Disponibile
in libreria e negli store digitali, “Tempo, col mio amante stronzo”, il
nuovo romanzo di Raffaele Guadagno edito da Nino Bozzi Editore, un racconto
autentico e toccante che esplora la fragilità della vita e la forza necessaria
per rinascere.
Attraverso
un percorso doloroso ma ricco di speranza, l’autore accompagna il lettore in un
viaggio che tocca l’anima, affrontando le sfide della vita e il coraggio di
andare avanti. Il libro si rivolge a chiunque abbia vissuto un grande
cambiamento e a coloro che cercano una riflessione profonda sull'equilibrio tra
fragilità personale e forza collettiva.
“Come
Memorie di Adriano, questo libro ci porta nel cuore di una vita segnata da
grandi sfide, dove l'introspezione e la lotta interiore diventano il filo
conduttore di un'esistenza trasformata. Un viaggio nell'anima di un uomo che,
come l'imperatore, affronta il passare del tempo, la malattia e il peso della
memoria, in un dialogo profondo con sé stesso e con il mondo che lo circonda.” Michela Tanfoglio.
Spiega
l’autore a proposito del libro: “La
vita ci mette di fronte a sfide inaspettate che, all’inizio, sembrano
insormontabili. L’ictus è stato un terremoto nella mia esistenza, capace di
spazzare via ogni certezza. Ma è proprio nei momenti di crisi che scopriamo
forze nascoste, risorse interiori che non avremmo mai immaginato di avere.
Attraverso il dolore e la paura, ho imparato a vedere la bellezza dei piccoli
progressi: il primo movimento, il primo sorriso dopo giorni di silenzio, la
prima parola dopo mesi, il primo pensiero di gratitudine. Ho scoperto che la
vita, anche nelle sue forme più fragili, è incredibilmente preziosa e degna di
essere vissuta. Anche nei momenti più difficili, dentro di noi esiste una
scintilla che vuole andare avanti. La vicinanza di chi ci ama, mia moglie
Valeria, mia figlia Matilde sono state la leva che fa la differenza. Attraverso
il mio viaggio, ho imparato che ogni vita ha la capacità di risollevarsi,
indipendentemente da quanto sembri spezzata. L’ictus mi ha tolto molto, ma mi
ha anche regalato una nuova prospettiva: quella di apprezzare il presente,
coltivare la gratitudine e amare in modo più profondo”.
Sinossi
Un viaggio
emotivo attraverso i meandri della vita di Raffaele Guadagno, un uomo che, in
un giorno come tanti, si trova improvvisamente di fronte all'imponderabile: un
ictus sconvolge il suo mondo. Ma la sua storia non è solo personale, è lo
specchio di un'Italia che si confronta con le sfide della sanità pubblica,
delle famiglie che si stringono attorno ai propri cari, e di un sistema
ospedaliero in cui medici e associazioni lottano non solo per salvare vite, ma
per preservare la dignità e il futuro di chi si trova a dover ricominciare da
capo. È un racconto "italiano" che riflette l'Italia stessa e i suoi
figli, traditi e poi salvati, giorno dopo giorno, Governo dopo Governo.
Tutto
cambia in una notte, quando il buio si fa padrone e la vita di Raffaele rimane
appesa a un filo. Dopo il momento critico, in cui la sottile linea tra la vita
e la morte diventa palpabile, Raffaele affronta la realtà con coraggio e
determinazione. La riabilitazione diventa il nuovo cammino da percorrere,
affrontando con fatica e a denti stretti i cambiamenti fisici ed emotivi che
l'ictus ha portato con sé, e talvolta desiderando persino la fine. Come dice
sua figlia Matilde: "Non si tratta solo di ictus cerebrali, ma di ictus
esistenziali". La sessualità, l'aspetto fisico, l'uso delle parole e del
proprio corpo si trasformano, e Raffaele si trova costretto a imparare a vivere
una nuova vita in un nuovo corpo.
Biografia
Raffaele
Guadagno è nato nel 1964 a Santa Maria a Vico (CE) e risiede a Todi. Dopo aver
completato gli studi, ha intrapreso la carriera nel settore della Giustizia,
distinguendosi rapidamente per la sua abilità e dedizione. Fin da giovane ha
nutrito una profonda passione per le indagini e i processi giudiziari, che lo
ha spinto a perseguire una carriera all'interno del Ministero della Giustizia.
Nel corso della sua carriera ha studiato, e in alcuni casi seguito in prima
persona, alcuni dei più rilevanti casi di cronaca giudiziaria, sia in Italia
che all'estero.
In pensione
da oltre quattro anni, Raffaele Guadagno è attualmente Presidente di Alice
Biella, un'associazione nazionale che si occupa di persone colpite da ictus,
una causa che sostiene con grande impegno, essendo egli stesso un sopravvissuto
all'ictus. Continua a ispirare gli altri con il suo esempio e la sua dedizione
a questa causa.
Nel marzo
2018, insieme a Alvaro Fiorucci, ha pubblicato il suo primo libro, Il Divo e il
giornalista. Giulio Andreotti e l'omicidio di Carmine Pecorelli: frammenti di
un processo dimenticato (Morlacchi, 2018), in cui il processo per l’omicidio
del giornalista Carmine Pecorelli diventa il simbolo di un Paese intrappolato
in una rete di sangue e misteri. Nel 2021, sempre in collaborazione con Alvaro
Fiorucci, ha pubblicato La Scomparsa di Adinolfi (Castelvecchi), che indaga la
misteriosa scomparsa del magistrato Adinolfi, noto per i casi di fallimenti
eccellenti, e in cui emergono collegamenti con la Banda della Magliana,
sentenze manipolate e i servizi segreti.
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