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lunedì 30 giugno 2025

IL FAUSTUS IN AFRICA DI KENTRIDGE, JOGGING E IL SOGNO REALE DI BONAIUTO CHE LEGGE DE GIOVANNI IL 2 LUGLIO AL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL

Mercoledì 2 luglio è il giorno di uno degli spettacoli più attesi di questa edizione del Campania Teatro Festival. Al teatro Mercadante alle 21 va in scena “Faustus in Africa!”, collaborazione tra William Kentridge e Handspring Puppet Company, rielaborazione della loro pluripremiata produzione del 1995. Faustus parte per un safari, ma il suo viaggio si trasforma ben presto in un concentrato di avidità e passione. Il tradimento del buon senso per un guadagno a breve termine, l’emergenza climatica, i compromessi e gli espedienti alla base del nostro mondo, sono i temi per raccontare una storia senza età e l’irriverente incontro con il patto faustiano, metafora dei nostri tempi. Una miscela armoniosa di teatro e burattini, con le musiche di Warrick Sony e del compianto James Phillips che accompagnano perfettamente le geniali animazioni di Kentridge. Con Eben Genis, Atandwa Kani, Mongi Mthombeni, Wessel Pretorius, Asanda Rilityana, Buhle Stefane, Jennifer Steyn. Coproduzione della Fondazione Campania dei Festival. Si replica il giorno 3 alle 19. Durata 90 minuti.
 
La sezione internazionale ha in programma nelle stesse date, il 2 e 3 luglio alle 21 in Sala Assoli, “Jogging”, drammaturgia di Abdullah Alkafri, con Hanane Hajj Ali, figura eminente della scena culturale e artistica libanese. Una donna di 50 anni fa la sua corsa quotidiana per le strade di Beirut con lo scopo di combattere in un colpo solo l’osteoporosi, l’obesità e la depressione. È l’occasione per restare con i propri pensieri, rivisitando i suoi sogni, i suoi desideri e le sue dIsillusioni. Sola in scena, Hanane interpella il pubblico, attingendo al ricordo di autori come Euripide, Pasolini, Heiner, Muller e Shakespeare per rivelare la sua identità. Incarnando differenti volti di Medea, le tante che vivono il loro percorso di dolore nella capitale libanese, intrecciandoli l’uno nell’altro come matrioske russe. Lo spettacolo è parte del Focus “NOW MED, BEYOND SWANA”. Durata 90 minuti.
 
Il 2 luglio prende il via anche “Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli”, evento ideato da Ruggero Cappuccio e prodotto dalla Fondazione Campania dei Festival. Nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale alle 21 Anna Bonaiuto legge “La libertà di Antonietta”, racconto breve ispirato all’epoca borbonica. scritto per l’occasione da Maurizio De Giovanni. La protagonista è Antonietta De Pace, rivoluzionaria salentina, interrogata dal Procuratore Generale Nicoletti. La donna,tra prigionia e astuzia, sacrifici e interrogatori, sfida il potere per l’unità d’Italia. Determinata fino alla fine, trasforma il suo sogno in realtà lasciando un’eredità di coraggio e determinazione. Con Aura Ghezzi e Roberto De Francesco. Durata 60 minuti.
 
Esplora il tema dell’infanzia, ma anche quello della morte in relazione con lo spazio, “Safari” di Carlo Galiero, in programma il 2 luglio alle 22.30 al Tedér, regia di Chiarastella Sorrentino, con Giulia Chiaramonte e Loris de Luna. Il titolo fa riferimento a un gioco, quello di imitare animali fantastici e provare a riconoscerli, che un fratello e una sorella facevano da bambini, ma anche all’attività di ricerca di un dialogo interrotto. La morte della madre e la gestione dell’immobile che hanno ereditato diventa l’occasione per i due protagonisti di decidere che tipo di relazione ricostruire tra di loro e con la casa: amore o rifiuto, accettazione o negazione. Durata 70 minuti.
 
Per la sezione Cinema, l’appuntamento delle 21 al Teatro di Corte di Palazzo Reale è con “L’eco dei fiori sommersi” di Rosa Maietta. Il corpo delle donne è il campo di battaglia su cui si gioca il destino del mondo. Come quello di Linda, che incinta dell’uomo di cui si era innamorata mentre il marito era al fronte, decide di abortire per evitare la vergogna. O quello di Emma, operaia sovversiva avversata dal fascismo fino all’esilio e alla reclusione. O quello di Giovannina, vittima di un fidanzato possessivo e violento. Il film entra letteralmente nei faldoni conservati all’Archivio di Stato di Napoli, per comporre un corpo di donne lontane nel tempo, dimenticate, silenti, a partire da sentenze e perizie, cimeli dissepolti, fino ad arrivare ad instaurare con loro un dialogo. È il tempo stesso che tesse i fili di un racconto che restituisce a queste donne e alle loro storie una voce che non hanno mai avuto e che riecheggia con forza e come non mai nel tempo presente. Durata 68 minuti.
 
Al Dopofestival, nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, dalle 19 l’appuntamento è con la musica di Dj set Zona de Frontera a cura di Drop Eventi.
 
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
 
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it

Da Capri a Procida, trionfa la performance art con l’iconica Marina Abramović e il talento del giovane Mauro Maurizio Palumbo



La performance art conquista le isole del Golfo partenopeo. Dopo l’exploit di Marina Abramović, iconica artista serba naturalizzata statunitense, protagonista a Capri dell’evento “Breathing Rocks”, durante il quale ha celebrato l’isola Azzurra e la sua energia, lo scorso week-end l’attenzione si è spostata su Procida. È qui, che l’artista napoletano Mauro Maurizio Palumbo ha dato forma a una suggestiva performance dal titolo “Concettammà” nell’ambito della dodicesima edizione del “Premio Concetta Barra”. Un corpo che diventa mare, su voce e memoria di un’artista, che ha fatto la storia dello spettacolo portando la cultura partenopea in giro per il mondo.

“Il titolo – spiega Palumbo - rievoca la canzone “Nascette mmiez'o mare”, in cui, come in una preghiera viene ripetuta la parola Michelemmà, che accorpa un nome di persona al richiamo materno... In questo caso, Concettammà diventa rievocazione, memoria di una delle madri del teatro mondiale. Un progetto – continua - nato dopo la proposta ricevuta dal comitato scientifico del Premio e fondata su uno studio ben preciso, partendo dal titolo fino al tappeto sonoro, che si canalizza nella mia ricerca sulla performance art, su suggestioni e memorie di spazi e persone. Sono cresciuto ascoltando Concetta Barra e per questo non riesco a decifrare il mix di emozioni e responsabilità, che mi ha pervaso per l’occasione. Mi è stato affidato un ruolo importante, portare a Procida, una possibile connessione tra quello che è stato, che è e che sarà. Tutto questo, sotto gli occhi dell’immenso Maestro Peppe Barra, di illustri professori dell’Università Federico II e di personalità del mondo dell’arte e della cultura, come Lello Esposito e Stefano Martone. Spero di esserci riuscito oltre ad emozionarmi con amici e colleghi dello spettacolo, del calibro di Lina Sastri e Massimiliano Gallo, con gli altri ospiti e l’organizzazione. Abbiamo ancora bisogno di emozionarci ed emozionare – conclude Palumbo -. E questo premio ha sancito la certezza che l’arte è nutrimento: necessità, esigenza, sentimento… Espressione di libertà”.






Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il nuovo allestimento "Domus. Gli arredi di Pompei"

 


Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli inaugura il nuovo allestimento “Domus. Gli arredi di Pompei”, ospitato nelle sale del secondo piano. Curato da Massimo Osanna, Andrea Milanese e Ruggiero Ferrajoli, con la collaborazione di Luana Toniolo, il progetto invita a entrare nel cuore delle case pompeiane per riscoprirne il gusto, le abitudini e l’universo simbolico.


Attraverso bronzi, marmi, terrecotte e affreschi provenienti da diverse domus vesuviane, il visitatore è guidato lungo un itinerario che restituisce non solo la raffinatezza degli arredi e il valore artistico dei manufatti, ma anche l’atmosfera quotidiana e intima degli ambienti domestici. Le case degli antichi pompeiani diventano così spazi vivi, capaci di raccontare identità, aspirazioni, stili di vita.


Ogni oggetto esposto diventa frammento di una storia più ampia: quella di una società che ha fatto della casa un luogo di rappresentazione sociale, ma anche un contenitore di oggetti di straordinaria bellezza.


Con questo nuovo allestimento restituiamo centralità al racconto dell’abitare antico – commenta il Direttore generale Musei, Massimo Osanna – offrendo ai pubblici l’opportunità di entrare nelle domus pompeiane con uno sguardo rinnovato. Oggetti a lungo custoditi nei depositi, molti dei quali restaurati per l’occasione, tornano visibili e assumono nuova voce, raccontando storie di quotidianità, di gusto e di rappresentazione. È un percorso che unisce ricerca, tutela e valorizzazione, per rendere il museo sempre più un luogo vivo, capace di accogliere e coinvolgere”.

Circa duecentocinquanta reperti, in gran parte provenienti dai depositi del Museo, consentono oggi di entrare, con sguardo nuovo, nelle domus. Ogni elemento guida il visitatore alla scoperta delle funzioni dell’abitare, attraverso il mobilio (sedute, sgabelli, panche, tavoli, monopodi), la ricercatezza delle suppellettili (bracieri, lucerne, scaldavivande, candelabri, tazze), e la vivacità dell’apparato decorativo (sculture, ornamenti da fontana, oscilla, affreschi). Tecnica, artigianato e arte si fondono in un dialogo serrato che ha influenzato profondamente il gusto europeo tra XVIII e XIX secolo, lasciando tracce visibili anche nel design moderno.


Tra i reperti di maggiore rilievo figurano un grande braciere rettangolare, decorato in rame, stagno e ottone; un monumentale portalucerne impreziosito da superfici ageminate in rame e argento, con elementi scultorei quali un giovane Dioniso a cavallo di una pantera e una piccola ara accesa; un raffinato tavolino pieghevole con complesso meccanismo per il trasporto; un tavolino con monopodio a sfinge, ricco di motivi decorativi, dalla sfinge accovacciata al busto di Atena, fino alla cornice bronzea del piano marmoreo. Di grande fascino anche la statua di Apollo, raffigurato nell’atto di suonare la cetra, ispirata – come spesso accade nella statuaria romana – a modelli greci.


Trovano nuova valorizzazione nelle sale appena riallestite anche le grandi pareti affrescate della villa di NumerioPopidio Floro a Boscoreale, restaurate per migliorarne la leggibilità e restituirne appieno il valore artistico.


Di grande suggestione anche la Sala dei Grifi, che invita a riflettere sulla fortuna delle città vesuviane e sulla storia stessa del Museo; la sala prende il nome dagli arredi ottocenteschi oggi nuovamente visibili, dopo una lunga permanenza nei depositi: due grandi panche, un tavolo e vari supporti per vetrine, realizzati nel 1870 su iniziativa di Giuseppe Fiorelli, allora Direttore del Museo e degli Scavi di Pompei, ispirandosi a un originale pompeiano con piede a forma di grifo, anch’esso esposto. L’ambiente è completato da una copia del celebre Narciso di Vincenzo Gemito (l’originale si trova nella sala 91) e da una selezione di acquerelli, incisioni e fotografie che documentano la ricezione moderna di Pompei.


Il percorso si apre con uno spazio immersivo ispirato alla Casa del Fauno, che consente di esplorare, grazie alle nuove tecnologie, l’organizzazione architettonica e funzionale di una domus pompeiana. Un’introduzione evocativa che accompagna il visitatore alla comprensione degli ambienti domestici antichi e delle loro funzioni.


Mentre sono già in corso i lavori per il riallestimento delle sale della Villa dei Papiri, è stata presentata anche la nuova illuminazione delle sale dedicate agli affreschi di Pompei: realizzata in collaborazione con ERCO, consente finalmente di valorizzare al meglio questi straordinari capolavori della pittura antica.




AUTORI PER LIBERA INAUGURAZIONE NUOVA SEDE ANAC



L’alto valore culturale e sociale che l’Associazione LIBERA rappresenta con il suo costante impegno di lotta non solo contro le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma per la giustizia sociale, la ricerca di verità, la tutela dei diritti ha trovato la giusta e corretta corrispondenza nelle associazioni di categoria del Cinema e dell’audiovisivo (ANAC e AIDAC), teatrale (CENDIC), radiotelevisivo (ANART), aderenti alla federazione AUT-AUTORI, che hanno dato vita, negli spazi di ExtraLibera di Via Stamira 5, a una serie di iniziative di sicuro impatto finalizzate ad avviare in  prospettiva una progettualità comune.

Si è partiti il 9 giugno, con la rassegna di corti cinematografici di autrici under 35, nell’ambito de Cinema D’idea - Women’s International Film Festival a cura di Patrizia Fregonese de La Tribù dell’arte e dell’Anac per poi proseguire, il lunedì successivo 16 giugno, con la presentazione de “Il Mestiere Dell’autore - gli autori radiotelevisivi si raccontano”  a cura di Linda Brunetta e Stefano Sarcinelli per finire con un evento, a cura di Alessandro Trigona e Maria Letizia Compatangelo, legato alla presentazione dei bandi del Premio Cendic e del Premio Autori riconoscimenti entrambi dedicati ad Angelo Longoni, regista, drammaturgo, scrittore recentemente scomparso.

