lunedì 30 giugno 2025

IL FAUSTUS IN AFRICA DI KENTRIDGE, JOGGING E IL SOGNO REALE DI BONAIUTO CHE LEGGE DE GIOVANNI IL 2 LUGLIO AL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL

Mercoledì 2 luglio è il giorno di uno degli spettacoli più attesi di questa edizione del Campania Teatro Festival. Al teatro Mercadante alle 21 va in scena “Faustus in Africa!”, collaborazione tra William Kentridge e Handspring Puppet Company, rielaborazione della loro pluripremiata produzione del 1995. Faustus parte per un safari, ma il suo viaggio si trasforma ben presto in un concentrato di avidità e passione. Il tradimento del buon senso per un guadagno a breve termine, l’emergenza climatica, i compromessi e gli espedienti alla base del nostro mondo, sono i temi per raccontare una storia senza età e l’irriverente incontro con il patto faustiano, metafora dei nostri tempi. Una miscela armoniosa di teatro e burattini, con le musiche di Warrick Sony e del compianto James Phillips che accompagnano perfettamente le geniali animazioni di Kentridge. Con Eben Genis, Atandwa Kani, Mongi Mthombeni, Wessel Pretorius, Asanda Rilityana, Buhle Stefane, Jennifer Steyn. Coproduzione della Fondazione Campania dei Festival. Si replica il giorno 3 alle 19. Durata 90 minuti.
 
La sezione internazionale ha in programma nelle stesse date, il 2 e 3 luglio alle 21 in Sala Assoli, “Jogging”, drammaturgia di Abdullah Alkafri, con Hanane Hajj Ali, figura eminente della scena culturale e artistica libanese. Una donna di 50 anni fa la sua corsa quotidiana per le strade di Beirut con lo scopo di combattere in un colpo solo l’osteoporosi, l’obesità e la depressione. È l’occasione per restare con i propri pensieri, rivisitando i suoi sogni, i suoi desideri e le sue dIsillusioni. Sola in scena, Hanane interpella il pubblico, attingendo al ricordo di autori come Euripide, Pasolini, Heiner, Muller e Shakespeare per rivelare la sua identità. Incarnando differenti volti di Medea, le tante che vivono il loro percorso di dolore nella capitale libanese, intrecciandoli l’uno nell’altro come matrioske russe. Lo spettacolo è parte del Focus “NOW MED, BEYOND SWANA”. Durata 90 minuti.
 
Il 2 luglio prende il via anche “Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli”, evento ideato da Ruggero Cappuccio e prodotto dalla Fondazione Campania dei Festival. Nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale alle 21 Anna Bonaiuto legge “La libertà di Antonietta”, racconto breve ispirato all’epoca borbonica. scritto per l’occasione da Maurizio De Giovanni. La protagonista è Antonietta De Pace, rivoluzionaria salentina, interrogata dal Procuratore Generale Nicoletti. La donna,tra prigionia e astuzia, sacrifici e interrogatori, sfida il potere per l’unità d’Italia. Determinata fino alla fine, trasforma il suo sogno in realtà lasciando un’eredità di coraggio e determinazione. Con Aura Ghezzi e Roberto De Francesco. Durata 60 minuti.
 
Esplora il tema dell’infanzia, ma anche quello della morte in relazione con lo spazio, “Safari” di Carlo Galiero, in programma il 2 luglio alle 22.30 al Tedér, regia di Chiarastella Sorrentino, con Giulia Chiaramonte e Loris de Luna. Il titolo fa riferimento a un gioco, quello di imitare animali fantastici e provare a riconoscerli, che un fratello e una sorella facevano da bambini, ma anche all’attività di ricerca di un dialogo interrotto. La morte della madre e la gestione dell’immobile che hanno ereditato diventa l’occasione per i due protagonisti di decidere che tipo di relazione ricostruire tra di loro e con la casa: amore o rifiuto, accettazione o negazione. Durata 70 minuti.
 
Per la sezione Cinema, l’appuntamento delle 21 al Teatro di Corte di Palazzo Reale è con “L’eco dei fiori sommersi” di Rosa Maietta. Il corpo delle donne è il campo di battaglia su cui si gioca il destino del mondo. Come quello di Linda, che incinta dell’uomo di cui si era innamorata mentre il marito era al fronte, decide di abortire per evitare la vergogna. O quello di Emma, operaia sovversiva avversata dal fascismo fino all’esilio e alla reclusione. O quello di Giovannina, vittima di un fidanzato possessivo e violento. Il film entra letteralmente nei faldoni conservati all’Archivio di Stato di Napoli, per comporre un corpo di donne lontane nel tempo, dimenticate, silenti, a partire da sentenze e perizie, cimeli dissepolti, fino ad arrivare ad instaurare con loro un dialogo. È il tempo stesso che tesse i fili di un racconto che restituisce a queste donne e alle loro storie una voce che non hanno mai avuto e che riecheggia con forza e come non mai nel tempo presente. Durata 68 minuti.
 
Al Dopofestival, nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, dalle 19 l’appuntamento è con la musica di Dj set Zona de Frontera a cura di Drop Eventi.
 
Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.
 
I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it

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