L’ Aceto Balsamico Tradizionale è un prodotto tipico della provincia di
Modena, in Italia: è il risultato della lenta acetificazione di mosto
cotto ricavato dalle uve tipiche della zona. Da non confondere con il
più comune Aceto Balsamico di Modena prodotto con una base di aceto di
vino, al quale viene aggiunto mosto e talvolta anche caramello. Questo
inimitabile nettare affonda le sue radici addirittura in epoca romana,
ma di mosto cotto ne parla Virgilio nelle Georgiche e nel medioevo era
già considerato un prodotto di gran lusso.
Il termine balsamico fu introdotto poi nel ‘700 quando a questo nettare vennero attribuiti importanti proprietà curative, tali da indurre a utilizzarlo come rimedio per le piaghe provocate dalla peste, oppure per scacciare le emicranie. Lucrezia Borgia ne fece uso per il parto e Gioacchino Rossini per lo scorbuto. Le nostre nonne lo usavano, e molti ancora oggi, come digestivo a fine pasto.
Forte di una storia millenaria oggi come un tempo è considerato dagli intenditori un tocco inimitabile per conferire a un primo piatto, a una pietanza, alla frutta o a un gelato un sapore davvero speciale.
Produrre Aceto Balsamico Tradizionale è un’operazione complessa che richiede soprattutto molto tempo: devono passare almeno 12 anni prima che l’aceto possa essere degno, dopo il severo giudizio dei maestri assaggiatori, di potersi fregiare dell’appellativo “tradizionale”.
Dopo la bollitura e dopo aver decantato per alcuni mesi il mosto inizia la sua trasformazione all’interno di botti di legni e capacità diverse; una trasformazione che grazie alle operazioni dei travasi e rincalzi e al lavoro infaticabile degli acetobatteri, lo vedrà protagonista delle fasi di fermentazione, maturazione e invecchiamento.
perché scegliere Bonini?
 racconta Fabio Bonini , imprenditore e attore a livello internazionale e ricordato dal grande pubblico per la Soap Vivere .
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP appartiene alla famiglia dei condimenti e noi abbiamo voluto produrre un condimento dalle sfumature inconfondibili, seguendo le stesse regole e usando gli stessi ingredienti del gemello più blasonato. Il risultato? Il Condimento Bonini.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il Condimento Bonini sono rincalzati con mosto biologico, rendendo il prodotto genuino e naturale come nella tradizione delle nostre terre. Ed ecco come usarlo.
Il calcolo sulla sua quantità di impiego è approssimativamente un cucchiaino scarso a persona; per il condimento di una verdura cruda, la sequenza ottimale è sale, “Balsamico” e olio; sui cibi a cottura, il “Balsamico” va aggiunto poco prima di toglierli dal fuoco, affinché ci sia tempo sufficiente per insaporire senza disperderne
la complessità dell’aroma; nel caso di pietanze calde già disposte sul piatto da portata, è buona norma intervenire con il “Balsamico”
Il termine balsamico fu introdotto poi nel ‘700 quando a questo nettare vennero attribuiti importanti proprietà curative, tali da indurre a utilizzarlo come rimedio per le piaghe provocate dalla peste, oppure per scacciare le emicranie. Lucrezia Borgia ne fece uso per il parto e Gioacchino Rossini per lo scorbuto. Le nostre nonne lo usavano, e molti ancora oggi, come digestivo a fine pasto.
Forte di una storia millenaria oggi come un tempo è considerato dagli intenditori un tocco inimitabile per conferire a un primo piatto, a una pietanza, alla frutta o a un gelato un sapore davvero speciale.
Produrre Aceto Balsamico Tradizionale è un’operazione complessa che richiede soprattutto molto tempo: devono passare almeno 12 anni prima che l’aceto possa essere degno, dopo il severo giudizio dei maestri assaggiatori, di potersi fregiare dell’appellativo “tradizionale”.
Dopo la bollitura e dopo aver decantato per alcuni mesi il mosto inizia la sua trasformazione all’interno di botti di legni e capacità diverse; una trasformazione che grazie alle operazioni dei travasi e rincalzi e al lavoro infaticabile degli acetobatteri, lo vedrà protagonista delle fasi di fermentazione, maturazione e invecchiamento.
perché scegliere Bonini?
 racconta Fabio Bonini , imprenditore e attore a livello internazionale e ricordato dal grande pubblico per la Soap Vivere .
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP appartiene alla famiglia dei condimenti e noi abbiamo voluto produrre un condimento dalle sfumature inconfondibili, seguendo le stesse regole e usando gli stessi ingredienti del gemello più blasonato. Il risultato? Il Condimento Bonini.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e il Condimento Bonini sono rincalzati con mosto biologico, rendendo il prodotto genuino e naturale come nella tradizione delle nostre terre. Ed ecco come usarlo.
Il calcolo sulla sua quantità di impiego è approssimativamente un cucchiaino scarso a persona; per il condimento di una verdura cruda, la sequenza ottimale è sale, “Balsamico” e olio; sui cibi a cottura, il “Balsamico” va aggiunto poco prima di toglierli dal fuoco, affinché ci sia tempo sufficiente per insaporire senza disperderne
la complessità dell’aroma; nel caso di pietanze calde già disposte sul piatto da portata, è buona norma intervenire con il “Balsamico”
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