Dal cinema al teatro passando dalla radiotelevisione, negli spazi di Extralibera si sono registrate le presenze di giovani registe quali Isabella Delle Monache, Valeria Fusco, Gaia Siria Meloni, Zoe Perfetti, degli autori radiotelevisivi Massimo Cinque, Claudio Fois, Maurizio Giannotti, Cristoforo Gorno, Stefano Sarcinelli, Bruno Voglino, Per Finire Nell’ambito Teatrale, Cinematografico Con La Presenza Di Autori E Registi Quali Stefano Arditi, Alberto Bassetti, Duska Bisconti, Violetta  Chiarini, Gianni Clementi, Maria Teresa Di Clemente, Rosario Galli,  Agostino Gambino, Giuseppe Manfridi, Francesca Occhipinti, Liliana Paganini, Pier Lorenzo Pisano, Daniele Poto, Roberto Mariani, Mario Scaletta, Nora Venturini, il compositore Francesco Verdinelli, il critico teatrale Marcantonio Lucidi, Tania Corsaro e Ida Di Benedetto (Produttrici), gli attori e interpreti Edy Angelillo, Giorgio Borghetti, Massimo Ghini, Adelmo Togliani, Francesco Siciliano (Presidente Della Fondazione Teatro Di Roma) uniti nel ricordo di Angelo Longoni in un sentito abbraccio alla regista e attrice Eleonora Ivone che ha richiamato alla memoria l’autore milanese recentemente scomparso.

 

Ad organizzare i diversi eventi: Patrizia Fregonese e Alessandro Rossetti per l’ANAC, Linda Brunetta per l’ANART, Maria Letizia Compatangelo per il CENDIC, Toni Biocca per l’AIDAC e Alessandro Trigona per la Federazione Aut-Autori, ente che ha coordinato le tre diverse iniziative.

 

Una prospettiva di collaborazione tra gli AUTORI e LIBERA che si profila potere essere piuttosto proficua nell’elaborazione di comuni progetti che possano vedere i giovani autori del cinema, dell’audiovisivo, del teatro, della radiotelevisione, della letteratura protagonisti e interpreti del vivere oggi la “legalità” nelle sue diverse accezioni.

 

Tre eventi importanti che avranno nell’inaugurazione da parte del Presidente dell’ANAC, FRANCESCO RANIERI MARTINOTTI, in presenza del Presidente del Terzo Municipio di Roma, Paolo Marchionne, della nuova sede dell’Organizzazione, a Roma, in via CIMONE 161, Martedì 1 luglio, alle 19.00, la sua ideale e conclusione.

 

Maggiori informazioni su: www.aut-autori.itwww.cendic.it

Le iniziative sono realizzate con il Fondo per il diritto di prestito pubblico nella categoria “autori di videogrammi”.



 

 

AL MUSEO MADRE L’INCONTRO “Rebecca Horn - Connecting energies. Bodies, machines and spirits”

 In occasione della mostra Rebecca Horn – Cutting Through the Past al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Rivoli, Torino) a cura di Marcella Beccaria, la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre presenta, mercoledì 2 luglio alle ore 18 (Sala Madre del museo, via Luigi Settembrini, 79), l’incontro “Rebecca Horn - Connecting energies. Bodies, machines and spirits”.

 

L’evento è a ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili, e si svolgerà in italiano e in inglese.

 



L’incontro è realizzato dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre in collaborazione con il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e il museo Haus der Kunst di Monaco di Baviera.

 

A introdurre l’appuntamento sarà Angela Tecce Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, e ad intervenire saranno Jana Baumann Senior Curator, Haus der Kunst, Monaco di Baviera, Marcella Beccaria Vice Direttrice, Capo Curatrice, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, ed Eva Fabbris Direttrice museo Madre.

 

Al museo Madre, dal 2005, fa parte della collezione permanente l’opera Spirits di Rebecca Horn. Un omaggio della performer tedesca alla città di Napoli e al culto delle anime pezzentelle, Spirits è composta da vari calchi in ghisa di un teschio ritrovato all'interno del Cimitero delle Fontanelle che, attraverso un complesso sistema di specchi e meccanismi, crea un gioco di immagini fra ombre e luci, ricreando l’idea di continuità fra il mondo terreno e l’aldilà.

 

La mostra al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Rebecca Horn – Cutting Through the Past (23 maggio – 21 settembre 2025) è la prima retrospettiva dedicata all’artista in un museo italiano e la prima grande esposizione dopo la sua recente scomparsa. Il progetto nasce dalla cooperazione tra il Castello di Rivoli e Haus der Kunst, Monaco di Baviera, a seguito della personale dell’artista organizzata dalla stessa istituzione nel 2024, curata da Jana Baumann.

L’esposizione presenta oltre 35 opere dell’artista tra installazioni, sculture, video, film e disegni che si estendono dagli esordi negli anni sessanta a opere recenti, con importanti prestiti di opere raramente esposte provenienti dalla Fondazione Moontower, originariamente istituita in Germania dalla stessa artista.

 



Ozonoterapia, in Irpinia un nuovo punto di riferimento nel settore dermatologico e medico-estetico

 

Un nuovo punto di riferimento all'avanguardia nel campo dell’ozonoterapia e della medicina estetica è finalmente operativo ad Avellino. La Dott.ssa Carmen Montanile, medico chirurgo con significativa esperienza in radiologia diagnostica, ha recentemente inaugurato il proprio studio, proponendo trattamenti altamente innovativi e specializzati, con particolare attenzione all'applicazione dell’ozonoterapia nel settore dermatologico e medico-estetico.

La Dott.ssa Montanile, membro autorevole della Società Scientifica Italiana di Ossigeno-Ozono Terapia (SIOOT), utilizza nei suoi trattamenti le linee guida elaborate dalla SIOOT stessa e approvate dal Servizio Sanitario Nazionale. Questi protocolli terapeutici sono riconosciuti a livello internazionale e prevedono l’impiego esclusivo di apparecchiature certificate, assicurando così ai pazienti un trattamento sicuro, efficace e scientificamente comprovato, per la prima volta disponibile ad Avellino.


L’ozonoterapia è nota per le sue straordinarie proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, rigenerative e rivitalizzanti. Tra le principali applicazioni offerte dalla Dott.ssa Montanile, figurano trattamenti specifici contro l’acne e le imperfezioni cutanee, procedure estetiche mirate alla rivitalizzazione e ringiovanimento della pelle, nonché tecniche efficaci nella riduzione della cellulite. Inoltre, l’ozonoterapia risulta particolarmente efficace come supporto terapeutico nel trattamento delle ernie discali, dolori articolari e altre problematiche muscolo-scheletriche, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti.

Con l'apertura di questo nuovo studio, Avellino si arricchisce di una struttura innovativa, in cui la competenza e la professionalità della Dott.ssa Montanile si uniscono a un’attenzione costante al benessere e alla cura personalizzata dei pazienti. Il centro, situato in una zona facilmente accessibile della città, rappresenta una novità assoluta per il territorio irpino, che potrà beneficiare di trattamenti medico-estetici avanzati e certificati secondo i più elevati standard internazionali.

Lo studio della Dott.ssa Montanile è destinato a diventare un punto di riferimento importante per quanti cercano soluzioni innovative e affidabili nel campo della medicina estetica e terapeutica.

