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lunedì 21 luglio 2025

I Premi del SalinaDocFest 2025

 

Tutti i premi della 19a edizione del SalinaDocFest, dal 15 al 20 luglio con ospiti, tra gli altri, i Premi Oscar Oliver Stone – insignito del Premio Gruppo Arena 2025 - e Jeremy Irons – Premio Irritec 2025 - Sinéad Cusack, Agostino Ferrente, Lunetta Savino e Ascanio Celestini.
Opera prima di grande delicatezza e rigore, il film racconta la perdita di un padre scomparso in mare nel 1998 e il tentativo del figlio di colmare quell’assenza attraverso immagini, parole e testimonianze. Un racconto intimo e pubblico allo stesso tempo, che commuove senza retorica.
«Ricerca di un padre che non si è fatto in tempo a conoscere perché scomparso nell’oceano nel 1998 compiuta senza sbavature, attraverso le immagini di lui nella barca che aveva progettato e su cui navigava, le sue parole, e le testimonianze di chi lo conosceva ed era con lui nella traversata in cui è stato travolto dalla tempesta, il film ha una delicatezza ed una essenzialità che coinvolge anche chi di vela non sa nulla. [...]»
Un potente lavoro di ricostruzione storica e personale sul brefotrofio di Bari e sugli effetti di una cultura patriarcale che puniva le madri.
«Racconto di una pagina di storia italiana dimenticata, quella del brefotrofio di Bari, nutrito da una società patriarcale che puniva le ragazze madri ma finalmente chiuso dopo la rivoluzione femminista [...] Fratelli di culla è il risultato di un grande lavoro di ricerca documentaristica e di montaggio di immagini storiche e di interviste ai protagonisti di questa storia [...]»
Opera prima sincera e luminosa, che racconta un'immigrazione non criminale ma fatta di fatica, studio, musica e dignità.
«Film genuino di grande immediatezza, Tineret racconta una storia di vita ai margini, una storia di immigrazione e inserimento, non malavitosa quindi, anzi, ricca di onestà rispetto delle leggi, lotta quotidiana e amore familiare. [...]»

  • Premio Irritec a Jeremy Irons
  • Premio Gruppo Arena a Oliver Stone, che ha introdotto Salvador
  • Premio Pistì a Lunetta Savino
  • Premio Lady Wilmar a Sinéad Cusack
  • Premio Howden Assimovie – Cinema e Musica ad Agostino Ferrente
  • Premio Ravesi – Dal testo allo schermo ad Ascanio Celestini
  • Premio Nuove Parole / Nuove Immagini a Lidia Ravera

Per maggiori informazioni:
www.salinadocfest.it
https://it-it.facebook.com/salinadocfest/
www.instagram.com/salinadocfest2023/
www.youtube.com/channel/UCMrQeFmtu9wBL7Bvwku54oQ
segreteria@salinadocfest.it

 

All'insegna del tema Nuove Parole / Nuove Immagini, sei documentari in concorso

Si è conclusa domenica 20 luglio a Salina la XIX edizione del SalinaDocFest, che per la prima volta si è svolta in periodo estivo, portando sull’isola eoliana il meglio del documentario narrativo internazionale. Con la direzione artistica di Giovanna Taviani e la presidenza di Giulia Giuffré, il festival ha confermato la sua vocazione a raccontare il reale attraverso il cinema d’autore, intrecciando storie personali e collettive.

 

La giuria – composta da Luciana Capretti, Maricetta Lombardo e Daniele Ciprì – ha premiato tre opere che si sono distinte per forza narrativa, rigore formale e capacità di emozionare.

Premio Palumbo Editore per il Miglior Documentario a No More Trouble di Tommaso Romanelli

 

Premio MediaFenix per il Miglior Montaggio a Fratelli di culla di Alessandro Piva

 

Menzione Speciale della Giuria a Tineret di Nicolò Ballante

 

Premio Signum del Pubblico a L’occhio della Gallina di Antonietta De Lillo

 

I giurati hanno sottolineato come la selezione 2025 abbia offerto uno spaccato variegato ma coerente del nostro presente, attraversato da una "realtà ostile" che spinge i protagonisti a cercare rifugi – nella musica (Tineret), nel virtuale (Real di Adele Tulli), nella lotta (L’occhio della gallina) – oppure a confrontarsi con la memoria: quella di un padre mai conosciuto (No More Trouble) o da decifrare (Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio). Una riflessione collettiva attraverso sei documentari che coniugano impegno e poesia.

 

Come da tradizione, il SalinaDocFest ha celebrato anche grandi protagonisti della scena culturale italiana e internazionale. Tra i premi assegnati:

 

Il festival si è concluso con un concerto travolgente dei Patagarri, che hanno fatto ballare tutta la piazza. In un’edizione che ha lanciato anche il Manifesto “Il Cinema come Mestiere dell’Immaginario”, il SalinaDocFest si conferma molto più di un festival: è un progetto culturale che vive in simbiosi con l’identità dell’isola e promuove un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e delle radici.

 

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