E’ una carriera internazionale
costellata di successi quella dell’attore inglese, di origini italiane, Vincent
Riotta. Nei suoi 35 anni di onorata attività, l’uomo ha potuto infoltire il suo
curriculum con diverse partecipazioni in film che hanno fatto la storia del
cinema internazionale, collaborando tra l’altro con i registi più grandi degli
ultimi decenni. Da Daniel Stone, che l’ha diretto ne Il Sesto Giorno – La
Vendetta, fino ad arrivare a Sotto il Sole della Toscana e Il Cavaliere Oscuro,
che l’hanno visto lavorare a stretto contatto, rispettivamente, con Audrey
Wells e Cristopher Nolan. Tra questi c’è pure Inferno, lavoro svolto in
compagnia di Tom Hanks e del regista Ron Howard.
Dopo gli studi alla Royal Academy
di Londra, Vincent ha sempre cercato la possibilità di costruirsi una posizione
lavorativa solida anche negli States e, nel 2004, è stato sul punto di essere
diretto da Robert De Niro nel film The good shepherd – L’ombra del potere, che
aveva come protagonista assoluto Matt Damon. Riotta era stato infatti preso in
considerazione per sostituire John Turturro, che rischiava di non poter
prendere parte alle riprese a causa della sopraggiunta malattia della madre, che
è scomparsa poco dopo.
Da un lato Turturro è poi riuscito
ad interpretare, così come era stato deciso in precedenza, il ruolo Ray Brocco,
dall’altro Vincent si è trattenuto in America per alcuni mesi al fine di
vagliare nuove proposte lavorative. Non è quindi un caso se tra i sogni
principali dell’artista ci sia quello di vincere, un giorno, il tanto ambito
Premio Oscar, magari con un personaggio che metta in risalto anche la sua
italianità, che non l’ha mai abbandonato per via del forte attaccamento che i
suoi genitori, entrambi siciliani, nutrivano per loro terra d’origine. Il
Premio Oscar, qualora venisse raggiunto, darebbe dunque a Riotta un ulteriore
riconoscimento nella sua carriera, che l’ha portato a farsi conoscere in
diverse parti del mondo.
Dopo il ruolo ottenuto in 55
Passi, che l’ha visto recitare insieme a Helena Bonham Carter ed Hilary Swank, nel
2019 Vincent Riotta ha lavorato con Jonathan Price e Anthony Hopkins ne I Due
Papi, mentre di recente è ritornato di recente al cinema con il film Divorzio a
Las Vegas, diretto da Umberto Carteni. Ultimi impegni per un percorso artistico
che è destinato a fiorire nei prossimi anni e che consacrerà sempre di più
Riotta tra i volti del cinema internazionale.
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