Il cibo protagonista del cambiamento – Best Company Awards al Truth di Pozzuoli sul lago d'Averno, nei Campi Flegrei



Si è svolta con straordinario successo la prima edizione del Premio Truth – Best Company Awards, evento promosso da Truth Events & Restaurant, volto a celebrare l’eccellenza delle aziende del settore agroalimentare e dei professionisti che si distinguono per innovazione, sostenibilità e visione etica nella filiera del cibo.

La serata, tenutasi il 28 giugno 2025 presso la sede Truth, ha visto la partecipazione di centinaia di ospiti, tra imprenditori, rappresentanti istituzionali, giornalisti e professionisti del settore, confermandosi fin da subito come un appuntamento di riferimento per chi considera il cibo non solo nutrimento, ma cultura, impresa e futuro.

Un inizio elegante e suggestivo

L’evento è stato introdotto dalla giornalista e conduttrice Paola Mercurio, che ha aperto i lavori con un caloroso benvenuto e una presentazione della missione del Premio Truth. L’accoglienza musicale, curata dal raffinato trio d’archi Muse Strings, ha contribuito a creare un’atmosfera sofisticata e coinvolgente sin dai primi minuti della serata.

Il valore delle istituzioni

A seguire, sono stati portati i saluti istituzionali del Comitato Tecnico, con i ringraziamenti ufficiali ai prestigiosi enti che hanno concesso il loro patrocinio e sostegno morale all’iniziativa:

  • Istituto di Cultura Meridionale
  • Corpo Consolare Diplomatico di Napoli
  • A.M.I.R.A. – Associazione Maître Italiana Ristoranti e Alberghi
  • Fondazione E. Novation
  • Cattedra UNESCO presso l’Università Federico II di Napoli, rappresentata dalla Prof.ssa Annamaria Colao

Gli interventi

Hanno poi preso la parola figure chiave nella promozione e realizzazione dell’iniziativa.
Un intervento sentito è stato quello della Lady Chef Alessandra Barrazi, rappresentante della Federazione Nazionale Italiana Cuochi. A seguire, è stata invitata sul palco la Dott.ssa Dorotea Ragucci, CEO e Founder di Truth e ideatrice del premio, che ha illustrato il valore etico, imprenditoriale e culturale del premio, rivolto a chi opera con coscienza e visione nel settore del food & beverage.

Hanno portato il loro saluto anche il direttore artistico del premio Alfredo Mariani e il direttore artistico di Truth Events & Restaurant Fabio Ragucci, che hanno ringraziato il pubblico e le aziende per l’entusiasmo e la partecipazione.

Le premiazioni

Cuore della serata è stata la cerimonia di premiazione, che ha celebrato aziende virtuose del panorama nazionale:

  • Biffi – Ritira il premio Marco Tommasini, responsabile vendite Campania. Premia Giuseppe Sorrentino della Fondazione E. Novation.
  • La Fiammante – Ritirano il premio Francesco Franzese e Giuseppe Urciuolo. Premia Alessandra Barrazi.
  • Dorella – Ritira il premio il proprietario Sig. Alfonso Candela.
  • La Gaudianense – Ritira il premio il Direttore Generale di Sunrise Spa – Cash Food & Beverage, Attilio Mattiacci.
  • Sant’Orsola – Ritira il premio il responsabile vendite Campania Nicola Borriello. Premia Dario Duro di A.M.I.R.A.
  • Granata – Ritira il premio il proprietario Gennaro Granata. Premia Rosario Lopa, socio onorario AMIRA e portavoce della Consulta Nazionale Agricoltura e Turismo.
  • Pavone – Ritira il premio Angelo Garuti.

I riconoscimenti sono stati consegnati sul palco con la proiezione dei rispettivi videomessaggi aziendali sui ledwall, a conferma dell’identità e dell’impegno dei brand premiati.

Premi interni e ringraziamenti

Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutto lo staff Truth, con premi speciali assegnati a:

  • Giovanni Peluso, Direttore di Sala
  • Gli chef Pasquale Palladino e Mario Bevilacqua
  • Il Bar Manager Antonio Menniti

I premi sono stati consegnati direttamente dalla Dott.ssa Dorotea Ragucci e dal direttore artistico Fabio Ragucci, a riconoscimento dell’altissimo livello di professionalità e passione messo al servizio dell’evento.

Un plauso particolare è andato all’ufficio stampa di Veronica Caprio, che ha curato con efficienza e visione strategica tutta la comunicazione pre e post evento.

Una serata da ricordare

Tra gli ospiti d’onore della serata, ha incantato il pubblico la showgirl Sylvie Lubamba, attrice e conduttrice televisiva, che ha regalato un momento di eleganza e fascino, molto apprezzato dai presenti.

Dopo la consegna dei premi, la serata è proseguita con le sonorità swing dell’Arturo Caccavale Swing Quartet, che ha accompagnato la cena e l’after party con un repertorio coinvolgente e raffinato. A conclusione, il taglio della torta ha suggellato una serata memorabile.

Il cibo come veicolo di futuro

Il Premio Truth nasce per raccontare un settore in evoluzione, che sa guardare oltre il prodotto per investire in cultura, benessere e responsabilità.
Un premio che mette al centro il cibo come strumento di cambiamento, capace di unire imprese, territori e persone.

Questa prima edizione ha rappresentato non solo un traguardo, ma l’inizio di un percorso destinato a crescere ed evolversi nel tempo.
Le aziende premiate, selezionate tra eccellenze provenienti da tutto il territorio nazionale, testimoniano la vitalità e la diversità di un comparto che guarda al futuro con competenza e passione.

Alla luce del grande entusiasmo riscontrato tra i partecipanti, e della richiesta a gran voce di una nuova edizione, siamo felici di annunciare che il Premio Truth tornerà il prossimo anno con la sua seconda edizione, ancora più ricca di contenuti, partecipazione e visione.

Truth Events & Restaurant
con gratitudine verso tutti coloro che hanno reso possibile questo evento, dà appuntamento al 2026.



Donatella Donatelli in mostra al Museo Irpino di Avellino, opening venerdì 4 luglio 2025

È dedicata a due pilastri della cultura italiana la mostra di Donatella Donatella “Dante+Leopardi” che inaugurerà venerdì 4 luglio 2025, alle ore 17,30, presso le sale del Museo Irpino di Avellino.
L'esposizione si colloca nell'ambito di Portfolio, la rassegna che il Museo Irpino dedica specificamente alla fotografia e alle realtà più interessanti del panorama nazionale.

