani che
ha raggiunto il suo massimo apice quando il padre gli ha regalato una chitarra,
che poi gli è stata utile per farsi conoscere dal grande pubblico ed esibirsi
nei luoghi simbolo della nostra nazione, dove hanno suonato anche artisti del
calibro di Ron e di Francesco De Gregori.
Per creare uno stile tutto suo,
Longo si è nutrito di grandi cantautori: da Paolo Conte a Ivano Fossati, passando per il già citato De
Gregori. Tuttavia, l’artista che l’ha forgiato maggiormente Giuseppe è stato Lucio
Battisti. I suoi testi ricercati, con significati nascosti da trovare, danno molta importanza all’alchimia di musica
e parole, non ricadendo mai nei cliché ad affrontando, in maniera sempre
diversa, argomenti e concetti. Brani, ascoltati con affetto dal suo pubblico,
dove ci sono sempre delle sfumature di jazz.
Longo è infatti cosciente di una
cosa: la canzone, come tutta l’arte in generale, è sia di chi l’ha scritta,
perché sa che cosa vuol dire, ma è adattabile al vissuto di chiunque l’ascolta,
che può interpretarla come vuole. Una magia che effettua l’artista, che scrive sì
le sue canzoni ma le lascia libere in base all’interpretazione di chi le
ascolta. Una realtà che colpisce anche le canzoni di maggior successo di
Giuseppe: da Il Volo di Icaro, incentrata sulla vita degli artisti in giro per
il mondo e lontani dai loro affetti, a L’Angelo, che parla degli errori
commessi da ciascuna persona quando non ascolta la parte buona di se stessa.
La carriera di Giuseppe Longo,
probabilmente, in futuro passerà anche dal Festival di Sanremo, manifestazione
canora dove il siciliano sogna, un giorno, di partecipare. “Sanremo è pieno
di corrodi, di porte chiuse e aperte; è una giungla intricata. E’ una meta che
sogno perché ti dà una grandissima visibilità. Anche se non vuol dire nulla perché
alcuni artisti sono andati a Sanremo e non se li ricorda nessuno. Però il
Festival rimane la manifestazione più importante per confermarti e consacrarti
come artista. Bisogna sapersela giocare”, ha infatti dichiarato il celebre
cantautore in un recente intervista.
Intanto, l’uomo si sta dedicando
a nuovi ed appassionanti progetti con un unico e grande obiettivo: continuare a
stupire il suo pubblico.
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