Con 15 scatti e 3 opere video la fotografa napoletana traccia un percorso visivo che intreccia le figure di due tra i più grandi poeti della letteratura italiana: Dante Alighieri e Giacomo Leopardi. La mostra, a cura di Chiara Reale, propone un viaggio fotografico simbolico e visionario che lega le opere dei due autori, riletti da Donatella Donatelli con sguardo contemporaneo. Donatelli non si limita a rappresentare i ritratti ideali dei due autori, ma esplora le dimensioni universali del loro pensiero: l'aldilà dantesco si confronta con l'Infinito leopardiano, l'esilio del poeta fiorentino con il pessimismo del recanatese, in un confronto che evidenzia la profonda attualità di entrambi.  
Al ritratto, sua forma espressiva di elezione, Donatelli accosta un intricato simbolismo. Nelle sue fotografie - in cui dominano contrasti cromatici netti con la scelta del bianco e nero combinati al rosso, all'oro e al verde – ogni posa, ogni sguardo, ogni minimo dettaglio scelto per lo scatto ha un significato allegorico preciso ma che l'autrice decide di non svelare, lasciando al fruitore la possibilità di essere parte attiva nella decodificazione del simbolo oppure di lasciarsi trascinare dal flusso delle immagini in successione.  

A corredo dello mostra è editato il catalogo “Dante+Leopardi” (ed. Il Papavero), con testi della curatrice Chiara Reale e del giornalista e scrittore Generoso Picone.
L'esposizione sarà visitabile fino al 6 settembre 2025. In occasione del finissage sarà presentato il catalogo.


Scheda tecnica

Dante+Leopardi
mostra fotografica di Donatella Donatelli

a cura di Chiara Reale

Dal 4 luglio al 6 settembre 2025
Inaugurazione: venerdì 4 luglio 2025, ore 17,30

Complesso Monumentale Carcere Borbonico – P.zza Alfredo de Marsico, Avellino
 Info e Contatti:

www.sistemairpinia.provincia.avellino.it
info@museoirpino.it 
0825790733

domenica 29 giugno 2025

“CHARLIE CHAPLIN l’uomo dietro la maschera” al Giardino dell’Orco 6 Luglio Teatro (alla deriva) al Giardino

Domenica 6 luglio, alle ore 19.00, parte ufficialmente la XIV edizione di una rassegna che continua a regalare al pubblico uno scenario suggestivo e distante dal caos della città ma totalmente nuovo. L’iniziativa, ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il tredicesimo anno, cambia il luogo di rappresentazione e si trasferisce al Giardino dell’Orco, sito in via Lago Averno n. 6 a Pozzuoli. Anche il nome si trasforma quindi in Teatro (alla deriva) al Giardino.

 

Per il primo spettacolo Il Demiurgo presenta “CHARLIE CHAPLIN l’uomo dietro la maschera”, con la drammaturgia e la regia di Franco Nappi che è anche in scena con Mario Autore e Chiara Vitiello. Il genio di Chaplin tra ironia e malinconia, creatività e realismo, strizzando l’occhio al linguaggio cinematografico. Dietro la maschera di Charlot si celava una personalità unica e discussa, tra amori impossibili e complesse relazioni familiari. La sua storia è quella del ‘900, dalla depressione alla nascita di Hollywood, dal nazismo all’anticomunismo, alla guerra fredda. Chaplin è qui interpretato dal candidato ai Nastri d’Argento 2021, Mario Autore.

 

L’appuntamento con il teatro immerso nella natura del territorio flegreo prevede 4 spettacoli di 4 giovani e talentuose compagnie impegnate a far ridere ed emozionare il pubblico.

 

«Nulla dura in eterno ma tutto si trasforma.

E così anche noi di ‘Teatro alla Deriva’, arrivati alla quattordicesima edizione, abbiamo ben pensato di trasferire questa ‘deriva’ in natura.

‘Teatro (alla deriva) al Giardino’ è il nuovo titolo di questa rassegna che si trasforma, dunque, ma senza perdere di vista alcuni concetti basilari.

Niente laghetto e niente zattera: quest’anno i quattro spettacoli del nostro cartellone prenderanno vita all’interno di un’altra splendida e inedita cornice, il Giardino dell’Orco, sul lago d’Averno, a pochi passi dalle stesse Stufe di Nerone.

Qui, sotto un albero dai grandi rami che si estendono in tutte le direzioni, una sorta di presenza beckettiana silenziosa e intrigante, andranno in scena, e senza l’ausilio di luci artificiali, i lavori selezionati.

Questo luglio, quindi, il pubblico sarà chiamato a vivere con noi l’esperienza del teatro a filo di tramonto (l’inizio degli spettacoli è previsto alle ore 19.00) e con intorno un panorama unico, con il lago d’Averno alle spalle degli attori, con la luce che andrà a spegnersi giusto in tempo per consentire agli spettacoli di essere portati e termine.

Mi auguro e ci auguriamo vivamente che il folto e affezionato pubblico che ci ha accompagnati sulla zattera in tutti gli anni precedenti abbia voglia di godersi il teatro nella natura di questa nuova edizione.

Sono sicurissimo che l’esperienza non sarà da meno.

 

Passiamo al dettaglio degli spettacoli.

Si comincia con un lavoro su Chaplin, “Charlie Chaplin (l’uomo dietro la maschera)”. Una sorta di ritratto che va ben al di là del canonico modo di raccontare questo grandissimo artista, che fu ben altro che lo Charlot conosciuto e amato in tutto il mondo. Mario Autore, già nel ruolo di Eduardo De Filippo nel film diretto da Sergio Rubini, interpreta quindi un uomo inquieto, fattivo, dall’infanzia complicata, dagli amori molteplici e dagli ideali non scontati.

Il 13 Luglio, la rilettura di uno spettacolo comico cult, “Francesca da Rimini-Un Disastro Comico”, con in scena, tra gli altri, Domenico Pinelli, altro interprete del film sui De Filippo con la regia di Rubini. In questo divertentissimo gioco di teatro nel teatro, i quattro interpreti innestano da subito la marcia più alta, dando vita ad un fuoco di fila irresistibile di gag, qui pro quo e scarti semantici e linguistici.

Un debutto assoluto, invece, il 20 Luglio, “Caivano dreamin’”, fantasioso racconto nel quale si immagina l’incontro casuale di due immigrati napoletani, guarda caso entrambi di Caivano, in una New York di inizio Novecento. Questi due strani figuri danno così vita ad un racconto sul filo del surreale, tra ironia e grottesco, nel quale a prevalere è il desiderio di cambiare la propria vita e, in certo qual senso, anche il mondo.

Si chiude con “La voce a te dovuta”, il 27 Luglio. In questo lavoro due gemelle, identiche ma totalmente diverse per concezione della vita e approccio alla realtà, si misurano con la realizzazione di un podcast che possa aiutare il mondo femminile a usare la propria voce nel tentativo di cambiare le cose. Il conflitto tra le due prenderà strade diverse, tra momenti poetici e surreali, mettendo gli spettatori come davanti ad uno specchio».

Giovanni Meola

Teatro (alla deriva) al Giardino altri appuntamenti in programma:

Domenica 13 Luglio

Henna – Teatro

“FRANCESCA DA RIMINI – UN DISASTRO COMICO”

riscrittura (da Antonio Petito) | Francesco Rivieccio

drammaturgia scenica – regia | Vittorio Passaro

con | Vittorio Passaro – Domenico Pinelli – Francesco Rivieccio – Francesco Romano

 

Un divertentissimo gioco teatrale grazie al pretesto di una compagnia che non si presenta e alla tragedia che non si farà più. Ma agli spettatori non si può negare lo spettacolo e così un capocomico strampalato, aiutato da un suggeritore ancor più strampalato, lo fa andare comunque in scena. Prendendo spunto dalla farsa di Petito, un quartetto di attori assai affiatato trasforma la tragedia in un… disastro comico, tra frizzi, lazzi, giochi di parole ed equivoci.

 

Domenica 20 Luglio

Nu’ Tracks

“CAIVANO DREAMIN’”

testo – regia | Fulvio Sacco

coaching | Armando Pirozzi

con | Christian Giroso – Fulvio Sacco

 

Nel 1926, due uomini della provincia di Napoli inseguono il sogno americano partendo per New York. Portano solo speranze, sogni e bottiglie di anice con un topo disegnato sull’etichetta. E se il topo su quelle bottiglie fosse diventato poi una leggenda, ispirando Mickey Mouse? Tra paradossi, comicità e colpi di scena, non vogliamo riscrivere la storia, ma raccontare quella improbabile, invisibile. Quella che abita il cuore… sempre.

 

Domenica 27 Luglio

Piccola Città Teatro

“LA VOCE A TE DOVUTA”

di | Sharon Amato

regia | Ettore Nigro

con | Anna Bocchino – Clara Bocchino

 

Due gemelle e un podcast da realizzare. In un alternarsi di piani narrativi e temporali, che raccontano a fondo la realtà, tra dramma e ironia, le due si interrogano e si scontrano. Come il rovescio di una stessa medaglia, divise tra razionalità e utopia, accolgono storie altrui nel tentativo di approfondire la complessità e le domande sulla violenza dei nostri giorni. Parola, silenzio e stati d’animo evocano il tentativo di dar voce all'inespresso.

 

 

 

Giardino dell’Orco (via Lago Averno n. 6, Lato Sinistro, Pozzuoli)

giorni e orari: 6 Luglio | 13 Luglio | 20 Luglio | 27 Luglio - ore 19:00

info e prenotazioni infoteatroalladeriva@gmail.com – 320 2166484 (solo whatsapp)

www.tsdn.it/teatroalladeriva

http://www.virusproduzioni.it

LE CONFUSIONI DI MIALE, IL CANTO SULLA POLVERE E OSTERMAIER SULL’AMORE DI PASOLINI PER IL CALCIO AL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL

Giugno lascia il testimone a luglio, ma non cambia lo schema vincente del Campania Teatro Festival. Con tre proposte teatrali, un concerto ricco di suggestioni e  un film tratto da una storia vera di femminicidio a comporre la proposta complessiva del 1° luglio.
 
Cinque quadri scenici e altrettante declinazioni diverse della verità, in un curioso sovrapporsi di immagini e parole. Questo è il gioco teatrale di “Confusioni” del drammaturgo britannico Alan Ayckbourn, lo spettacolo atteso al Sannazaro alle 21. “La vicina di casa ed il marito non rimproverano alla “Figura materna” il suo comportamento maternamente parossistico, ma anzi diventano essi stessi bambini. Harry, marito scontento in trasferta di lavoro, corteggia goffamente “Al bar”, laddove una immediata rivelazione delle sue intenzioni avrebbe avuto forse un successo immediato sulle due svagate e annoiate stagiste; due coppie di coniugi battibeccano furiosamente ad un ristorante, “Tra un boccone e l’altro”, incuranti di un imperturbabile maitre ed ancor di più dell’inutilità dell’essere altrove dalle proprie case; tutti i protagonisti della “Festa di Gosforth” continuano a dibattersi  per la  buona riuscita di un evento che sembra fondamentale per la loro vita mentre gli accadimenti farseschi lo rendono invece  progressivamente secondario, e poi insignificante, e poi ancora meno……  La verità fa capolino ed esplode poi fragorosa quando i protagonisti, scambiandosi, come da titolo del quadro finale, “Due chiacchiere al parco”, parlano con sincerità, ma nessuno, anche ora, ascolta l’altro.  Forse perché è ormai troppo tardi e sullo spettacolo (o sulla vita?) cala la tela. Peccato per la vita. Sarebbe stato sufficiente sentire e guardare per riconoscersi. Meglio per il teatro. Capire quasi mai fa rima con ridere”, scrive il regista Peppe Miale. In scena Angela de Matteo, Massimo de MatteoLuciano Giugliano e Stefania Remino. Con la partecipazione di Ernesto LamaDurata 120 minuti (con intervallo).
 
Un’invocazione all’amore come pratica rivoluzionaria contro l’ordine del mondo, all’arte come scelta di vita. Questo è invece “Il canto sulla polvere - Invocazione a Ingeborg Bachmann” di e con Alessandra Chieli, in scena il 1° luglio alle 22 al teatro Tedér. Un processo surreale in cui Dio è chiamato a rispondere del dolore e dell’amore, mentre due giovani — Jennifer e Jan — rivivono, tra flashback e visioni, la loro storia. Tra poesia, interrogatori, scoiattoli messaggeri e stanze d’albergo, si consuma un atto d’accusa contro l’oblio e l’indifferenza. Un tributo alla scrittura radicale e visionaria di Ingeborg Bachmann, dove la lingua è fuoco e ferita, sogno e resistenza. La regia è di Alessandra Chieli, il disegno coreografico di Julianne Ricciardi, le musiche originali di Michele Mandrelli e Toni Virgillito. Durata 55 minuti.
 
Al Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale alle ore 21 per la sezione SportOpera, scende in campo “Il gioco sacro”, liberamente tratto da “Reportage sul dio di Pier Paolo Pasolini, con Riccardo Festa. Musiche eseguite dal vivo da Francesco Forni. Il testo è di Albert Ostermaier.
Pasolini amava il calcio. Suona contraddittorio. Quasi blasfemo. Addirittura implausibile. Come se la levatura intellettuale del Poeta, il portato etico della sua scrittura e quello politico di un’azione artistica mai disgiunta da quella civile, non potessero abbassarsi ad un piacere così triviale.
Eppure a Pasolini il calcio piaceva proprio tanto. Giocava partite interminabili con un agonismo insospettabile, che fossero squadre di ragazzetti di borgata o sfide tra colleghi e amici. Era tifoso del Bologna. Commentava con competenza formazioni e moduli tattici.
E, soprattutto, ne ragionava e ne scriveva. Immaginava storie e scenari, cercava intorno al fatto sportivo il suo episteme, la ragione di uno spazio che ne creasse i presupposti e gli esiti.
Lo colpiva la dimensione collettiva e rituale, la danza tribale delle domeniche tra bar, stadio e radiocronache, l’eterna predisposizione del maschio a dividersi in tribù, a creare affiliazioni inattese e alleanze improbabili. Coglieva del calcio la dimensione sacra, inscindibile dal gioco stesso, quella partecipazione collettiva che portava ad isterismi e passioni destinate solitamente al culto, una moderna religione, con santi e miracoli annessi. Impossibile da snobbare. Impossibile per Pier Paolo non calarsi nel gioco totalmente, con quella furia di vivere che lo ha sempre segnato. La regia è di Riccardo FestaDurata 75 minuti.
Sempre a Palazzo Reale, ma al Teatro di Corte, per la sezione Cinema sarà proiettato alle 21 “Io ti conosco” con la regia di Laura Angiulli che sarà presente all’evento. Due storie corrono parallele nello sviluppo della trama: la prima asseconda la vicenda di vita della protagonista Nina e si sviluppa parallelamente all’andamento del film. L’altra invece prende le mosse dal filmato che Nina va costruendo in qualità di montatrice, e che ha come tema un dramma della gelosia, con tragico epilogo. Durata 90 minuti.
Palazzo Reale continua a ospitare anche le serate del Dopofestival al Giardino Romantico, a cura di Drop Eventi. Alle 22.30 Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, una delle più grandi coppie del jazz italiano di oggi, regaleranno emozioni musicali con “Il cielo è pieno di stelle”, un concerto interamente dedicato alle interpretazioni originali di brani del repertorio di Pino Daniele.
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
 
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e i pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it
 

È iniziata tra gli applausi e un pubblico internazionale la XXIII edizione dell’Ischia Film Festival

Il primo Film Cocktail al Terrazzo del Castello ha segnato l’apertura ufficiale del festival. Il direttore artistico Michelangelo Messina ha spiegato la scelta simbolica del luogo: inaugurare da un versante inedito del Castello, solitamente riservato alle cene, “perché da qui nasce la luce”. In un tempo che definisce “tra i più drammatici della nostra storia, per molti versi medioevale e barbarico”, accendere la luce – reale e cinematografica – diventa per lui “un gesto di speranza, ma anche un invito alla consapevolezza”. Il programma della serata, ricco di opere che affrontano temi come la solitudine, la memoria, l’identità e il cambiamento climatico, è pensato per promuovere, attraverso il cinema, “un dialogo tra culture diverse: solo conoscendo l’altro si costruiscono rispetto e pace”.

La serata è proseguita con l’inaugurazione della mostra fotografica Vedere, ascoltare. Appunti fotografici su L’amore buio, curata da Gianni Fiorito e allestita nel Carcere Borbonico. Un’esposizione che restituisce uno sguardo ravvicinato sull’opera di Antonio Capuano. “Il mio compito – ha detto Fiorito – è osservare, capire, entrare nella testa del regista per restituire con le immagini l’anima del film”.

A seguire, presso la Cattedrale dell’Assunta, la proiezione de L’amore buio di Capuano, film intenso che affronta il trauma della violenza sessuale e la possibilità di redenzione attraverso un percorso interiore di trasformazione.

Durante l’appuntamento “Parliamo di Cinema”, è stato presentato il libro Lo sguardo attivo di Gianni Fiorito. Armando Andria, Alessia Brandoni e Fabrizio Croce hanno animato un dialogo aperto sul ruolo dell’immagine nella narrazione cinematografica.

In Piazza d’Armi, le proiezioni di Spiaggia di vetro e Il mare breve hanno condotto gli spettatori attraverso geografie fisiche e interiori. L’opera di Will Geiger, in anteprima mondiale, racconta legami fragili tra vite isolate, segnate da distacchi e perdite. Il regista ha raccontato che “l’ispirazione nasce da un ricordo d’infanzia: quei frammenti di vetro levigati sulle spiagge siciliane, metafora perfetta di una vita spezzata ma in cerca di riscatto”. Alla proiezione erano presenti anche il produttore Simone Catania e gli attori Claudio Castrogiovanni, Peppino Mazzotta e Imma De Donato. Castrogiovanni ha ricordato: “Quando ho letto la sceneggiatura, ho chiamato subito il produttore: non voglio fare questo film. Devo fare questo film”. Per Catania, girare sullo Stretto “equivale a catturare un’immagine che potrebbe restare nella storia”, mentre Mazzotta ha sottolineato: “Ogni storia ha bisogno di un antagonista. È lui a far emergere il cambiamento nell’eroe. E da un po’ mi trovo spesso in quel ruolo”.

Il mare breve, cortometraggio di Matteo Gamannossi e Riccardo Cocumarolo, racconta la solitudine di un guardiano di faro nelle isole Faroe. I due registi hanno voluto raccontare “qualcosa di estremamente distante, non solo geograficamente ma anche dall’esperienza comune”. Il protagonista, in pensione, si rende conto che ciò che davvero desiderava non era il riposo, ma “quella vita in solitudine, tra il mare e il vento”.

Alla Casa del Sole, spazio anche a tre opere internazionali: The Professional Parent di Erik Jasaň, Headache di Paria Shojaeian e Oceania: Journey to the Center di Natalie Zimmerman. Quest’ultima ha descritto il suo film come “un’intima offerta. L’isola è un personaggio, e il nostro messaggio è semplice: dobbiamo ricostruire il legame con i luoghi che chiamiamo casa”.

Il Festival prosegue domenica 29 giugno con nuovi ospiti e proiezioni. Attesissima l’attrice premio Oscar Marcia Gay Harden, che introdurrà Crocevia della morte dei fratelli Coen. In programma anche le opere di Rashid Masharawi, Agnieszka Zwiefka e Igor Zuikov.

L’Ischia Film Festival si conferma così, giorno dopo giorno, come uno spazio necessario dove il cinema incontra lo sguardo del mondo.




La ventitreesima edizione dell’Ischia Film Festival si svolgerà dal 28 giugno al 5 luglio al Castello Aragonese d’Ischia, diretta da Michelangelo Messina e sostenuta da: MiC - Direzione Generale Cinema e audiovisivo, Regione Campania - Film Commission Regione Campania, BONACINA, BPER Banca, TRECCANI Esperienze, ViVeTech.

Valerio Nobili… artista poliedrico: tra TV, Radio, Musica e Circo.

 


Dopo una stagione ricca di successi ottenuti in TV al timone del programma Stai Con Me Talent e a Radio Italia Anni 60, il presentatore radio televisivo Valerio Nobili (nella foto a cura di Alessio Vissani) si è lanciato in una nuova avventura artistica, ovvero si è dedicato alla musica con un singolo di debutto «MUSICA», prodotto da Nicola Ursino che ha anche scritto e arrangiato il brano.

Il singolo è disponibile su Spotify e su tutte le piattaforme digitali e sarà presentato nelle più grandi manifestazioni d’Italia dove il talentuoso Valerio Nobili presenterà al numeroso pubblico il suo primo singolo dal sapore estivo.

Con la sua eleganza e professionalità, Valerio Nobili è al timone dello show televisico musicale Stai Con Me Talent, in onda su numerose TV in tutta Italia. Inoltre, tutte le puntate sono disponibili anche sul canale YouTube di ProduShow.

Il format, condotto da Nobili, è interamente dedicato alla musica emergente e vanta numerose edizioni ottenendo sempre un grande successo di pubblico e di critica.

Attualmente sono aperte le ISCRIZIONI per partecipare al programma, un’opportunità per tutti gli aspiranti cantanti, attori e ballerini di esibirsi in TV, è possibile inviare una mail all’indirizzo staiconmeradio@libero.it o chiamare il numero 350 813 9087.

Tante novità artistiche per il presentatore radio televisivo Valerio Nobili, anche l’approdo al Circo Rolando Orfei che lo vede nelle vesti di presentatore dello show al fianco dello showman KRASSYM.

Infatti per i prossimi mesi lo spettacolo circense vedrà la partecipazione straordinaria del duo KRASSYM-NOBILI in sinergia con la produzione Adami Athos Production e la storica famiglia circense Coda Prin, custode della tradizione Orfei e che arricchisce ancor di più lo show circense già pluripremiato e visto da milioni di persone, che nella sua modernità abbraccia e rispetta la vera e consolida tradizione circense italiana. Uno show unico nel suo genere! che nella sua modernità abbraccia e rispetta la vera e consolida tradizione circense italiana e che vedrà scendere nella grande pista tanti artisti di primo livello provenienti da tutto il mondo.
foto di Alessio Vissani

PRESENTAZIONE LIBRO DONATELLA ZACCAGNINI ROMITO

 




Sarà presentato il prossimo mercoledì 2 luglio 2025, alle ore 18.00 nel Mondadori Bookstore di Via Piave 18 a Roma, l’esordio letterario di Donatella Zaccagnini Romito con il suo romanzo “Segreti di una Escort di classe – 96.99.92 una battaglia per la libertà”, edito da Armando De Nigris Editore.

Un romanzo che vuole essere la storia di una donna, di una scelta, di una battaglia interiore che diventa simbolo di autodeterminazione.

Il libro, intenso e provocatorio, scardina tabù e convenzioni, raccontando una storia fuori dagli schemi, al femminile, che mette in discussione ruoli, giudizi e apparenze. Attraverso la protagonista - una Escort di alto profilo - l’autrice ci accompagna in un viaggio fatto di scelte consapevoli, solitudine e riscatto, sullo sfondo di una società che osserva ma non sempre comprende.

Donatella Zaccagnini Romito intreccia corpo e mente, lavoro e sentimenti. Il finale è una riflessione concreta: l’esistenza di un codice Ateco per le accompagnatrici, simbolo di una professione vissuta nell’ombra, ma che chiede riconoscimento e libertà.

Durante la serata, l’autrice dialogherà con il pubblico presente e firmerà le copie del libro, che potrà essere acquistato direttamente in loco o online (https://amzn.eu/d/1xdhYuu). L’evento sarà anche un’occasione per confrontarsi su temi attuali come libertà personale, identità e dignità delle donne.

Come la stessa autrice dichiara: “Essere un’Escort, oggi, significa camminare su un filo sospeso tra il desiderio e il giudizio, tra la libertà e lo stigma. Ma in questo spazio instabile, io ho trovato la mia verità. Non sono solo una donna che offre il proprio corpo - sono una confidente, una cura, uno specchio sincero in cui tanti trovano ciò che la società ha negato loro: ascolto, contatto, accoglienza. Ho raccolto lacrime di uomini spezzati, ho rianimato desideri sopiti in coppie stanche, ho restituito dignità a chi si sentiva invisibile. Ho offerto carezze a chi non ne riceveva da anni, complicità a chi aveva paura di amare, potere a chi voleva essere sottomesso. Ho incontrato disabili che mi hanno insegnato il coraggio del corpo, ho aiutato madri sole a sentirsi ancora desiderabili, ho dato respiro a padri in crisi che non sapevano come chiedere aiuto. E l’ho fatto con coscienza, con forza, con rispetto. Perché l’erotismo non è peccato, è linguaggio. Il mio lavoro è spesso odiato da chi non lo comprende, temuto da chi lo desidera in segreto, condannato da chi vorrebbe decidere cosa sia giusto per tutti. Ma io non chiedo il permesso. La mia è una battaglia silenziosa ma potente per la libertà sessuale, per l’autodeterminazione, contro l’ipocrisia che infetta questo Paese. Perché un corpo libero è un atto politico. E io, con ogni incontro, con ogni sguardo sincero scambiato in una stanza chiusa, costruisco - nel mio piccolo - un mondo più onesto. Non chiedo comprensione. Ma pretendo rispetto. Perché essere un’Escort, per me, è stato il modo più autentico per amare la vita. E difenderla, quella vita così vera!”

 

Breve Bio di  Donatella Zaccagnini Romito

 

Classe 1985 figura poliedrica e affascinante: ingegnere, modella, accompagnatrice e influencer italiana. Nata in una famiglia aristocratica, ha saputo coniugare l’eleganza innata con una determinazione fuori dal comune. Dopo la laurea in Ingegneria Gestionale e un brillante dottorato in Ingegneria Elettrica alla Sapienza, ha affiancato alla carriera accademica quella di modella e accompagnatrice di alto profilo, mantenendo sempre riservatezza e classe.

A trent’anni, la sua vita cambia radicalmente: un terribile incidente la costringe a interrompere la carriera accademica. Ma è proprio durante la lunga convalescenza che Donatella dimostra la sua resilienza, conseguendo una seconda laurea in Scienze dell’Alimentazione e reinventandosi completamente.

Oggi è ingegnere libero professionista nella gestione del patrimonio immobiliare, influencer seguitissima, brand ambassador per marchi di lusso, e presenza ricercata in eventi e dai media. Con uno stile unico e una mente brillante, Donatella incarna la femminilità consapevole e sofisticata.

Spesso ospite in trasmissioni Radio e TV, si è fatta conoscere nel salotto de La Zanzara per le sue idee progressiste. È opinionista in diversi programmi TV, come L'Occasione Giusta su Lazio TV. Ha partecipato a trasmissioni televisive Rai e Mediaset, come Dritto e Rovescio, Uno Mattina in Famiglia, Generazione Z, La Volta Buona, Striscia La Notizia, Alla

Buonora su Cusano TV, Mattina Live su Canale 8, in alcune trasmissioni su Canale 10.

Apprezzata per la sua bellezza, eleganza e intelligenza, ha vinto due concorsi di bellezza nazionali, vincendo in un primo momento la fascia di Miss Portamento e in definitiva la vittoria nazionale nella sua categoria.

 

Nel suo primo libro “Segreti di una escort di classe 96.99.92 una battaglia per la libertà” racconta con eleganza e sincerità un mondo spesso giudicato, offrendo uno sguardo intimo e disincantato sulla doppia vita che ha saputo vivere con orgoglio e intelligenza.